L’intelligenza artificiale in ortopedia, focus a Siracusa sull’impatto in sala operatoria

Medici, ricercatori e specialisti si riuniranno a Siracusa per il focus di aggiornamento “L’Ortopedia del futuro”, un appuntamento che mette al centro l’innovazione digitale e l’applicazione concreta dell’intelligenza artificiale in medicina. “Parleremo di medicina del futuro, non solo di chirurgia”, precisa subito il dott. Emanuele Lombardo, primario del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto Ortopedico Villa Salus di Siracusa e presidente del congresso. “L’intelligenza artificiale, spesso evocata come concetto astratto – spiega – assume oggi un ruolo concreto: sistemi matematici e robotici possono supportare la diagnosi, il monitoraggio dei sintomi e persino il rapporto tra medico e paziente. Alcune app, che presenteremo nel corso del congresso, permettono già oggi di mantenere un filo diretto tra la casa del paziente e il medico curante, offrendo strumenti di prediagnostica e aggiornamento continuo del quadro clinico. Stiamo assistendo a una rivoluzione silenziosa ma profonda, e non dobbiamo restarne spettatori passivi: è nostro compito esserne protagonisti”.
Il focus, curato dalla segreteria organizzativa Elements, è in calendario per il prossimo 15 novembre, nel salone di Villa Politi. Si articolerà in tre sessioni, pensate per affrontare i diversi aspetti dell’innovazione in ortopedia.
La prima sessione sarà dedicata ai cambiamenti nel rapporto medico-paziente nell’era digitale, con un focus sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale e sugli strumenti digitali che permettono di migliorare la comunicazione e il monitoraggio dei sintomi a distanza.
La seconda sessione affronterà i temi della robotica e delle tecnologie avanzate in chirurgia ortopedica, un settore in cui l’innovazione è già realtà: oggi la robotica è utilizzata in modo crescente per interventi di precisione su spalla, ginocchio e anca. Durante il congresso saranno videoproiettate due re-live, che permetteranno di osservare interventi eseguiti con robot e sistemi di realtà aumentata, mostrando in tempo reale il tracciamento dei movimenti del chirurgo e l’impiego di simulazioni virtuali per migliorare la pianificazione operatoria.
La terza sessione, conclusiva, offrirà uno sguardo sulle sfide future della professione medica, tra etica, sicurezza, formazione e integrazione delle nuove tecnologie nella pratica clinica quotidiana.

Tra i relatori ci saranno esperti di ortopedia ma anche di innovazione digitale come Giuseppe Arrabito, Salvatore Natale Pizzo, Giovanni Bennardo e il docente universitario Francesco Rundo, insieme a ingegneri e tecnici specializzati. Le loro relazioni mostreranno come intelligenza artificiale, robotica e sistemi scientifici avanzati possano tradursi in strumenti pratici, sicuri e affidabili per la cura del paziente.
Non si tratta di sostituire l’esperienza del medico, ma di potenziarla. “L’ortopedia del futuro non sostituisce il medico, ma ne amplifica le capacità – spiega ancora Lombardo – La tecnologia deve essere un alleato, non un fine. Serve per migliorare la qualità della cura, ridurre i margini d’errore, rendere la diagnosi più tempestiva e personalizzata. È una medicina più umana, perché più informata e attenta al singolo paziente”.

Se la robotica chirurgica e la realtà aumentata sono ormai una realtà consolidata in ortopedia anche a Siracusa e in generale in Sicilia, l’arrivo dell’intelligenza artificiale rappresenta un ulteriore passo avanti decisivo. L’Ai consente di analizzare grandi quantità di dati clinici, riconoscere schemi, prevedere complicanze e suggerire strategie terapeutiche personalizzate. Una rivoluzione che cambia il modo di pensare la medicina: dal gesto tecnico alla gestione intelligente dell’intero percorso di cura. 
Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Siracusa e il supporto di Ls Medical, Migliori Service e Savimed, e con provider Cosmopolis, “L’Ortopedia del futuro” rende l’incontro di sabato un appuntamento di riferimento per la sanità siciliana e non solo, una finestra aperta sul domani della medicina, dove l’uomo e la macchina collaborano per restituire salute, mobilità e qualità di vita. Come conclude Lombardo: “L’innovazione non è un traguardo, ma un percorso. E ogni passo avanti nella tecnologia deve tradursi in un passo avanti per il benessere del paziente”.