L’Istituto Einaudi si oppone al piano di riorganizzazione degli edifici scolastici del Libero Consorzio
L’Istituto Einaudi si oppone al piano di riorganizzazione degli edifici scolastici proposto dal Libero Consorzio Provinciale. In riferimento alla bozza presentata dal Libero Consorzio Provinciale e illustrata ai Dirigenti Scolastici interessati, relativa alla riorganizzazione degli edifici e degli spazi occupati dagli Istituti Scolastici di secondo grado, il Consiglio di Istituto dell’Einaudi, riunitosi in seduta plenaria, ha formalizzato all’unanimità la ferma opposizione a qualsiasi ipotesi di spostamento delle classi e dei laboratori allocati presso il piano terra dalla sede dello Juvara ad altro edificio.
La bozza dell’ente prevede l’assegnazione dell’intero Palazzo degli Studi al Corbino, il trasferimento del Rizza nel plesso dell’Insolera e ulteriori spostamenti, tra cui quello del Federico II di Svevia in una nuova sede. Gli altri casi riguardano l’Einaudi, il Gargallo e il Quintiliano. Problemi considerati di portata minore, però forse neanche troppo. Nel piano del Libero Consorzio, l’Alberghiero e le sue 38 classi dovrebbero tutte essere allocate allo Juvara; l’Einaudi ha un fabbisogno di 53 aule, di cui 41 nella nuova sede della Pizzuta e potrebbe contare su altre 12 aule più 3 laboratori nell’edificio di via Pitia; il Gargallo ha bisogno di 49 classi, 45 nella sede della Pizzuta e altre 7 più 3 laboratori sempre in via Pitia; infine il Quintiliano, con 48 classi di fabbisogno: 38 nella sede centrale di via Tisia e 10 + 3 laboratori ancora nell’edificio di via Pitia che si confermerebbe così una sorta di condominio scolastico.
“Questa posizione – dichiara il Presidente del Consiglio di Istituto, Massimo Cardoville – è stata assunta in seguito ad una attenta riflessione che ha coinvolto non solo i membri del Consiglio, ma anche altre professionalità presenti all’interno dell’Einaudi”. Le motivazioni che hanno portato tutto il Consiglio di Istituto ad assumere questa risoluzione sono molteplici.
Negli anni l’Einaudi, ha provveduto con abbondanti risorse e fondipropri (senza nessun tipo di contribuzione da parte del Libero Consorzio) alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, al miglioramento della struttura, delle aule, dei laboratori e degli impianti sportivi, investendo risorse economiche e umane nella sede dello Juvara. Fondi di progetti FESR/PON e PNRR, destinati all’Istituto Einaudi, sono stati utilizzati per l’acquisto di laboratori innovativi e tecnologici che sono stati installati nei locali della sede di viale Santa Panagia. Nella sede dello Juvara, inoltre, sono stati allestiti i “Laboratori Territoriali per l’Occupabilità”, inaugurati nel gennaio scorso, uno spazio di ricerca e sviluppo, un “fab lab”, le cui attrezzature e strumentazioni di avanguardia sono stati acquistati grazie ad un progetto portato avanti dall’Einaudi.
“Le classi attualmente allocate in viale Santa Panagia – aggiunge la Dirigente Scolastica, Egizia Sipala – sono composte da un numero di studenti che solamente le aule dello Juvara, opportunamente sistemate, sono in grado di accogliere in sicurezza. Qualsiasi altra soluzione in altro edificio porrebbe problemi di gestione delle aule con un numero così elevato di studenti”.
Il Consiglio di Istituto sottolinea, nella sua deliberazione, anche la necessità di assicurare una continuità didattica agli studenti dell’indirizzo del geometra (ora CAT) che hanno avuto come sede sempre l’edificio dello Juvara. Inoltre evidenzia che nella sede di Viale Santa Panagia sono installate attrezzature fisse, impossibile da traslare in altra sede.
“La bozza presentata dal Libero Consorzio Provinciale di spostamento delle classi e dei laboratori dallo Juvara ad altra sede – chiarisce il presidente Massimo Cardoville – creerebbe nocumento ai nostri studenti e a tutta la nostra comunità scolastica. Il Consiglio di Istituto è pronto a far valere le proprie ragioni e le proprie motivazioni nelle sedi opportune”.