Lo strano senso delle priorità: il calcio in Consiglio comunale, l’ospedale ancora no

Premessa: questo articolo farà discutere e polemizzare. Non vuole offendere nessuno ma segnalare una stranezza, ovvero quella strana percezione delle cose e delle priorità a Siracusa.
Può così succedere che il Consiglio comunale si riunisca in adunata aperta per discutere delle sorti della squadra di calcio che milita in Serie C ma non, ad esempio, per discutere di nuovo ospedale e di iniziative di pressing su Regione ed Asp per accelerare la pubblicazione della super-perizia sull’area su cui costruirlo.
Lo zelo dei consiglieri verso le sorti della squadra di calcio e la solerte e pronta convocazione di un Consiglio aperto sono un bel segnale ma in una direzione sbagliata. Quella per cui si inseguono le contingenze del momento, accontentando la pancia dell’opinione pubblica ma senza visione prospettica.
Passare alla città l’idea che discutere su iscrizione o non iscrizione al campionato della squadra di calcio sia più urgente ed importante dell’ospedale da costruire (di cui si parla dai tardi 80) è un altra delle ragioni per cui si spiega come a Catania ed a Ragusa abbiano messo il turbo. In fondo basta poco: affrontare i veri problemi.
Il Siracusa calcio appassiona, al momemto fa soffrire e trepidare tanti tifosi che vanno rispettati, in primis da chi decide di fare calcio in questa complicata città. Ma non è la prima delle emergenze da portare in Consiglio comunale. Che non sia un “contentino” concesso a quello o a quell’altro gruppo politico, piuttosto il segnale di una capacità di analisi che sa guardare a Siracusa a 360°. A tutto tondo, insomma. Proprio come una palla. Il calcio in Consiglio comunale c’entra si, ma se inserito in un più chiaro concetto pubblico di priorità.