L’opposizione abbandona l’aula, la maggioranza: “Irresponsabile, bloccano Siracusa”
Alta tensione in Consiglio comunale a Siracusa. La scelta delle opposizioni di abbandonare l’aula al momento della votazione sull’immediata esecutività della Proposta n. 62 ha provocato la dura reazione dei gruppi di maggioranza. Oggi definiscono quel comportamento “incomprensibile e irresponsabile”, in quanto sarebbe mirato solo a rallentare l’utilizzo di fondi regionali e statali già assegnati a Siracusa.
“Non si trattava di un atto finanziario qualunque – spiegano i consiglieri di maggioranza – ma di risorse reali, concrete, già disponibili e indispensabili per servizi essenziali alla comunità”. La delibera, infatti, include una lunga serie di interventi programmati e finanziati, alcuni dei quali particolarmente delicati.
L’aspetto più grave, sottolineano, riguarda lo stanziamento di 325.344,49 euro per il servizio Asacom, il supporto agli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il mancato voto sull’immediata esecutività “significa rinviare un servizio fondamentale per bambini e famiglie che hanno diritto a un sostegno immediato, non a diventare terreno di una battaglia politica. Su un tema così sensibile – insistono dalla maggioranza – ci aspettavamo responsabilità istituzionale, non tatticismi da aula consiliare”.
Accanto al finanziamento per l’assistenza specialistica, la Proposta n. 62 includeva numerosi altri fondi regionali e nazionali già destinati alla città: adeguamento dei trasferimenti regionali per il trasporto pubblico locale; contributo statale per autobus e mobilità sostenibile (PSNMS); rimodulazione dell’intervento urgente su via Sacramento con fondi FSC; contributo regionale per il programma “Le vie del Natale”; risorse PNRR per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura; fondi per il progetto “Dopo di Noi”; contributi alle associazioni di volontariato della Protezione civile; stanziamenti per il diritto allo studio e per i libri di testo.
Senza l’immediata esecutività, tutti questi interventi restano bloccati. E la maggioranza lancia l’allarme. “Ogni ritardo pesa come un macigno sull’operatività dell’ente, soprattutto in vista della chiusura dell’esercizio 2025. Chi ha deciso di uscire dall’aula dovrà assumersi la responsabilità di fronte alla città”. Un clima teso che promette nuove scintille.