L'Ordine degli Abbracci scrive al sindaco: la stanchezza da Covid in una lettera di Alessia Guarraci

Una bellissima lettera, che è anche un’accorata richiesta e che sembra, a tratti, una preghiera. La giovane scrittrice Alessia Guarraci, vincitrice di premi nazionali e internazionali di poesia, scrive ad un ipotetico  sindaco di un qualsiasi comune d’Italia. Un modo per mettere in evidenza tutta la stanchezza per una situazione, quella determinata dalla pandemia, ormai insostenibile, soprattutto per i più giovani. Per spiegarlo, si definisce presidente dell’Ordine degli Abbracci, quello che più manca in assoluto a ognuno di noi. Qui di seguito la lettera di Alessia Guarraci:

Egregio Signor Sindaco,
Le scrivo in qualità di Presidente dell’Ordine degli Abbracci.
Una libera professione al momento cancellata dal mercato diurno per motivi epidemici; questo settore ha il primato dell’emozione ed è un ottimo antidoto contro i surrogati virtuali, per non morire del tutto ci si ritrova ad avere rapporti di lavoro caldi e affettuosi su piattaforme e chat affollate.
Tutti abbiamo bisogno di consolazione, perché nessuno è immune dalla sofferenza, dal dolore e dall’incomprensione. La voglia di stare isolati non deve essere un’imposizione ma una chiamata a un’introspezione per ascoltare i silenzi.
Una possibile soluzione potrebbe essere trasformare tutto in un regalo da scartare con cura e amore, aspettando che ci si svegli da un sogno surreale e alla fine gustare la nuova poesia dell’abbraccio. Vorrei invitarla per un tramonto, tifare il rincorrersi dei colori e gustare la buona notte del sole.
Certa che in relazione all’oggetto, Lei prenda i dovuti provvedimenti, per sanare questa terribile mancanza emotiva e preziosa, La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi.

Le regalo un abbraccio e cordialmente la saluto.

Firmato
Alessia G.