Mare negato, prove di dialogo tra Comune e Comitato spiagge libere. “Incontro fattivo”

Accessibilità, inclusività e tutela del paesaggio costiero. Sono stati questi i temi al centro dell’atteso incontro svoltosi ieri mattina presso gli uffici dell’Urbanistica del Comune di Siracusa tra i rappresentanti del comitato che battaglia da settimane per spiagge libere da cancelli e catene e l’amministrazione comunale. A rappresentare il Comune c’erano l’assessore all’Urbanistica Andrea Firenze, l’ingegnere Marcello Dimartino (pianificazione territoriale) e Giuseppe Giunta dello sportello al cittadino. Per il comitato hanno partecipato Marco Gambuzza e Sebastiano Guastella (PCI), Giorgio Nani La Terra e Marina De Michele.
La riunione, sollecitata da mesi, è stata definita dai partecipanti “costruttiva e fattiva”. Nel corso dell’incontro i promotori hanno ribadito alcune priorità a partire dall’accessibilità da assicurare per la spiaggia di via Iceta, con discesa provvisoria in attesa di un accesso definitivo; valorizzazione della discesa a mare esistente all’altezza del civico 60 di Riviera Dionisio il Grande; revisione di assetto paesaggistico e concessioni nell’area dello Sbarcadero; ripristino del panorama oggi compromesso da reti oscuranti lungo Riviera Dionisio il Grande.
Durante il confronto è emersa anche una novità: i sopralluoghi operati da Marco Gambuzza hanno individuato un’area costiera di proprietà comunale, tra Pillirina e Minareto, potenzialmente fruibile dalla cittadinanza. E’ stata quindi consegnata all’amministrazione una relazione, corredata da immagini, che sarà protocollata e allegata alle osservazioni per il futuro Piano d’Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM).
L’amministrazione, dal canto suo, ha mostrato apertura a valutare alcune proposte, manifestando disponibilità a sopralluoghi congiunti per individuare soluzioni concrete. Decisivo, in questa prospettiva, l’apporto tecnico dell’ing. Dimartino.
Al termine, Marco Gambuzza e Giorgio Nani La Terra hanno ringraziato il Comune per l’ascolto ribadendo però l’urgenza di coinvolgere la Prefettura, con la convocazione di un tavolo tecnico. Riunire Comune, Demanio e Capitaneria di Porto – secondo il Comitato – è l’unica misura in grado di garantire la tutela del bene collettivo rappresentato dal mare e dal litorale siracusano.