Melilli. Operazione Muddica, respinto dal Riesame di Catania il ricorso del Pm

Respinto dal Tribunale del Riesame di Catania il nuovo ricorso presentato dal Pm Tommaso Pagano contro l’Ordinanza del Gip Carmen Scapellato che aveva respinto l’applicazione della misura cautelare nei confronti di altri indagati del troncone principale dell’inchiesta condotta dalla Polizia del Commissariato di Priolo Gargallo, denominata “Muddica”, che vide arrestati nel 2019 due sindaci, svariati amministratori e dirigenti comunali, per corruzione e turbativa negli appalti.
“Il Tribunale di Catania-spiega l’avvocato Stefano Elia-  ha sancito una completa chiusura nei confronti della materia che è stata oggetto di giudicato, non ulteriormente sindacabile. Contrariamente il Giudice, sostiene il Tribunale del Riesame, sarebbe chiamato a decidere all’infinito sulla stessa vicenda, con grave pregiudizio anche economico.
In dettaglio i magistrati hanno giudicato “perfettamente legittima” la condotta degli indagati, non ravvisando quindi alcun reato nei confronti del Vice Sindaco  Stefano Elia, di  D’Orazio, Giulia Cazzetta, Bruno De Filippo e Rosaria Iraci, amministratori, dirigenti e Rup, succedutisi nel tempo al Comune di Melilli”.
L’operazione Muddica riguardava gli appalti sui trasporti degli alunni .
“Dopo ben 4 anni dall’apertura delle indagini e dopo quasi 2 anni dagli eccellenti arresti, un’altra pesante tegola-prosegue il legale-  si è abbattuta contro l’impianto accusatorio promosso dai P.M. Dott. Tommaso Pagano e Dott. Fabio Scavone. Inchiesta giudiziaria costata centinaia di euro allo Stato che, nonostante il trascorrere inesorabile del tempo dell’avvio dell’operazione, non è arrivata tutt’oggi neppure alla conclusione delle indagini preliminari, con enorme nocumento per gli arrestati che chiedono il risarcimento dei danni ingiustamente patiti.La naturale conclusione dell’evanescente inchiesta, adesso, sarebbe solamente l’archiviazione”.