Morte di Calogero Giuliana, discussa opposizione all’archiviazione. Il Gip si riserva la decisione

Udienza camerale dedicata alla discussione della richiesta di opposizione all’archiviazione dell’unico indagato per la morte della guardia giurata Calogero Giuliana. Era il 4 marzo del 2017 quando l’uomo venne freddato con un colpo d’arma da fuoco, durante un turno di servizio nella zona industriale di Augusta.
Il procuratore generale della Corte d’Appello, Tony Nicastro, ha rinnovato la richiesta di archiviazione in quanto l’indagato non avrebbe partecipato attivamente all’omicidio – oramai acclarato ed accertato – ma sarebbe stato soltanto responsabile dei reati di favoreggiamento personale (in favore di un terzo, rimasto però non identificato) e di omissione di soccorso nei confronti del Giuliana, quando questi era ancora vivo ed agonizzante, dopo lo sparo subìto – per mano diversa dalla sua – ad opera della sua stessa pistola, poi ripulita di ogni impronta digitale.
Anche i due avvocati che difendono l’unico indagato ha esposto le ragioni di parte per procedere con l’archiviazione.
Di tono opposto il corposo intervento di Alessandro Cotzia, il legale che rappresenta la moglie e la figlia di Calogero Giuliana. Con dovizia di dettagli ed elementi, raccolti in oltre 60 pagine, ha esposto i motivi alla base della richiesta di opposizione. La tesi poggia sul convincimento, basato su quanto illustrato dall’avvocato Cotzia, che l’indagato avrebbe avuto un ruolo primario e diretto, non solo nel compimento dell’azione omicidiaria posta in essere, ma anche in ordine a tutte le altre condotte volte ad agevolare ed accelerare la morte della guardia giurata, a simularne l’auto-sparo, a depistare le indagini ed a manipolare la scena del delitto. Si attende ora la decisione del Gip Andrea Migneco che si è riservato la decisione, al termine dell’udienza.
“Tutto ciò deve finire. Tutta questa attesa, questa sofferenza, questo vuoto che sembra nessuno voler colmare”, ha scritto sui social la figlia di Calogero Giulinana. “Non è possibile uscire da casa per andare a lavoro e non tornare più perchè qualcuno ha deciso di porre fine alla sua vita (del padre, ndr). L’egoismo, la cattiveria e l’arroganza di certi esseri umani non ha limiti. Non avete pudore, non avete ritegno, non avete empatia!”, il suo sfogo.