“Na nuttata ri passioni”, il Teatro Greco di Siracusa celebra la sicilianità e i suoi talenti

Risuonano ancora nell’aria e tra le onde del mare di Siracusa le note e la voce di Ernesto Marciante. Il cantautore e pianista, nato a Siracusa nel 1991, ha aperto lo spettacolo “Na nuttata ri passioni”, l’evento che celebra il ventesimo anniversario dell’iscrizione di Siracusa e delle Necropoli rupestri di Pantalica nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Marciante, insieme a Giovanni e Matteo Cutello – rispettivamente al sassofono e alla tromba – ha incantato il Teatro Greco di Siracusa.
I fratelli Cutello, classe 1999 e originari di Chiaramonte Gulfi, sono senza dubbio i jazzisti del futuro. Vantano già esperienze straordinarie: hanno suonato per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il presidente francese Emmanuel Macron, e si sono esibiti in televisione e sui palchi più prestigiosi del mondo.
Ernesto Marciante è del territorio, ma la sua voce ha superato i confini, arrivando lontano. Già protagonista al Teatro Greco lo scorso maggio per l’evento contro il bullismo e il cyberbullismo “1Nessuno100Giga”, ha curato anche i canti tratti dalle Rane di Aristofane in occasione delle Feste Archimedee 2025.
Ieri sera, ancora una volta, ha dimostrato il suo grande talento, senza nascondere nella sua performance l’amore per le scale musicali. In chiusura dell’esibizione, ha emozionato il pubblico con l’interpretazione di “Stranizza d’amuri” di Franco Battiato. L’intensità di Marciante ha colpito, ma è stata la bravura dell’intero trio siciliano a lasciare il segno.

Presenti sul palco del Teatro Greco anche Puccio Castrogiovanni ed Eleonora Bordonaro, che con marranzano e voce hanno dato vita a una vera esplosione di sicilianità.