“No” al piano di lottizzazione di contrada Pozzillo a Brucoli: diffida di Legambiente e Natura Sicula

Legambiente Augusta e Natura Sicula non hanno alcuni dubbio: “il Piano di lottizzazione di contrada Pozzillo-Faffaianni, in territorio di Brucoli, è incompatibile con gli stringenti vincoli di tutela paesaggistico-ambientale e archeologica di cui è destinataria l’area costiera e naturalistica”. Le due associazioni ambientaliste hanno inviato una diffida ai soggetti istituzionali interessati. L’hanno fatto attraverso i loro legali, gli avvocati Paolo Tuttoilmondo del foro di Siracusa e Sebastiano Papandrea del foro di Catania. Diffida, dunque, e messa in mora, “affinché il Piano di lottizzazione venga rigettato e si revochino in autotutela i relativi pareri urbanistici e paesaggistici in passato rilasciati, in quanto manifestamente illegittimi o decaduti per decorso dei termini di efficacia”.
In una nota, le due associazioni ricordano  “che tale Piano di lottizzazione – esteso 169.543 mq e che prevede la costruzione di 35 alloggi ed una struttura alberghiera per circa 380 persone – ricade in una zona dichiarata di notevole interesse pubblico ed in cui vigono vincoli di inedificabilità e di carattere
archeologico e ambientale. Il Piano Paesaggistico entrato in vigore il 1° febbraio 2012 assegna a
quell’area il vincolo di tutela 3 di inedificabilità assoluta. Conseguentemente non solo non ha più
valore il parere paesaggistico rilasciato nel 2010 dalla Sovrintendenza di Siracusa ma esso è anche
scaduto essendo trascorsi oltre 5 anni dal suo rilascio e non è rinnovabile. È inoltre lampante e del
tutto ingiustificata la mancanza delle prescritte VincA (Valutazione di Incidenza), VIA
(Valutazione di Impatto Ambientale) e VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che sono di
capitale importanza ed indispensabili per la contiguità al Sito di Interesse Comunitario (SIC) fondali
di Brucoli-Agnone, per le caratteristiche delle opere previste e per la tipologia del piano. Infine, in
sede di IV Commissione Consiliare sono state rilevate dal Sovraordinato all’Urbanistica diverse
criticità sotto il profilo urbanistico quali eccesso di volumetrie, inclusioni aree esterne al perimetro
ET/1 e indici di edificabilità non verificati”. La richiesta è quella della revoca o dell’annullamento in autotutela, dichiarando decaduto il parere paesaggistico espresso dalla Soprintendenza , annullare o revocare i pareri endoprocedimentali dei dirigenti del IV settore e dell’U.T.C.,
astenersi dall’approvare il Piano di lottizzazione in questione e, in ogni caso, assoggettarlo alle
debite procedure di valutazione ambientale (rispettivamente, VIA, VIncA e VAS)”.