Noto. Caso Pintaldi, funerali annullati. Procura e Asp dispongono due indagini sul decesso del 50enne

La notizia è arrivata quando nella chiesa del Crocifisso di Noto era quasi tutto pronto per l’ultimo slauto a Matteo Pintaldi, il 50enne deceduto lo scorso lunedì in circostanze ancora da chiarire. Una cinquantina di minuti prima delle 15 la comunicazione ufficiale: il corpo dell’uomo non può lasciare l’obitorio perchè è stata disposta l’autopsia. Funerali annullati e spostati a data da destinarsi. Anche la magistratura vuole capire se si tratti di un caso di malasanità o meno. Ecco perchè è stato deciso di disporre un esame autoptico.
Pintaldi aveva accusato domenica un malore e si era recato al pronto soccorso del Trigona di Noto. Qui sarebbe stato invitato a raggiungere la guardia medica per il controllo. Una visita che si sarebbe risolta con la prescrizione di farmaci anti-influenzali. Rimandato a casa, è deceduto l’indomani.
Dall’autopsia, disposta per oggi, sono attesi elementi utili per risalire alle cause della morte di Pintaldi. In particolare, si vuole accertare se si sia trattato di una fatalità – un infarto, ad esempio – o se vi siano collegamenti con una qualche patologia non correttamente riscontrata dai medici che l o hanno “visitato” al Trigona.
Disposte due indagini. Una coordinata dalla Procura di Siracusa ed una seconda, interna, ordinata dal commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia. E? stata affidata al direttore sanitario dell’ospedale Avola-Noto, Rosario Di Lorenzo. “Siamo a disposizione dell’Autorità giudiziaria per fornire ogni elemento utile alla conoscenza della realtà e ci riserviamo di attuare ogni tipo di intervento alla luce degli elementi che potranno emergere”, ha anche detto Zappia.
Sulla vicenda è intervenuto nei giorni scorsi pure il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, secondo cui un “episodio del genere è intollerabile ed ingiustificabile”.