Noto. Rapporti tesi tra i fedelissimi di Gennuso e parte del Pd

Restano tesi i rapporti tra il gruppo che fa riferimento al deputato regionale Pippo Gennuso e una parte del Partito Democratico. Giornate fatte di accuse, replica e contraccuse dai toni forti. L’ultima in ordine di tempo riguarda il consigliere comunale Michele Amaddio e l’esponente del Pd, Vittorio Padua. Al centro del dibattito, le scelte interne all’amministrazione comunale e soprattutto l’inserimento in giunta di un esponente che fa riferimento al deputato regionale Pippo Gennuso. Alle perplessità espresse da Padua seguono delle dichiarazioni al “vetriolo” del fedelissimo del deputato regionale. “Sono dispiaciuto per i problemi interni del Pd -ironizza Amaddio – Se Padua ha in corso un regolamento di conti all’interno del suo partito, vada avanti, ma tirare in ballo l’attuale amministrazione, è destabilizzante e pericoloso”. Il consigliere di “Territorio e Sviluppo” ritiene che Padua abbia “memoria corta” , non ricordando che alle amministrative del 2011, Gennuso e i suoi “erano a sostegno dell’attuale sindaco e che il parlamentare dell’Ars è sempre rimasto sulle sue posizioni politiche”. Non sarebbe comprensibile, per il consigliere comunale, come mai la presenza di un esponente in giunta vicino a Gennuso rappresenti adesso un motivo per “gridare allo scandalo. E’ solo il legittimo riconoscimento- conclude- per il nostro determinante apporto alle amministrative”.