Nuova antenna 5G a Belvedere, il movimento Controcorrente esprime preoccupazione
Non solo Canicattini Bagni, ma anche Belvedere, frazione di Siracusa, esprime preouccupazione per l’installazione della nuova antenna 5G in via Siracusa 36, angolo via Giovanna d’Arco, richiesta da Inwit S.p.A. per Vodafone. Il movimento Controcorrente ha voluto accendere i fari sulla vicenda, con un obiettivo: tutelare la salute dei cittadini e il rispetto delle norme.
“L’opera è stata resa nota dal Comune di Siracusa tramite avviso pubblico, ma ad oggi non risultano azioni o verifiche ufficiali a tutela della comunità locale. – scrive il movimento – A pochi chilometri di distanza, a Canicattini Bagni, l’amministrazione comunale ha invece deciso di bloccare l’installazione di una nuova antenna, tutelando la salute dei cittadini e il rispetto delle norme. Ci chiediamo quindi perché il Comune di Siracusa, pur avendo stanziato circa 50.000 € per la mappatura delle antenne, ad oggi non abbia realizzato alcun intervento e non abbia preso alcuna iniziativa concreta.
I dubbi dei cittadini sono molteplici: la distanza dell’antenna dalle abitazioni rispetta i parametri fissati dall’ARPA Sicilia? Sono state ottenute tutte le autorizzazioni, comprese quelle della Soprintendenza ai Beni Culturali? Perché non viene garantita la trasparenza e la tutela della salute pubblica, a differenza di quanto avvenuto a Canicattini Bagni?
“In qualità di responsabile del Faro Controcorrente N.2 del movimento fondato dall’On. Ismaele La Vardera, – continua Sebastiano Musco – abbiamo già inviato formale richiesta di chiarimenti al Comune di Siracusa, al Servizio edilizia privata (SUE), alla Soprintendenza ai Beni Culturali e all’ASP. Inoltre, abbiamo chiesto l’intervento dell’ARPA Sicilia affinché effettui un monitoraggio indipendente sui dati e sui potenziali rischi per la salute degli abitanti di Belvedere. Riteniamo indispensabile che le istituzioni forniscano risposte puntuali e trasparenti, garantendo il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini. Se a Canicattini si è intervenuti a difesa della comunità, non si comprende perché a Belvedere si lasci operare senza alcun controllo”.