Nuova giunta: "politica siracusana anestetizzata", Reale da voce all'opposizione

Mortificazione del ruolo di assessore, l’improvvido aumento di indennità in periodo di grave crisi, la quasi scomparsa delle donne in giunta. Sono alcune delle critiche mosse da Ezechia Paolo Reale dopo il rimpasto operato dal sindaco Italia.
“La nuova composizione scelta dal solitario sindaco di Siracusa ha suscitato poche reazioni, forse anche in relazione alla scarsa rilevanza della funzione di assessore in un contesto democratico brutalizzato dalle irregolarità elettorali, desertificato e vilipeso dallo scioglimento del Consiglio Comunale, perpetrato in base ad un’interpretazione liberticida di una legge regionale sciocca e probabilmente illegittima, nata nottetempo in Assemblea Regionale solo per salvare la poltrona di alcuni sindaci amici”, scrive il leader di Progetto Siracusa in una nota inviata alle redazioni.
“Si è giustamente sottolineato come sia gravemente inopportuna, anche in relazione al momento economico di disperazione di tanti cittadini, la scelta del sindaco Italia di aumentare a nove il numero degli assessori, portandolo al massimo consentito dalla legge per le città con popolazione da 100.000 a 250.000 abitanti. Si è giustamente evidenziato – continua Reale – come, ad onta dell’immagine progressista spesso sbandierata e praticata in favore di telecamere dal sindaco Italia, la sostituzione di due donne con tre uomini mortifichi quel principio di equa distribuzione di genere delle cariche istituzionali che permea tutta la legislazione nazionale e che solo in Sicilia è possibile violare, grazie alla retrograda scelta dell’Assemblea Regionale Siciliana”.
E, secondo Reale, ci sarebbe anche un evidente dato politico. “Secondo le dichiarazioni dello stesso sindaco, oggi Siracusa ha una nuova giunta municipale, dichiaratamente politica, con la partecipazione attiva e il sostegno di tre partiti di rilevanza nazionale (il PD, Italia Viva e Azione) ed un movimento regionale (Diventerà Bellissima). L’affermazione del Sindaco, se non la si considera una menzogna o una millanteria, non merita la poca attenzione che, stranamente, le si è dedicata. Se, da un lato, cade finalmente l’ipocrita pretesa di definire civica e tecnica una compagine sin dal primo momento evidentemente e marcatamente politica, dall’altro è degno di nota il sostegno politico espresso dal movimento fondato dall’attuale presidente della Regione Siciliana Musumeci, che, dopo aver contribuito con il suo simbolo all’elezione a Slsindaco di Francesco Italia, conserva il suo assessore di riferimento nella giunta, anche nella nuova veste politica che oggi caratterizza la composizione della giunta municipale”.
Secondo Ezechia Paolo Reale non sarebbe fatto indifferente, “per le scelte alle prossime elezioni regionali sia dei partiti politici che dei cittadini, che l’alfiere della destra isolana sostenga apertamente un’amministrazione politica dichiaratamente di sinistra. Certamente è bene saperlo ed è giusto che si sia fatta chiarezza. Stranisce, invece, l’assenza di reazione da parte di tutti i partiti politici, come se Siracusa fosse un piccolo paese dove le scelte locali vivono di dinamiche personali e non un importante capoluogo. Ma forse oramai è proprio così”.