Nuova rete ospedaliera, dopo il vertice a Siracusa le reazioni della politica
La Conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa si è riunita stamattina nel Salone Borsellino di Palazzo Vermexio per esaminare la bozza della nuova rete ospedaliera predisposta dall’Assessorato regionale alla Salute. Al termine dell’incontro è emerso chiaramente che il piano regionale per gli ospedali non convince i 21 primi cittadini del siracusano.
Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni e presidente di Anci Sicilia, ha parlato di “un incontro costruttivo”. “Nel confronto con la Regione – ha poi aggiunto – purtroppo prendiamo atto che i sindaci non erano in possesso della documentazione a causa di un errore delle segreterie. Tuttavia, abbiamo concordato che stileremo un documento unitario per arrivare a una proposta del territorio, che eviti qualsiasi taglio attuale e, in premessa, confermi la richiesta per l’ospedale Dea di II livello, con una prospettiva di riorganizzazione del sistema della rete ospedaliera siracusana, aggiungendo i posti previsti per il Dea di II livello, perché sono previste specializzazioni diverse rispetto all’attuale rete ospedaliera. Entro il 2026 si aprirà la possibilità di integrare gli 803 posti letto attuali, che dovrebbero essere confermati dalla commissione sanità giovedì prossimo, e si integreranno i posti letto delle case di comunità e, soprattutto, degli ospedali di comunità”.
“Il territorio di Siracusa rischia di essere ulteriormente mortificato dal nuovo Piano Ospedaliero. Il rischio concreto è che, oltre alle necessità dettate dalla mancanza di personale medico e infermieristico, aumentino le difficoltà nei reparti di urgenza e nei pronto soccorso. Ho chiesto e ottenuto la possibilità di discutere un nuovo documento, giovedì 24 luglio, in Commissione Regionale Salute, Servizi Sociali e Sanitari”. Tiziano Spada, sindaco di Solarino e deputato regionale del Partito Democratico, ha parlato così a margine della conferenza dei sindaci siracusani che si è svolta nella mattinata di oggi alla presenza del direttore generale Salvatore Iacolino e del direttore dell’Asp Siracusa Alessandro Caltagirone.
“Dalla Regione Siciliana è pervenuta la disponibilità a rivedere e modificare il nuovo Piano Ospedaliero, per quello che riguarda i posti letto nei nosocomi ma non solo. Ho proposto la discussione di un nuovo documento in VI Commissione Regionale perchè è quest’ultima l’organo che decide”.
Sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, l’on. Tiziano Spada aggiunge: “Attendiamo il nuovo ospedale da oltre vent’anni e, nonostante le risorse stanziate, ancora oggi siamo chiamati a confrontarci con una situazione molto difficile che ricade sui cittadini. Da sindaco e da deputato mi sento in dovere di sottolineare come il territorio di Siracusa non debba essere ulteriormente danneggiato. La carenza di medici e infermieri nelle strutture sanitarie non solo rallenta i processi ma impone alle stesse strutture di lavorare costantemente in emergenza. L’aggiornamento della Rete Ospedaliera deve essere un’opportunità per tutti i centri della provincia siracusano e non un’ulteriore mortificazione del territorio”.
“Difenderò la sanità: no ai tagli. Mi opporrò con determinazione per tutelare i cittadini”. Il sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha partecipato oggi al Comitato dei sindaci convocato per la presentazione della nuova rete ospedaliera ed è stata chiara. “Se queste ipotesi fossero confermate – sottolinea – le contestiamo con decisione, perché penalizzano gravemente il DEA di I livello Avola-Noto, presidio che serve oltre 111.000 cittadini dell’area sud della provincia di Siracusa, da Rosolini a Portopalo, da Pachino a Noto e Avola che durante il periodo estivo accoglie, oltre ai turisti, anche una forte utenza da Cassibile, Fontane Bianche e dalla zona sud di Siracusa”. Nella bozza si ipotizzano tagli ai posti letto in medicina, chirurgia, ortopedia, ginecologia e pronto soccorso, che mettono seriamente a rischio l’efficienza e la sicurezza dell’assistenza in un’area ad alta fragilità sanitaria e con popolazione in crescita.
Particolarmente grave è la penalizzazione dell’Ortopedia-Traumatologia, un reparto riconosciuto da Agenas tra le eccellenze nazionali per volume e qualità della chirurgia protesica. Con 14 posti letto (12 ordinari + 2 DH), oltre 1.000 interventi l’anno, un tasso di occupazione del 107% e una mobilità attiva in aumento, rappresenta un modello virtuoso che andrebbe rafforzato, non depotenziato. “Togliere 5 posti letto significherebbe di fatto smantellare l’intera unità operativa, cancellando un presidio essenziale per tutto il territorio – sottolinea il sindaco di Avola – Anche a Noto si registra una scelta incomprensibile: la soppressione di 8 posti letto di lungodegenza, pari al 30% del totale, è una decisione totalmente illogica. L’attivazione, in loro sostituzione, di attività di Day Hospital prive del necessario supporto ospedaliero per acuti, contrasta con quanto previsto dal DM 70/2015 e dalle indicazioni AGENAS, che impongono una netta separazione tra attività per acuti e post-acuti. Si tratta di un’impostazione non consentita, che come rappresentato più volte dai medici e dal personale e messo per iscritto crea rischi gestionali per medici e personale e non tutela in alcun modo la sicurezza dei pazienti. È nostro dovere opporsi con fermezza a questa proposta iniqua e insostenibile”. Per questo il primo cittadino ha chiesto oggi, con determinazione, al direttore Asp Caltagirone di rivedere ogni taglio e riduzione proposta contro le normative vigenti. Il direttore regionale Iacolino, che conosce bene il nostro territorio e che da direttore dell’Asp ha avuto un ruolo nella programmazione della rete, ha assicurato che verranno apportati correttivi. “Da parte nostra – conclude Cannata – chiediamo sin da subito l’applicazione della rete ospedaliera attuale, senza penalizzazioni arbitrarie che ledono il diritto alla salute delle nostre comunità. Verrà redatto un documento unitario da parte di tutti i sindaci coinvolti, ed è questo il contenuto che rappresenterò ufficialmente”.
“Sin da ora anticipo il mio sostegno in Commissione Sanità dell’Ars al documento dei sindaci della provincia di Siracusa. Condivido e concordo sulla necessità di cristallizzare la situazione attuale, senza ulteriori tagli. Pertanto i posti letto in provincia di Siracusa sono e devono restare 803. Questa è una provincia verso cui la Regione è in ampio debito, specie sul fronte della sanità pubblica. Non si possono nascondere tagli dietro ai numeri di un nuovo ospedale che ancora non c’e. Del futuro parleremo quando sarà attuale. Ma oggi dobbiamo ragionare al presente e non indorare la pillola al futuro. Per cui ribadisco che non sono accettabili tagli di posti letto in provincia di Siracusa”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro al termine della odierna conferenza dei sindaci, a Palazzo Vermexio.
Quanto alla qualifica del nuovo ospedale, “significativo che nel piano figuri correttamente come Dea di II Livello. Continueremo a monitorare l’iter, in modo che non ci sia spazio per sorprese in danno della sanità siracusana”.
“La proposta di riallocazione dei posti letto, che penalizza gravemente gli ospedali di Lentini e di Avola-Noto, così come Augusta con Oncologia, è inaccettabile. FdI si oppone con determinazione a qualsiasi piano che riduca ulteriormente i servizi ospedalieri sul nostro territorio, già messo a dura prova. Chiediamo con urgenza la sospensione del parere alla rete ospedaliera, in attesa che l’amministrazione regionale fornisca chiarezza su come vengono articolate le strutture tra complesse e semplici, come previsto dal D.M. 70”. Luca Cannata, deputato nazionale di Fratelli d’Italia, interviene con fermezza sulla proposta di riallocazione dei posti letto in provincia di Siracusa, chiedendo la sospensione immediata della proposta e criticando duramente la gestione dell’Asp di Siracusa del dg Alessandro Caltagirone e del dirigente regionale del Dipartimento pianificazione strategica Salvatore Iacolino.
“La proposta oggi presentata è carente e non rispetta il principio di trasparenza. Non è possibile prendere decisioni su un piano così incompleto, soprattutto quando riguarda un tema delicato come la salute dei cittadini – aggiunge Cannata -. Non accettiamo che vengano sottratti posti letto agli ospedali di provincia pensando di giustificarli con l’aumento di quelli del nuovo ospedale di Siracusa che sto seguendo nella sua realizzazione e che ovviamente non nascerà se non con i tempi tecnici previsti e non certo per diminuire adesso e dopo i servizi agli altri nosocomi”. Il deputato nazionale di FdI non risparmia critiche ai dirigenti dell’Asp e di Iacolino: “Non è possibile che il territorio venga ignorato da chi ha il dovere di rappresentarlo e tutelarlo – conclude – È necessario un confronto serio e aperto con i sindaci, che devono poter essere parte attiva nelle decisioni che li riguardano. Noi, come Fratelli d’Italia, faremo la nostra parte come già fatto. Ma la Regione deve agire tenendo conto della salute dei cittadini con quello che abbiamo oggi e nei prossimi anni. Ne parlerò anche al Ministero della Salute per fermare questa proposta che rischia di ridurre la qualità dei servizi sanitari in provincia di Siracusa”.