Nuovo ospedale di Siracusa, costruito su di un’area mai presa in considerazione prima

Una nuova perizia tecnica è alla base dell’individuazione della nuova area su cui costruire l’ospedale di Siracusa. A redigerla è stato anche questa volta l’urbanista Giuseppe Pellitteri, su incarico dell’Asp di Siracusa. Viene così fuori una mezza sorpresa: il terreno individuato (200.000mq), nei pressi dello svincolo autostradale sud, non è uno di quelli presi precedentemente in considerazione. Non era un mistero che fossero stati disposti approfondimenti, dopo alcune perplessità emerse dopo la pubblicazione della precedente superperizia. Ed ecco che il 19 novembre viene allora depositata l’ultima, e a questo punto decisiva, valutazione tecnica che individua “l’area ideale secondo criteri di scelta oggettivamente predefiniti in prossimità dell’incrocio tra la SS124 e l’Autostrada Siracusa-Catania”, come da planimetria allegata agli atti (sotto).

Cosa è cambiato nel giro di pochi mesi, dalla prima perizia all’ultima? In mezzo ci sono stati importanti decisioni della Regione, come la promozione a Dea di II livello dell’ospedale di Siracusa e l’aumento di posti letto (420). Elementi che hanno spinto verso la nuova individuazione, così da bypassare anche quelle problematiche che potevano nascere da vincoli paesaggistici di recente istituzione nelle aree precedentemente analizzate, sulla scorta di vari provvedimenti nel tempo del Consiglio comunale di Siracusa.
“Ma questa è una di quelle cose che il sindaco di Siracusa, nella bramosia di assumersi meriti non suoi, ha dimenticato di dire”, attacca Enzo Vinciullo. La bocciatura delle aree che erano state in precedenza prese in considerazione confermerebbero, secondo il leader di Siracusa Protagonista, le perplessità che erano state espresse da più parti. Lo stesso Vinciullo era stato tra i primi a segnalare ed evidenziare i vincoli esistenti, alcuni recenti, che avrebbero reso inedificabile l’ospedale là dove si stava considerando la sua realizzazione. “Io capisco che la Regione e un tecnico incaricato dall’Asp, ancorché bravissimo, non abbiano conoscenza del nostro territorio, ma che il sindaco della città non sappia quali siano i vincoli posti a difesa del territorio lascia alquanto sbigottiti”, la critica rivolta ad Italia e su cui Vinciullo basa la nuova richiesta di dimissioni. “Saccenti e saputelli come sono, continueranno a dire che il merito è loro, ma l’unica cosa che hanno saputo collezionare in questa vicenda è l’esproprio da parte della Regione della funzione e dei compiti del Comune di Siracusa e una serie di brutte figure veramente gravi e insopportabili, legate alla mancata conoscenza dei vincoli di cui questa città gode per tutelare il proprio territorio. E nel frattempo, grazie a ciò, è passato un altro anno”.
Intanto, pronta la convenzione per l’affidamento degli accertamenti e degli studi preliminari sull’area, idonei a consentire la verifica della fattibilità tecnica del nuovo ospedale di Siracusa. Da valutare gli aspetti geologici, geotecnici, idraulici, idrogeologici, agricoli forestali e di bonifica ambientale. Attività che l’ufficio tecnico dell’Asp potrà svolgere in collaborazione con i tecnici del Comune di Siracusa, con l’obiettivo di contenere i costi ed accelerare la conclusione degli studi.