Nuovo ospedale di Siracusa, la giunta apre l’istruttoria per la scelta di nuova area

La giunta comunale di Siracusa ha approvato un atto di indirizzo con il quale viene dato mandato al dirigente del Settore Territorio di definire, entro lunedì 29 luglio, un’istruttoria tecnica per valutare l’idoneità delle aree individuate per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa da parte del professionista incaricato dall’Asp di Siracusa. La famosa super-perizia che boccia la Pizzuta (confermata nel 2017 dal Consiglio comunale) e indica Tremilia come la migliore, seguita da Pantanelli e svincolo Sud.
Il sindaco, all’indomani della consegna della relazione del professionista incaricato, aveva già richiesto ai propri uffici di avviare l’iter istruttorio e di approfondimento sullo studio condotto su mandato dell’Asp. La delibera della giunta tiene, peraltro, conto della volontà politica espressa dalla Giunta Regionale circa la dichiarata possibile riclassificazione dell’Ospedale di Siracusa come Dea di II livello e  dell’ ulteriore finanziamento di 20 milioni di euro che si aggiungo ai 140 già stanziati.
Viene citata anche la mozione del Consiglio comunale dello scorso 9 luglio, con la quale si manifestava la disponibilità alla modifica dell’area prescelta solo a condizione che si intendesse progettare, finanziare e costruire una struttura sanitaria DEA di II livello  e di ciò che è emerso nel corso dell’adunanza cittadina sul tema ospedale di lunedì 15 luglio, ovvero la necessità di individuare in tempi rapidi un’area facilmente raggiungibile da più parti della città e dai Comuni limitrofi, essendo il futuro Ospedale di Siracusa struttura sanitaria di riferimento per l’intera Provincia.
Occorre, dunque, avviare senza indugio il procedimento per individuare definitivamente l’area sulla quale realizzare il nuovo ospedale. 
Spetterà al Consiglio Comunale determinarsi in via definitiva.  Tuttavia le scelte andranno effettuate sulla base di un’istruttoria tecnica che tenga conto delle peculiarità delle aree individuate dal perito regionale, in relazione all’ intervento urbanistico ed edilizio da realizzare.