Oncologia: dieci posti letto a Siracusa, ambulatori ad Avola e Augusta
Dieci posti letto nel nuovo reparto di Oncologia (Struttura Complessa di Oncologia Medica) e attività ambulatoriale negli ospedali di Avola a sud e di Augusta a Nord. E’ così che dovrebbe ricominciare a funzionare il meccanismo a partire da ottobre, quando la struttura complessa di Oncologia Medica tornerà, secondo quanto annunciato dal direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, nei locali che la ospitavano originariamente, al piano terra dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. In futuro, invece, il numero dei posti letto potrebbe essere incrementato, come previsto dalla rimodulazione della rete ospedaliera. L’Unità Operativa di Oncologia fu trasferita ad Avola in piena pandemia. Era in 2020 e la struttura sanitaria di via Testaferrata aveva l’esigenza di disporre di due Pronto Soccorso (uno Covid, l’altro non Covid).
Il primario, Paolo Tralongo esprime soddisfazione per il ritorno ad un percorso avviato- fa notare- 15 anni.
Dopo i lavori di riqualificazione dei locali che hanno ospitato il Pronto Soccorso, il reparto di Oncologia è quasi pronto (il trasloco è previsto per fine mese) per riavviare la propria attività nel capoluogo.
“Il modello che abbiamo proposto 15 anni fa- ricorda Tralongo- prevedeva un hub centrale e accessi sia nella zona nord e sia nella zona sud della provincia. Una scelta oculata ed anche di prospettiva, perché guardava a quella che sarebbe stata la storia naturale della malattia oncologica, destinata alla continuità di accesso nei presidi”, alla stregua delle più comuni patologie croniche. “Allontanando poco i pazienti da casa-prosegue il dirigente medico- migliorano diversi aspetti, inclusa la cosiddetta tossicità finanziaria”. Tralongo presiede dallo scorso giugno il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri. “E’ importante promuovere la cultura della prevenzione-sottolinea- perché una diagnosi precoce e la disponibilità di nuovi principi attivi – aggiunge – hanno già trasformato una malattia acuta in una condizione a indirizzo cronico, sempre più spesso guaribile del tutto, modificando radicalmente la storia naturale della patologia e la storia stessa della persona, anche dal punto di vista psicologico e sociale. Il nostro obiettivo -conclude il primario di Oncologia -è dare vita”.