Operazione “Muddica”, bufera sul Comune di Melilli: arrestato il sindaco Peppe Carta

Dalle prime ore di questa mattina, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Priolo Gargallo, su delega della Procura della Repubblica, sta dando esecuzione ad ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive ed interdittive, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura. Destinatari sono amministratori, pubblici dipendenti ed imprenditori, gravemente indiziati di aver commesso molteplici reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica ed il patrimonio, in relazione alle procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di uffici pubblici.
L’operazione è stata battezzata “Muddica”. Coinvolto il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, e l’ex vice ed assessore comunale Sebastiano Elia entrambi posti ai domiciliari. Divieto di dimora a Melilli e Francofonte per il primo cittadino di Francofonte, Daniele Lentini, che entra nell’indagine come dipendente del Comune di Melilli.
I dettagli verranno divulgati in Questura a Siracusa, dal procuratore Fabio Scavone e dal sostituto Tommaso Pagano, che hanno coordinato e diretto le indagini, con la partecipazione di polizia giudiziaria.Gli altri coinvolti sono Reginaldo Saraceno, dipendente del Comune di Melilli, 54 anni, Giulia Cazzetta, responsabile del settore Servizi Scolastici Culturali, 59 anni, a cui è stata applicata la misura cautelare della sospensione dal pubblico impiego per la durata massima prevista dalla legge;Marilena Vecchio, imprenditrice di Augusta, legale rappresentante dell’impresa di trasporti Vecchio S.r.l; l’imprenditore siracusano Sebastiano Franchino;l’amministratore unico dell’impresa Zuccalà Travels s.r.l, Giovanni Zuccalà originario di Pietraperzia, in provincia di Enna. L’imprenditore Franco Biondi , legale rappresentante della ditta Euroviaggi,a cui è stata applicata la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare
attività imprenditoriale.Sono accusati a vario titolo di condotte delittuose commesse ciascuno nello svolgimento delle rispettive funzioni. Le indagini sono partite lo scorso marzo e condotte con l’utilizzo di metodologie investigative sia di tipo tradizionale che tecniche, sarebbe emersa un’organizzazione particolarmente complessa ed efficace messa in opera dal Sindaco Carta e dall’Assessore Elia, in particolare, con lo scopo di “gestire” in modo arbitrario e per il soddisfacimento di interessi
particolari le procedure amministrative finalizzate all’affidamento a privati di servizi e lavori da parte degli uffici comunali.
Le risultanze investigative hanno fornito elementi da cui desumere come ai vertici di questa organizzazione vi fossero il Sindaco di Melilli e
l’Assessore Elia, nei cui confronti, sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti nel corso delle indagini, il G.I.P. ha, infatti, adottato le misure cautelari più gravi, di tipo coercitivo, cui oggi è stata data esecuzione, ritenendo, peraltro, i due gravemente indiziati del delitto di associazione a delinquere. Il Gip ha, inoltre, individuato nel
Carta il promotore e capo del consesso organizzato per sfruttare in modo
costante il potere connesso al suo ruolo politico ed a quello di Elia, in modo da influenzare la scelta dei soggetti imprenditoriali selezionati come contraenti del Comune, esercitando pressioni sui vari dirigenti preposti alle procedure di selezione o di affidamento diretto affinché riducessero fittiziamente, attraverso la scomposizione in più affidamenti, l’importo degli appalti, in modo da eludere le procedure più rigorose previste dalla normativa vigente, invitassero alle selezioni ditte e imprese da loro indicate e, in caso di affidamento diretto, aggiudicassero l’appalto alla ditta da loro indicata.Il nome dell’operazione prende il nome dalle espressioni dialettali “muddica” o “muddicuni” (ovvero mollica
e mollicone) utilizzata dai principali indagati per individuare il beneficio ottenuto grazie alle loro condotte delittuose.