Ordigni bellici a Vendicari ed alla Marchesa: oltre 390 proiettili e bombe, più una mina

Sono stati fatti brillare nelle ore scorse gli ordigni rinvenuti nelle acque della riserva di Vendicari. Si tratta di residuati bellici, verosimilmente risalenti al secondo conflitto mondiale. Sono intervenuti i palombari di Augusta per rimorchiare in zona sicura e far brillare i due ordigni. Con apposita ordinanza, nel raggio di 300 metri, è stata vietata la navigazione e la balneazione.
Altri 395 ordigni esplosivi sono stati rinvenuti a Marchesa di Cassibile e, in collaborazione con il personale imbarcato sul cacciamine Crotone, una mina da fondo inglese rinvenuta al largo di Marzamemi.
Gli interventi d’urgenza del Nucleo SDAI sono stati richiesti dalla Prefettura di Siracusa a seguito della segnalazione di un apneista sportivo, alla locale Capitaneria di Porto, circa il rinvenimento a Marchesa di Cassibile di un manufatto riconducibile ad un residuato bellico ed alla scoperta di una mina subacquea, effettuata dal cacciamine Crotone durante l’esercitazione ITA MINEX 2019, posizionata a 2,5 miglia nautiche da Marzamemi.
La prima operazione, che ha visto impegnati i Palombari del GOS dal 23 al 31 maggio, ha permesso di rimuovere e neutralizzare 87 bombe a mano, 232 proiettili navali di vario calibro, 12 bombe da mortaio, 64 bombe da fucile e 4.000 munizioni per armi da reparto, tutti risalenti alla seconda guerra mondiale. Mentre dall’1 al 2 giugno gli uomini dello SDAI sono intervenuti a 38 metri di profondità ed al largo di Marzamemi per imbragare, rimuovere e distruggere una grande mina da fondo inglese modello MK5.
Entrambe gli interventi sono stati condotti attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino in una zona di sicurezza individuata dalla locale Autorità Marittima.

“Sulla base della richiesta della Prefettura di Siracusa siamo intervenuti di fronte alla spiaggia ed agli scogli di Marchesa di Cassibile per verificare quanto segnalato da un cittadino circa la presenza di un probabile ordigno esplosivo. Grazie a questa tempestiva segnalazione abbiamo avuto la possibilità di rimuovere un totale di 395 residuati bellici, garantendo così la balneazione in quell’area così densamente popolata durante questo periodo. Senza fermarci abbiamo cooperato col il Cacciamine Crotone della Marina Militare per neutralizzare una mina subacquea inglese, perfettamente conservata, che giaceva a 38 metri di profondità al largo di Marzamemi, ristabilendo così la sicurezza della navigazione in quelle acque”, ha spiegato il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti. “In occasione dell’imminente ripresa della stagione balneare voglio ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”.