Ospedale Trigona, ancora chiuso il punto nascita: litigano Asp e sindaco di Noto

E’ scontro tra il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, e il commissario dell’Asp di Siracusa, Lucio Ficarra. Al centro della vicenda, l’ospedale Trigona e le preoccupazioni sulla chiusura del punto nascita. “Ad oggi risulta chiuso dai direttori dei Dipartimenti competenti in materia per mancanza di pediatri e non è stato trasferito ad Avola ma a Siracusa, a tutela della sicurezza di mamme, neonati ed operatori. L’Asp, come è risaputo, ha cercato in
tutti i modi di reperire pediatri di cui è ben nota la carenza a livello nazionale”, spiega Ficarra. Poi l’affondo diretto a Bonfanti, che non aveva risparmiato critiche all’Asp. “Il sindaco di Noto omette di dire che era a conoscenza di questa situazione e che in mancanza di pediatri, tali reparti non potranno essere riattivati. E non dice che nel nosocomio di Noto sono stati mantenuti gli ambulatori di Pediatria e di Ostetricia proprio per garantire le prestazioni agli utenti. Sono gravi le sue affermazioni anche perchè Bonfanti dimentica che l’ospedale di Noto, con il suo accordo sottoscritto dal precedente governo regionale e con la precedente direzione dell’Asp di
Siracusa, di cui risultano prove scritte, era stato destinato ad ospitare reparti di Riabilitazione e Lungodegenza
e omette di dire che detto accordo è stato da lui stesso avallato. Non riesco a comprendere il suo atteggiamento e le sue dichiarazioni”, dice ancora Ficarra riferendosi al sindaco di Noto. “Non lo capisco perchè si sta attuando quello che lui stesso ha avallato ed in più si sta potenziando l’ospedale con l’inserimento di ulteriori specialità e avviando l’iter per il suo rilancio mai iniziato nel passato”.
Dal canto suo, il sindaco Bonfanti rilancia. “L’Asp è in totale confusione: non ricorda che la rifunzionalizzazione della sanità in Sicilia risale a inizio secolo e che si consuma definitivamente dieci anni fa. E questo a me sembra molto grave”. Quanto al reparto di Pediatria, “l’Asp non si ricorda che è stato comunicato alla sua direzione che poteva essere riattivato il 28 marzo e che quella comunicazione è rimasta senza risposta. E che oltre alla dichiarazione dei Capi Dipartimento ed a quanto scritto nel comunicato della stessa Azienda del 28 febbraio 2019, il direttore sanitario Anselmo Madeddu, il 25 marzo 2019, durante il consiglio comunale svoltosi a Noto dichiarava che non si sarebbe spostata una virgola da Noto e parlava di un reparto modello al terzo piano. E poi belle parole per Riabilitazione, Geriatria e Lungodegenza. Come faccio a non arrabbiarmi quando l’Asp si contraddice così?”.