Pacchetto Borgata, il Pd: “Amministrazione sorda e nel resto della città tariffe Imu al massimo”

“Sui provvedimenti per la Borgata per le agevolazioni Imu e Cup, l’amministrazione comunale, con la sua maggioranza, procede ancora una volta in perfetta solitudine”. Il Gruppo consiliare del PD commenta con tono critico le decisioni assunte ieri in consiglio comunale.
“Il gruppo ha scelto di non approvare i provvedimenti, nonostante ne condivida in parte la ratio-puntualizzano i consiglieri Massimo Milazzo, Sara Zappulla ed Angelo Greco- per l’assenza di un’impostazione strutturale e della volontà della Giunta di procedere senza un reale confronto con la città, le associazioni di categoria e le forze di opposizione.
Abbiamo chiesto -argomenta il gruppo consiliare del Pd- fin dall’inizio un ragionamento complessivo sulle politiche fiscali, capace di tenere insieme equità, sviluppo economico e coesione sociale. Al contrario, la maggioranza ha preferito un approccio frettoloso e parziale, limitandosi a interventi che non guardano agli effetti di medio e lungo periodo sul tessuto produttivo del quartiere”.
Elemento positivo sarebbe, secondo il Pd, “il miglioramento nella definizione dei codici ATECO- ma tutti gli altri emendamenti presentati dalle forze di opposizione sono stati respinti. Emendamenti che miravano a tutelare artigiani e attività esercitate da persone fisiche, a non penalizzare le attività già esistenti, a sostenere il rientro di chi lavora fuori Siracusa e a incentivare l’affitto a canone concordato”.
Secondo il Partito Democratico la discussione di ieri in aula consiliare avrebbe evidenziato una difficoltà della maggioranza, che “non è riuscita a garantire i numeri per l’immediata esecutività del provvedimento, scegliendo comunque di non aprire alcun confronto sulle questioni di merito”.
A prescindere dal dibattito per il rilancio della Borgata, Milazzo, Zappulla e Greco sottolineano un altro dato, che riguarda le tariffe IMU. “In tutte le altre zone della città rimarranno al massimo consentito- ricordano-senza alcuna riflessione sull’impatto sociale ed economico di queste scelte”. Il Pd contesta le “politiche fiscali calate dall’alto. Dovrebbero nascere- concludono- dal confronto con la città e da una visione chiara di sviluppo”.