Pachino. Perseguita i fratelli e assolda un killer per uccidere il cognato: arrestato 53enne

Estorsione, atti persecutori e lesioni. Sono le accuse con le quali la polizia ha arrestato Renato Boager, 53 anni, già noto alle forze dell’ordine. Conl’accusa di lesioni, invece, un giovane di 29 anni è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora ad Avola. .
L’indagine ha avuto origine alla fine dello scorso anno, quando, la sera del 12 ottobre 2017, la vittima, un uomo di 64 anni,  dopo aver parcheggiato la sua autovettura nel cortile di pertinenza della propria abitazione, veniva aggredito da uno sconosciuto armato di una mazza di baseball. Mentre l’aggressore gli sferrava alcuni colpi di mazza indirizzati alla testa, grazie alla straordinaria prontezza di riflessi, la vittima poneva in essere una strenua difesa, che gli consentiva di sottrarsi ai colpi sferrati con inusitata violenza, mettendo in fuga il suo aggressore.
Questi, nel darsi alla fuga, perdeva l’arma impropria e una scarpa. Grazie alla reazione della vittima, l’aggressione non aveva più gravi conseguenze e un solo colpo lo feriva alla testa, mentre tutti gli altri lo raggiungevano in altre parti del corpo.
L’immediato intervento della Polizia consentiva di acquisire le immagini fornite da alcune telecamere installate nei pressi del luogo dell’agguato, che consentivano la ricostruzione della dinamica dell’evento e l’identificazione dell’autore del reato.
Infatti, si notava come un giovane incappucciato si fosse appostato in attesa della vittima e, appena arrivava, gli piombava alle spalle usando la mazza da baseball per colpirlo alla testa. Sebbene si fosse coperto il capo con il cappuccio della felpa che indossava, durante la fuga gli scivolava il copricapo lasciando scoperto il volto. La vittima, che lo aveva visto in faccia, lo riconosceva in R. D.
Le indagini, avviate tempestivamente, necessitavano di ulteriori approfondimenti giacché dalla denuncia presentata dalla parte offesa si comprendeva che il R.D. era solo l’autore materiale dell’agguato, ordito certamente da altro soggetto.
Infatti, le investigazioni, anche di natura tecnica, sin dalle prime battute, facevano emergere che il movente del delitto derivava da motivi di eredità nell’ambito della sfera familiare. L’agguato era l’atto conclusivo di una serie di pretese di danaro che la vittima aveva subito da parte del cognato, Renato Boager.
L’uomo pare non riuscisse a perdonare alla sorella e al cognato la decisione di andare a vivere a Siracusa,  rinunciando alla cura dell’anziana madre, che dopo la morte del padre, per anni, avevano assistito in maniera esclusiva. Infatti, a causa di impegni familiari l’onere di accudire l’anziana madre era ricaduto in capo al fratello Renato. I familiari, però ritenevano che l’interesse dell’uomo fosse esclusivamente quello di entrare in possesso dei beni della madre, e del danaro che a suo avviso doveva essere contenuto nel libretto di risparmio della donna. Boager avrebbe iniziato a maturare un incontenibile rancore quando aveva capito che nessuna somma, relativa alla pensione percepita dalla madre negli ultimi anni, era depositata nel libretto di risparmio. Rifiutandosi di comprendere che la pensione ammontante a € 600,00 mensili, era servita per l’accudimento della madre e per le spese di mantenimento dell’abitazione di sua proprietà, avrebbe iniziato  a pretendere i risparmi inesistenti del libretto della madre, con una serie di minacce estorsive contro i congiunti, costringendoli a consegnargli la somma di € 4.000, pur di interrompere le persecuzioni da parte del cognato, che erano iniziate già nel mese di agosto.
Questi, invece, verosimilmente non soddisfatto della somma ricevuta, avrebbe assoldato un sicario per punire il cognato. Il tentativo non era fortunatamente andato a compimento,  ma in conseguenza di ciò le vittime, per salvaguardare la propria incolumità, avevano deciso di trasferirsi definitivamente a Siracusa, abbandonando la casa, le proprietà e le amicizie. Non ancora pienamente soddisfatto di avere allontanato la sorella ed il cognato,Boager avrebbe iniziato a prendere di mira e perseguitare anche il proprio fratello e la moglie, costretti a vivere nel terrore.