A Siracusa tappa del Fip Promises, spettacolo sui campi del 7 Padel Village

Le giovani promesse del padel si sono confrontate sui campi del 7 Padel Village di Siracusa in occasione della tappa Fip Promises, maschile e femminile, riservata agli under 12-14-16-18. E’ il primo dei tanti tornei internazionali previsti nel 2025 in Sicilia.
Direttore del torneo Martina Meli, coadiuvata dal consigliere regionale con delega al padel Claudio Forte con supervisor Francesco Guglielmino. Per l’occasione a Siracusa, in apertura della tappa, anche il presidente Fitp Sicilia, Giorgio Giordano.
Questi i vincitori:

Under 12 maschile girone
Andrea Carrera – Andrea Stella (2° Gabriele Moscuzza – Emanuele Tringale)

Under 14 maschile
Raffaele Tatullo – Mattia Cristallo vs Mattia Romeo – Daniele Troia 6-1, 6-2

Under 16 maschile
Mattia Faseli – Alessandro Stella vs Gianmarco Moscuzza – Hugo Navarro 2-6, 6-1, 10-7

Under 18 maschile
Mattia Di Bari – Stefano Indomenico vs Andrea Mangiante – Niko Triscari Piediviti 6-3, 6-2

Under 14 femminile girone
Flavia Maltese – Maddalena Negri (2° Matilde Scarcella – Miriam Pentrella)

Under 16 femminile girone
Sophie Caruso – Mami Penelope (2° Emma Biagianti – Giorgia Di Paola)

Under 18 femminile girone:
Giulia Conte – Martina Mantova (2° Emma Berini – Luna Di Battista)

Un pubblico nutrito ha seguito la tre giorni di gare al 7Padel Village, centro siciliano sempre più importante per il padel nazionale e internazionale. Giuseppe Terranova e Martina Meli in veste di proprietari e Vincenzo Profeta, in qualità di direttore del 7Padel hanno voluto ringraziare i giocatori “per la grande sportività e fair play durante tutte le partite”.
Prossimo appuntamento: l’Open 5000€ Planet Pay 365 Seven Padel dal 22 al 25 Maggio 2025.




Le Acli inaugurano un nuovo punto famiglia ad Avola

Le Acli inaugurano un nuovo punto famiglia ad Avola. Il nuovo Punto Famiglia, in Corso Gaetano D’Agata 64, nasce con l’obiettivo di offrire ascolto, supporto e orientamento alle famiglie, promuovendo il benessere della comunità attraverso servizi di consulenza familiare, assistenza sociale, previdenziale e fiscale.
L’inaugurazione si è tenuta il 29 marzo alla presenza delle autorità religiose, dei rappresentanti delle ACLI e della comunità locale. È stato un momento di condivisione e presentazione dei servizi che il Punto Famiglia ha messo a disposizione, con particolare attenzione alle esigenze delle famiglie, dei giovani e delle persone più fragili.
“Con questa iniziativa abbiamo voluto rafforzare il nostro impegno per il sociale, mettendo al centro la famiglia e la comunità”, ha dichiarato Antonino Bianca presidente delle ACLI di Siracusa “Il Punto Famiglia è un luogo di accoglienza, dialogo e aiuto reciproco, in linea con i valori delle ACLI di solidarietà e vicinanza al territorio”.
Oltre ai servizi di CAF e Patronato, il Punto Famiglia mette a disposizione anche la consulenza di un avvocato e di una psicologa, per fornire supporto legale e psicologico alle persone che ne hanno bisogno.




Nuovo sit-in del Comitato Monsignori per ribadire il no al Ccr in aree residenziali della città

Il Comitato di Quartiere Monsignori annuncia un nuovo sit-in di protesta. La mobilitazione si terrà martedì 1° aprile alle ore 19:00 presso il parcheggio di via Monsignor Gozzo, con l’obiettivo di ribadire con forza la netta contrarietà alla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta (CCR) in quella zona e, più in generale, in qualsiasi area residenziale della città.
Nei giorni scorsi i rappresentanti del Comitato di quartiere Monsignori sono stati ricevuti negli uffici di via Brenta da un’ampia delegazione del Comune di Siracusa, capeggiata dal sindaco Italia e dal vice Bandiera. Il Comitato ha espresso tutte le perplessità e le critiche legate all’ipotesi di realizzare un centro comunale di raccolta in via Lauricella o nella vicina via Mons. Gozzo, evidenziando l’inadeguatezza di entrambe le aree inserite in zone a forte vocazione residenziale.
“Dopo settimane di pressioni e richieste, durante l’incontro avuto nei giorni scorsi, il Sindaco ha dichiarato la volontà di attivarsi personalmente, con l’ausilio di Sua Eccellenza il Sig. Prefetto, per recarsi al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al fine di ottenere lo spostamento del progetto in un’area più idonea e lontana dalle abitazioni. Il Comitato prende atto di questo segnale di apertura, ma finché non ci saranno atti ufficiali, ritiene fondamentale mantenere alta l’attenzione pubblica e proseguire con la mobilitazione civica”, commenta il comitato. “Non vogliamo che il problema venga semplicemente spostato da un quartiere all’altro – continuano i membri del direttivo – ma pretendiamo una soluzione definitiva, condivisa e rispettosa del tessuto urbano e della qualità della vita dei cittadini”.




Festa di fine Ramadan, la comunità musulmana celebra al Talete l’”Eid al Fitr”

E’ un appuntamento annuale fisso, di preghiera e condivisione per la folta comunità musulmana di Siracusa. E’ la festa di conclusione del Ramadan, l'”Eid al Fitr”, “la Piccola Festa”. Questa mattina, centinaia di persone si sono date appuntamento sulla Terrazza del Talete per sottolineare, con la preghiera conclusiva, il sentito momento di celebrazione del primo giorno dopo il mese di digiuno. Dalle 8 del mattino, davanti al mare di Ortigia, i fedeli musulmani hanno salutato i primi attimi di questa giornata nel segno della condivisione, per poi riprendere ciascuno le proprie attività. L’ “Eid al Fitr” ha come sempre colorato la terrazza del Talete, con i fedeli in abiti tradizionali, inginocchiati su grandi tappeti stesi. Il tappeto è un elemento fondamentale in queste occasioni, elemento di separazione tra sacro e profano, pulito e non pulito. Per la comunità musulmana, la giornata di oggi si muove attraverso un augurio: “Eid Mubarak”, che vuol dire “Buona Festa”.




Il gol di Convitto stende il Licata: 0-1 che vale oro per il Siracusa

Il Siracusa soffre, gestisce una difficile partita, ma alla fine con grande caparbietà riesce a conquistare una vittoria fondamentale: allo stadio “Dino Liotta” finisce 0-1. A decidere il match è la rete al 80’ di Roberto Convitto.
Primo tempo con poche emozioni. Ritmi bassi hanno caratterizzato i primi 45’, in cui l’unico vero squillo è arrivato al 15’ con Longo che però rimane ipnotizzato dall’estremo difensore del Licata.
Alla ripresa lo spartito della partita non cambia: ritmo lento e con poche occasioni da gol. Al 66’ il Siracusa segna con Giuliano Alma, ma l’arbitro annulla il gol dell’1-0 per fuorigioco: tutto da rifare per gli uomini di Turati. Cambia l’inerzia del match e per il Siracusa dopo pochi minuti arriva una grande occasione con Roberto Convitto, ma l’esterno azzurro trova l’ottima risposta di Rossi. Al 80’ è 1-0 per il Siracusa con Roberto Convitto che segna il classico gol dell’ex su assist di Mimmo Maggio. Da segnalare l’infortunio dell’arbitro al 90′: la partita viene sospesa per permettere le cure mediche al direttore di gara. Fortunatamente dopo diversi minuti rientra tutto e si arriva al triplice fischio che sancisce la pesante vittoria del Siracusa.
Finisce 0-1 la gara valida per la ventinovesima giornata del girone I di Serie D. Gli uomini di Turati riescono a portare a casa tre punti fondamentali e continuano a difendere il primo posto in classifica. La Reggina vince 2-1 contro la Vibonese e la classifica, quindi, rimane invariata.




Sparatoria in via Marco Costanzo, 48enne ferito alle gambe

Un 48enne è stato ferito in una sparatoria avvenuta in via Marco Costanzo, nei pressi del parco Robinson di Bosco Minniti. Diversi i colpi d’arma da fuoco esplosi, alcuni lo hanno raggiunto alla gambe. L’uomo è stato trasferito in ambulanza in ospedale. Le sue condizioni sono da verificare.
Indaga sull’episodio la Questura di Siracusa, intervenuta con alcune Volanti sul posto. Tra le ipotesi, non si esclude quella di un possibile “avvertimento”.
Avviate le prime attività investigative, anche attraverso la ricerca e visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza vicine alla zona dove è avvenuta la sparatoria.




VIDEO. Bronzi di Riace e l’origine siracusana, Madeddu presenta nuovi dati

Presentato nell’aula convegni “Giovanni Paolo II” del Santuario delle Madonna delle Lacrime a Siracusa, l’ultimo thriller archeologico di Anselmo Madeddu, sul “Mistero dei Guerrieri di Riace” e il risultato degli studi scientifici che avvalorano l’ipotesi siciliana delle origini e ritrovamento dei famosi Bronzi.
Gli spettatori hanno assistito al racconto dell’autore, assieme ai relatori che lo hanno affiancato nella ricostruzione dei fatti storici esposti: il prof. Rosolino Cirrincione, direttore del Dipartimento di Geologia, Biologia e Scienze Ambientali dell’Università di Catania; il prof. Carmelo Monaco e la prof.ssa Rosalda Punturo entrambi docenti presso lo stesso dipartimento dell’Ateneo catanese, e la professoressa Carmela Vaccaro dell’Università di Ferrara.
Lo scrittore e ricercatore siracusano, prima di iniziare la sua narrazione, ha premesso che: “Nessuno potrà mai pretendere di portar via i Bronzi dalla Calabria, terra che li ha saputi amare, tutelare e valorizzare nel bel museo che oggi li ospita. Al contempo, però, nessuno potrà mai impedire alla ricerca scientifica di progredire negli studi finalizzati al recupero della loro storia e della loro identità”.
“Quello condotto – ha precisato Madeddu- non è il lavoro di un singolo, ma ormai è il lavoro di squadra, di un’equipe multidisciplinare composta da studiosi delle Università di Catania e Ferrara e, di recente, anche degli Atenei di Bari e di Cagliari, con i professori Schicchitano e Columbo”. Ringraziando, altresì, la professoressa Rosalba Panvini, già Soprintendente di Siracusa e l’insigne archeologo Luigi Malnati, già direttore generale alle Antichità del Ministero dei Beni culturali, il quale ha curato la prefazione del libro, sposando pienamente la tesi dello scrittore.
In un’ora e mezza Madeddu ha illustrato una mole di evidenze storiche, letterarie e archeometriche che hanno offerto una versione della storia delle due Statue. Secondo l’ipotesi emersa, le due sculture bronzee sarebbero state portate via da Siracusa in occasione del grande saccheggio operato dal console romano Marcello nel 212 a.C. ampiamente descritto da Tito Livio. Le stesse sarebbero, poi, affondate lungo il tragitto navale per Roma. Un’ipotesi perfettamente coerente, dunque, con le recenti testimonianze che individuerebbero a Brucoli il luogo dell’originario ritrovamento dei Bronzi, dando nuovo vigore alle rivelazioni dell’archeologo americano Holloway, secondo il quale i Bronzi sarebbero stati rinvenuti in acque siciliane e poi portati in Calabria da organizzazioni criminali.
La metodologia applicata da Madeddu al suo recente lavoro è frutto dell’esperienza maturata nel campo della ricerca biomedica ed epidemiologica, fondata sul concatenamento logico dei nessi di causalità. “La metodologia della ricerca e della investigazione non ha royalty – ha detto Madeddu – e parla un linguaggio universale, qualunque sia l’oggetto della sua indagine”.
Pertanto, Madeddu ha elaborato un originale algoritmo col quale, partendo da una check list di 30 evidenze scientifiche, ha chiuso il cerchio su quella che ormai pare l’ipotesi più probabile, ovvero l’origine siracusana delle celebri statue.
A lasciare pochi dubbi a tale ipotesi poi è stato il risultato delle indagini scientifiche, esposte dal prof. Cirrincione. Gli studiosi, infatti, hanno proiettato i grafici dei risultati del confronto tra i dati delle terre dei supporti di terracotta delle saldature dei Bronzi di Riace (tratti dalla storica pubblicazione dell’Istituto Centrale del Restauro) e quelli delle terre prelevate a Siracusa nei pressi dell’Anapo. In questi le linee si mostrano pressoché sovrapposte l’una sulle altre. “Il risultato è di enorme interesse- hanno spiegato gli studiosi- perché sono state confrontate le terre rare e soprattutto gli elementi geochimici immodificabili, non soggetti a fenomeni di lisciviazione nel tempo”. In parole meno tecniche è come se si trattasse di un DNA, ogni terra possiede un suo preciso profilo, diverso l’uno dall’altro. Ed è davvero sorprendente aver trovato questa rarissima corrispondenza tra i due campioni messi a confronto”.
L’ipotesi che i Bronzi di Riace avessero avuto un’origine siciliana non è del tutto nuova. Tra i primi a sostenerlo ci fu il grande archeologo americano Robert Ross Holloway. Abbiamo raggiunto a New York la figlia, Anne, che mostra di non avere dubbi sull’origine siracusana dei bronzi di Riace.

Nei giorni scorsi Anselmo Madeddu è anche intervenuto ai microfoni di FMITALIA per parlare del suo ultimo thriller archeologico.

Alla serata hanno preso parte diverse autorità locali e personaggi del mondo accademico: il prof. Paolo Scollo, Rettore dell’Università Kore di Enna, protagonista di un apprezzato intervento; il vicesindaco Edy Bandiera, l’assessore alla Cultura Fabio Granata, il direttore generale della ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone e gli archeologi Lorenzo Guzzardi e Saverio Scerra, quest’ultimo della Soprintendenza ai Beni culturali di Ragusa. A moderare la conferenza, Laura Valvo, caporedattore del Quotidiano “La Sicilia”.




PD, la mossa di Gerratana spacca il partito. Scalorino: “Velleitario e presuntuoso”

Prima il dichiarato sostegno alla candidatura di Michelangelo Giansiracusa alla guida della ex Provincia Regionale. Poi le critiche interne, a cui ha dato voce Sara Zappulla. Quindi i distinguo del sindaco di Siracusa e dello stesso Giansiracusa. L’uscita del segretario generale del PD, Gerratana, rischia di trasformarsi in un boomerang. E la fronda interna si coalizza attorno ad Orazio Scalorino.
“Chi ha la responsabilità di coordinare e guidare il Partito Democratico nella nostra provincia non può e non deve operare con forme di velleitarismo presuntuoso e irresponsabile che minano la credibilità e l’autorevolezza della nostra comunità e del suo gruppo dirigente. Il dato politico che deve emergere chiaramente è che il Partito Democratico non può essere la stampella di un progetto che non si riconosce nel centro-sinistra. La nostra appartenenza politica ci impone di avviare sicuramente un dialogo con le forze moderate, ma senza che questo possa snaturare la nostra precisa collocazione politica. Giansiracusa oggi rappresenta altro rispetto al Partito Democratico, pur essendone stato in passato un militante e anche vice-segretario provinciale. Ma oggi è un dato inconfutabile che il Pd ha sempre avuto un ruolo di netta contrapposizione all’amministrazione Italia, e l’apertura di un eventuale dialogo non poteva prescindere dal coinvolgimento diretto dell’intero partito e soprattutto dei tre Consiglieri comunali di Siracusa, cosa che, purtroppo, non è stata fatta”. E per rendere ancora più netta la censura, ecco l’affondo. “Il segretario ha agito senza un mandato politico della direzione e senza alcuna concertazione con i soggetti direttamente interessati alla votazione per l’elezione del presidente della provincia. Con tale spirito di autosufficienza, del tutto improprio e preoccupante, ha consegnato improvvidamente la dignità del Partito Democratico alle manovre tattiche del centro-destra. Per tutte queste ragioni chiediamo, con la massima urgenza, la convocazione della direzione provinciale del partito, allargata a tutti i consiglieri comunali della provincia. Siamo convinti che la sede opportuna per trovare la sintesi politica”.




Holimpia Siracusa, vittoria e promozione in serie B. Festa grande al Tensostatico

È festa grande per l’Holimpia Siracusa. Il netto successo sul Pedara (4-0) vale la matematica certezza della promozione in serie B, con due giornate d’anticipo. Dopo vent’anni ritornerà così il futsal nazionale nel capoluogo aretuseo. Inarrestabile la marcia dell’Holimpia, capace di mettere in fila 11 vittorie consecutive che valgono un traguardo di grande prestigio per una società che, dopo la retrocessione in serie D del 2022, ha saputo rialzarsi, programmando una rapida risalita centrando tre promozioni consecutive.
Anche contro il Pedara, la squadra allenata da Pietro Armenio ha macinato gioco e reti, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni. Partenza subito forte, sfiorando la rete con Trobia, Celano e Diogo. A rompere l’equilibrio, poco dopo il 3’, è Sparagnini su assist di Diogo. Passano pochi minuti e arriva il raddoppio. Il gol di Pasqua è una perla: angolo di Sparagnini, splendida coordinazione ed esecuzione volante con il destro. Palla sotto l’incrocio dei pali e applausi a scena aperta per il bomber biancazzurro. Il capitano si mette in proprio a metà tempo, superando un paio di difensori per poi tirare fuori di poco. Il tris porta la firma di Paz, che ruba palla a centrocampo e beffa il portiere avversario, fuori dai pali. I padroni di casa vanno vicino al poker in almeno altre tre circostanze prima dell’intervallo, ma il quarto gol lo trovano nei primi minuti della ripresa. Pasqua centra il palo, la palla arriva a Trobia, che la indirizza nuovamente sul capitano che, al secondo tentativo, fa centro. Poco dopo, altro legno per il capocannoniere dell’Holimpia (secondo, nella classifica dei marcatori, solo a Gennaro della Futura). Il secondo tempo scorre con pochi sussulti. L’Holimpia non affonda più, amministra il vantaggio e può far festa con i suoi tifosi.
A fine match i giocatori portano in trionfo il tecnico Pietro Armenio e il presidente Concetto Vasile. Sugli spalti spuntano le magliette celebrative, con la scritta “Più Bella cosa non c’è”.
Tra gli artefici del trionfo certamente l’allenatore Pietro Armenio. “Dedico questa promozione a mio figlio Giuseppe (deceduto qualche anno fa in un incidente stradale ndr) – ha detto a fine partita – Sono certo che da lassù ancora una volta mi ha aiutato per raggiungere anche questo traguardo. E’ stata una stagione costellata da tante difficoltà dovute soprattutto ai problemi di natura logistica. Spesso siamo stati costretti ad allenarci a tarda ora, altre volte non ci siamo potuti allenare come avremmo voluto. I ragazzi sono stati fantastici, hanno saputo sopperire a tutto ciò che non è stato fatto perché non potuto fare. Ringrazio la società per gli sforzi immani che ha compiuto, ma i sacrifici li abbiamo fatti noi, lo staff tecnico e il gruppo squadra. Merito a tutti, ognuno per le proprie competenze”.
Restano tre partite per chiudere con il botto una stagione strepitosa. “Non siamo ancora sazi – ha concluso Pietro Armenio – Io un campionato di C1 l’ho già vinto con il Megara, ma voglio migliorare quei numeri. Per questo, cercheremo di vincere anche le due restanti partite, per poi pensare alla finalissima del 19 aprile contro la vincente del girone A”. La gara si disputerà in campo neutro e assegnerà lo scudetto della serie C siciliana.




Le parole del ministro Urso non scaldano Nicita, Gilistro e Cgil

“In un momento straordinario è necessario un intervento straordinario da parte di tutti. Per risolvere la crisi del petrolchimico saranno necessari provvedimenti urgenti e mirati a fermare la deriva in atto nel breve termine e una programmazione, se necessario anche decennale, finalizzata a rendere la nostra produzione industriale efficiente e competitiva in Italia e nel mondo”. A dirlo è Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia, presente all’incontro in Confindustria con il ministro Urso, in rappresentanza dei sindaci dell’area.
“Il grido d’allarme lanciato la scorsa settimana, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Vermexio a Siracusa, è stato raccolto dalle aziende che ci hanno illustrato il piano industriale rassicurandoci ampiamente sul mantenimento del livello occupazionale in atto e dai rappresentanti del Governo regionale e del Governo nazionale che hanno dato la propria disponibilità ad intervenire per risolvere le forti criticità in atto, causate, in particolare, dai gravosi costi dell’energia nel ciclo di produzione e dalla sanzione per l’emissione di CO2 particolarmente onerosa nel nostro Paese”, aggiunge Amenta.
Giudizio critico è quello espresso dal senatore Nicita (PD). “Sulle questioni specifiche e immediate, tracciate anche dalle imprese dei settori della raffineria, della chimica e del cemento, legate soprattutto alla decarbonizzazione (alla luce del nuovo deal europeo che mette in campo 100 miliardi) e agli alti costi dell’energia e dell’abbattimento emissioni, non sono arrivate proposte concrete. Come nessun passo avanti è stato compiuto sui temi IAS e degli effettivi impegni assunti da Isab in sede di Golden Power, oltre alla rassicurazione del pieno controllo del ministro di azioni delle quali sappiamo poco o nulla”. Il senatore si mostra critico sulla scelta Eni di abbandonare la chimica di base e sollecita l’adozione di proposte concrete. “Noi abbiamo avanzato quella di istituire Zone industriali d’interesse nazionale strategico, al fine di fornire a un polo strutturato come quello di Priolo, strumenti e obblighi di coordinamento come di investimenti d’area per le attività fortemente della intera zona.
Continueremo a porre questa iniziativa in parlamento perché appare evidente che servono strategie di lungo periodo da realizzare tuttavia in tempi brevi se si vuole garantire la sostenibilità economica, ambientale e occupazione del polo industriale”.
Perplesso anche il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). “Apprezzabile la venuta a Siracusa e il confronto diretto con le aziende del polo industriale aretuseo. Mi aspettavo, però, indicazioni più nette e non ancora generici impegni che poco risolvono nell’immediato per un polo industriale alle prese con marcati segni di crisi ed alla ricerca di una prospettiva su come affrontare e vincere la sfida della transizione. Rimangono così preoccupazioni e perplessità sulle possibili ricadute, da qui a pochi anni, di scelte che restano appena tratteggiate nelle parole del Ministro, eppure ineludibili. Mi auguro che la regia del Governo e della Regione sia attenta e performante nei tempi. Noi continueremo a monitorare la situazione, dando priorità alla sostenibilità ambientale ed occupazionale in ogni mossa che potrà avere una ricaduta sul tessuto produttivo industriale siracusano, diretto o indotto. Quest’area può e deve diventare modello di sviluppo, attraverso la transizione. per l’intera industria energetica italiana. Nessun altro ha le caratteristiche del sito produttivo siracusano. Occorrono però idee precise, da trasferire in sede Europea, e volontà chiare di applicazione”.
Per il segretario della Cgil, Roberto Alosi, la visita del ministro si è risolta in “un’occasione mancata”. E non lesina critiche. occasione mancata. “Chiudendosi nel recinto rassicurante di Confindustria, ha evitato il confronto con le forze sociali dimostrando scarsa sensibilità e preoccupazione per il futuro industriale e occupazionale del territorio. Le rassicurazioni del Ministro- continua Alosi- non cancellano l’incoerenza di un esecutivo che, da un lato, accetta passivamente il disimpegno di Eni dalla chimica di base, e dall’altro sostiene in Europa, insieme ad altri Paesi, la necessità di un Critical Chemical Act per tutelare la produzione di molecole chimiche strategiche. Una contraddizione inspiegabile”.