Sicurezza sul lavoro in zona industriale, incontro sindacati-Confindustria

Di sicurezza sul lavoro si è discusso questa mattina in Confindustria, a Siracusa. Tema attuale dopo gli attuali incidenti nell’area industriale aretusea. “Un confronto sereno su una tematica di primaria importanza: la sicurezza è una priorità riconosciuta sia dalle aziende committenti che da quelle appaltatrici”, hanno spiegato i rappresentanti di Confindustria Siracusa. Al tavolo con i sindacati c’erano Claudio Geraci, vicepresidente delegato alle Relazioni Industriali, Angelo Grasso, vicepresidente delegato HSE, Giovanni Musso, presidente imprese metalmeccaniche e Carmelo Di Noto, Direttore di Confindustria Siracusa. “Ulteriore attenzione continuerà ad essere posta al tema degli appalti in zona industriale, nella convinzione che la sicurezza sul lavoro non è mai considerato un costo dalle aziende ma un investimento“.
I rappresentanti sindacali hanno chiesto “un tavolo permanente di confronto per definire regole comuni in materia di sicurezza ed appalti” ed hanno espresso “preoccupazione per gli esiti delle attuali problematiche riguardanti IAS ed embargo del petrolio russo, per le ricadute gravissime che avrebbero per l’intera zona industriale nel caso di una loro negativa evoluzione”. Le parti si sono date appuntamento a breve, dopo gli esiti dell’incontro convocato dal Prefetto sul tema della sicurezza.




Paga da fame per 10 ore di lavoro (nero) al giorno: 24 indagati e decine di perquisizioni

Operazione di contrasto al triste fenomeno del caporalato: sono 24 gli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di sfruttamento del lavoro in concorso. Tra loro, 6 “caporali” e 2 titolari d’azienda. Sono invece 27 i lavoratori “sfruttati” in nero: 16 percepivano il reddito di cittadinanza. Anche loro sono indagati.
Sono i numeri dell’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa, con la collaborazione del Comando provinciale ed in contatto con i colleghi delle province limitrofe di Catania, Messina, Enna e Ragusa. Eseguite anche diverse perquisizioni domiciliari e personali, su provvedimento emesso dalla Procura di Siracusa.
L’indagine è stata avviata nel mese di dicembre del 2021, dopo alcuni appostamenti dei Carabinieri. Intercettazioni telefoniche, ambientali e riprese video hanno corroborato i sospetti. Alla fine, è stata individuata una società con sede nel comune di Francofonte che esternalizzava le proprie attività produttive. In particolare, l’esternalizzazione si verificava attraverso l’ausilio di 6 caporali a cui venivano consegnati sacchi contenenti vari oggetti da assemblare (centinaia di pezzi di componentistica in plastica per sistemi di irrigazione) e a cui era demandato il compito di reperire nel territorio di Francofonte manovalanza a basso costo che effettuasse in nero (presso le rispettive abitazioni), con turni di lavoro massacranti e senza alcun minimo requisito di sicurezza, il grosso del lavoro.
Nelle abitazioni dei lavoratori in nero sono state trovate attrezzature: pinze, vernice spray e, dettaglio di non poco conto, quaderni e agendine che riportavano scrupolosamente i turni di lavoro giornaliero, anche festivo e notturno, per non meno di 10 ore al giorno, a fronte di una paga mensile tra i 100 e 200 euro, nonché le consegne dei materiali e i movimenti in entrata e in uscita di quei grossi e numerosi sacchi che non potevano passare inosservati agli uomini dell’Arma.




La tragedia di via Algeri, c’è un indagato per omicidio stradale: “atto dovuto”

C’è un primo sviluppo nelle indagini sul tragico incidente di via Algeri, a Siracusa. L’amico del 14enne che ha perso la vita nel sinistro, è stato iscritto dalla Procura dei minori di Catania nel registro degli indagati. Si trovava sullo scooter insieme allo sfortunato Luca. Si tratta di un atto dovuto, propedeutico allo svolgimento di tutta una serie di accertamenti investigativi.
L’incidente è avvenuto nella serata di mercoledì scorso, tra via Lazio e via Algeri, a Siracusa. Aperta una inchiesta per omicidio stradale. La ricostruzione di quei drammatici istanti è affidata alla Polizia Municipale di Siracusa. Massima cautela da parte degli investigatori che stanno valutando ogni pista ed ogni elemento disponibile.




Spacciava da casa: arrestato 26enne siracusano, posto nuovamente ai domiciliari

Nel quotidiano contrasto allo spaccio ed al consumo di stupefacenti, la Polizia porta a casa un altro risultato. Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Ortigia hanno arrestato uno spacciatore di 26 anni.
Le mirate indagini hanno evidenziato l’utilità di una perquisizione domiciliare che ha portato al rinvenimento di 193 dosi di vario stupefacente (23 di hashish, 50 di marijuana, 35 di cocaina e 85 di crack). Il 26enne era già sottoposto ai domiciliari e sempre per reati inerenti fatti di droga. Su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato posto nuovamente ai domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo.




Il “fiuto” degli investigatori: sentono odore di marijuana e scoprono mini piantagione

Alle volte, il “fiuto degli investigatori” non è solo una metafora per sottolineare l’intuito delle forze di polizia. Proprio il “naso” di agenti delle Volanti di Siracusa ha portato alla denuncia di un 40enne. Gli agenti, transitando in via Marzaiola, sono stati insospettiti da uno strano odore che proveniva da un vicino terreno. Era assimilabile a quello della marijuana. Hanno deciso, allora, di verificare ed hanno così trovato e sequestrato tre piante di marijuana in fioritura e 400 grammi della stessa sostanza in fase di essiccazione. E’ stato denunciato per coltivazione e spaccio di droga.




Proroga fino a dicembre per i dehors, Fipe Siracusa: “Piccolo sostegno ma positivo”

Pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti Ter che prevede (art. 40), tra le disposizioni di sostegno alle imprese, la proroga al 31 dicembre 2022 delle concessioni di spazio extra per i dehors delle attività ristorative, “salvo disdetta dell’interessato”.
L’ampliamento dei dehors venne autorizzato in pieno periodo pandemico e – secondo il settore – rappresentò un concreto aiuto per bar e ristoranti che, a causa delle limitazioni covid, non potevano esercitare in ambienti chiusi, consentendo anche una rivitalizzazione delle città che iniziavano a riempirsi nuovamente di fruitori di questi esercizi commerciali. Oggi, superata la fase di crisi sanitaria ma nel vivo di un conflitto europeo che ha ripercussioni economiche gravissime sul territorio nazionale, la proroga dei dehors – spiegano dalle associazioni di categoria – rappresenta un concreto sostegno per consentire un maggior afflusso di clientela ai bar e ai ristoranti.
“Viviamo da anni una realtà drammatica che ha del surreale e che ci ha abituato a convivere con problematiche che esulano dalla nostra capacità di fare impresa – dichiara Maurizio Filoramo, presidente provinciale Fipe – per questa ragione, seppur piccoli, sostegni come la proroga al 31/12 dei dehors, permettono a chi desidera continuare a produrre ricchezza nel proprio territorio di lavorare con una visione di futuro più roseo, stringendo ancora una volta i denti”.
La Federazione dei Pubblici Esercizi, organica a Confcommercio, si prepara adesso ad un nuovo confronto con il governo, “affinché vengano messi in campo aiuti concreti agli imprenditori per trovare soluzioni utili a gestire la crisi economica delle imprese, il rincaro dei costi vivi e la fiscalità del lavoro”.

foto generica dal web




Illuminazione pubblica a Sortino, si passa al led ed al telecontrollo: firmato il contratto

Sono stati consegnati alla ditta aggiudicataria “L e C. Lavori e Costruzioni” di Alcamo i lavori di messa a norma ed efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione di Sortino. Un intervento da 2,2 milioni di euro, finanziati dal Dipartimento Energia dell’assessorato regionale. Entro luglio 2023 previsto il completamento di tutti gli interventi programmati.
“Risparmio energetico e riduzione di Co2 i nostri obiettivi”, spiega il sindaco Vincenzo Parlato. “Sono molto orgoglioso di questo importante traguardo”, aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Bastante.
I lavori prevedono la realizzazione di un nuovo impianto nel centro storico ed in via
Riedstadt attualmente priva di illuminazione pubblica; il potenziamento della pubblica illuminazione in alcune strade e piazze (Via Aldo Moro, Via Risorgimento, Via Pantalica, Piazza San Pietro ed altre); la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con 1.561 nuovi punti luce led. L’impianto di illuminazione pubblica verrà monitorato attraverso telecontrollo, per conoscere in tempo reale eventuali guasti. Verrà anche installato un impianto di “telecontrollo del traffico”, con 3 pannelli a messaggio variabile controllati da remoto attraverso un software dedicato.
“Il passaggio ad impianti maggiormente performanti, assicurerà una significativa riduzione dei costi di acquisto
delle lampade ed un consistente risparmio nei costi energetici”, sottolinea Bastante.




Festa dell’Angelo Custode a Priolo: grande attesa per Mario Biondi, Albano e Arisa

Festeggiamenti dell’Angelo Custode a Priolo Gargallo. Sono giornate ricche di appuntamenti nella cittadina siracusana con, su tutti, i concerti di Mario Biondi, Albano ed Arisa. Questa sera, ad inaugurare la rassegna musicale sarà Mario Biondi, con il suo Romantic Tour. Spettacolo ad ingresso gratuito, in largo dell’Autonomia, proprio accanto al palazzo comunale. L’affermato crooner italiano proporrà sul palco priolese alcuni dei suoi recenti successi, in un vivace adattamento live.
Grande attesa, e non solo a Priolo, per il concerto di Albano: questa siciliana sarà la sua unica tappa italiana. L’amato artista pugliese sarà il protagonista indiscusso della serata del primo ottobre, sempre in largo dell’Autonomia e con ingresso gratuito. Sui social, Albano ha pubblicato un videomessaggio dedicato all’appuntamento priolese.

Gran finale in musica con Arisa, domenica 2 ottobre. Per i suoi tanti fan, l’occasione ideale per ascoltare dal vivo la sua emozionante voce e brani entrati nell’immaginario collettivo. Anche Arisa si esibirà sul palco di largo dell’Autonomia, a Priolo, e lo spettacolo sarà ad ingresso gratuito.




Tra Belvedere ed Epipoli iniziano i lavori, Ficara e Burgio: “Strada illuminata entro ottobre”

Avranno inizio nei prossimi giorni gli attesi lavori per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione della strada provinciale 46. E’ la strada che collega viale Epipoli con Belvedere, rimasta al buio da troppo tempo. A dare notizia dell’avvio delle operazioni che entro la fine di ottobre dovrebbero riportare la “luce” lungo quella strada è il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s). “Si completa così il non semplice iter amministrativo relativo ai tre lotti di intervento. Una realizzazione possibile grazie ai fondi ministeriali messi a disposizione, negli anni scorsi, dal lavoro che come Movimento 5 Stelle abbiamo condotto a Roma. Siamo riusciti a concordare con il Ministero finanziamenti fondamentali per assicurare lo svolgimento di servizi essenziali, ancora svolti dalle ex province, come la manutenzione di strade e scuole, in particolare per la ex Provincia regionale di Siracusa. Un lavoro continuo che ha permesso pure l’avvio di decine di cantieri lungo i tanti chilometri di viabilità provinciale ed ora anche per la tanto reclamata riaccensione dell’impianto di illuminazione pubblica tra Belvedere ed Epipoli”.
Francesco Burgio, ex consigliere comunale del M5s, ha seguito, insieme a Ficara, l’iter. E fornisce ulteriori dettagli sul tipo di intervento in atto. “Settimana prossima inizieranno i lavori del secondo e terzo lotto, per completare così l’intera illuminazione della provinciale che mette in collegamento Belvedere con Siracusa. Il materiale è già a disposizione delle ditte incaricate di eseguire i lavori. Verranno installati corpi illuminanti a led dotati, per l’alimentazione, di pannello fotovoltaico. E questo dovrebbe mettere al riparo dai soliti delinquenti che, per guadagnare due spicci, rubano cavi in rame danneggiando l’intera collettività. E’ quanto accaduto con il primo lotto, subito depredato non appena completati i lavori. Con le economie, si riuscirà a recuperare anche quell’inconveniente”.

Ficara e Burgio segnalano con favore “l’attiva collaborazione” di personale e dirigenti degli uffici della ex Provincia regionale. “Nonostante i non semplici problemi interni, si è riusciti a sbloccare l’impasse, arrivando all’avvio delle ultime operazioni che condurranno alla definitiva riaccensione delle luci. Un intervento atteso da anni e per il quale, come in molti altri casi, abbiamo pressato in ogni sede per ottenere risorse da trasformare in cantieri e servizi per i cittadini”.




La tragedia di via Algeri, i nodi: l’auto pirata, il cordolo, le telecamere, la cilindrata della moto

Gli investigatori si stanno muovendo con la massima cautela. La volontà è quella di fare piena luce su ogni fase del drammatico incidente di via Algeri, costato la vita al 14enne Luca. Il punto su cui tutti aspettano una parola definitiva riguarda il presunto coinvolgimento di un altro veicolo, un’auto poi dileguatasi.
Sul luogo del sinistro, in fase di rilievo, non sarebbe emerso un elemento chiarificatore, al di là di ogni ragionevole dubbio. Bocche cucite sulla possibile presenza di testimoni oculari. Di certo, la Polizia Municipale sta cercando ogni telecamera privata presente in zona. Nessun occhio elettronico della rete di sicurezza cittadina punta su quel tratto di via Algeri. Ma a poche decine di metri di distanza sono presenti diversi attività commerciali, le cui telecamere hanno forse potuto riprendere qualcosa che possa valere come indizio. Quegli eventuali fermoimmagine potrebbero mettere gli investigatori nella posizione di fornire una risposta certa a chi domanda se i due ragazzi indossassero il casco.
Altro elemento al centro del dibattito è la presenza su via Algeri del cordolo in cemento che delimita la pista ciclabile. Per l’opinione pubblica siracusana potrebbe aver parzialmente inciso sul dramma. Il pensiero di chi sostiene una simile versione è che, avendo ristretto la carreggiata, si è anche ristretto il margine per eventuali manovre di sicurezza per evitare altri mezzi od ostacoli.
Fonti di Polizia Municipale, intanto, confermano la cilindrata dello scooter su cui viaggiavano i ragazzi: 300cc. Per età e titolo di guida richiesto (patente A2 e 16 anni compiuti) non avrebbero dovuto trovarsi su quella sella. Un fatto che aumenta il profondo dolore per quanto accaduto.
Un dolore e cordoglio diffuso in tutta la comunità siracusana, colpita come un pugno allo stomaco dalla notizia della morte del 14enne. Sarebbero in miglioramento, invece, le condizioni dell’altro giovane ferito. Il 16enne, a dispetto delle prime indiscrezioni, non è arrivato in codice rosso in ospedale. Ma oltre al dolore per i traumi fisici, per lui non sarà facile superare lo shock derivato dall’aver visto spirare il proprio giovane amico.
E si leva forte dalla città la richiesta di maggiori controlli su strada. Non solo autovelox, ma anche pattuglie per posti di blocco vecchio stile, per garantire ad ogni utente una maggiore quota di sicurezza stradale.