Pallanuoto, un’Ortigia disattenta e poco precisa cede di misura contro la Roma Vis Nova: 12-11

L’Ortigia cede di misura contro la Roma Vis Nova nella gara 1 della finale per il 7° posto. Una partita con poche motivazioni per i biancoverdi con soli 11 giocatori in lista, a causa delle assenze già note di Kalaitzis e Carnesecchi (squalificati dopo la bolgia di Bologna), e a quella imprevista di Napolitano, fermato all’ultimo momento da un problema fisico.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo, commenta così la prestazione dei suoi: “Oggi non era facile essere concentrati, infatti la prima parte di gara non è stata delle migliori, poi la squadra è rientrata in partita e, nel terzo e quarto tempo, ha fatto molto bene, al di là di qualche errore e nonostante oggi, non dimentichiamolo, eravamo senza tre giocatori importanti, con i due più giovani che hanno giocato tanto. Nelle ultime due frazioni ho visto la squadra bene, siamo riusciti a esprimerci al nostro livello, giocando una buona pallanuoto come abbiamo fatto nell’ultimo periodo. A un certo punto siamo rientrati con forza, potevamo anche pareggiare. Abbiamo fatto un parziale di 8-4 per noi nella seconda metà del match. Oggi, ci è mancato solo l’approccio iniziale, che non era comunque semplice perché, chiaramente, quello che ci è accaduto a Bologna ce lo porteremo dietro per un po’, non si può dimenticare facilmente ”.
“Sono soddisfatto – conclude Piccardo – del comportamento dei miei giocatori, sono contento anche per Ruggiero, che ha giocato due tempi e ha fatto una buona prestazione, prendendo pochi gol. Ma tutta la squadra ha fatto bene, soprattutto mi è piaciuta la serietà di questi ragazzi, perché a un certo punto potevamo anche disunirci e perdere in modo pesante, invece siamo stati bravi a rimanere dentro il match e a rientrare con grande forza”.




Il riqualificato belvedere Arenella “perde” i pezzi e diventa pericoloso per i bambini

Il belvedere dell’ex Lido Polizia, all’Arenella, recentemente riqualificato, presenta una situazione potenzialmente pericolosa: la recinzione perimetrale dell’affaccio ha infatti “perso” alcuni elementi trasversali, nella parte bassa, probabilmente a causa di atti vandalici. Questo danneggiamento espone a rischi, soprattutto per i bambini, che potrebbero accidentalmente precipitare di sotto con un volo di alcuni metri.
Il progetto di riqualificazione della struttura, finanziato con fondi della Protezione Civile per un importo di circa 100 mila euro, prevedeva la demolizione della vecchia struttura e la realizzazione di una nuova piazzetta delimitata da un muretto a secco, al fine di garantire la sicurezza senza compromettere la vista sul mare. Tuttavia, la scelta di non realizzare un parapetto più robusto ha lasciato spazio a vulnerabilità, ora evidenti con la mancanza di alcuni elementi della recinzione. I lavori di consolidamento del muraglione vennero avviati a fine giugno 2024.
È fondamentale che le autorità competenti intervengano prontamente per riparare i danni e prevenire ulteriori atti vandalici, assicurando così la sicurezza e la fruibilità del belvedere per tutti i cittadini e turisti.




Sta per rinnovarsi la magia, la grandezza del teatro classico in una cornice unica al mondo

Dal 9 maggio al 6 luglio 2025 si rinnova la straordinaria occasione per vivere la grandezza del teatro classico in una cornice unica al mondo. Il Teatro Greco di Siracusa torna a essere protagonista della scena culturale internazionale, grazie alla 60ª stagione degli spettacoli classici, organizzata dalla Fondazione Inda. Tradizione, innovazione e inclusività sono le parole chiave in una rassegna che poggia su di un cartellone ricco di capolavori della drammaturgia antica, reinterpretati da grandi registi con – in scena – attori di spicco del panorama teatrale contemporaneo.
Ad aprire la stagione sarà Elettra di Sofocle, con la regia di Roberto Andò. Debutto il 9 maggio, poi repliche a giorni alterni sino al 6 giugno. Per Andò è la “prima” da regista a Siracusa di uno spettacolo classico. Propone una lettura intensa e interiore della figura di Elettra (Sonia Bergamasco) affiancata da Clitemnestra (Anna Bonaiuto) e Oreste (Roberto Latini). Le musiche originali sono firmate dal compositore e violoncellista Giovanni Sollima. Passioni e vendetta i temi centrali.
Il 10 maggio è, invece, il giorno della “prima” per Edipo a Colono, sempre di Sofocle, diretto da Robert Carsen, che torna a Siracusa dopo il successo del 2022 con Edipo Re. In scena sino al 28 giugno, lo spettacolo esplora la dimensione spirituale e redentiva dell’ultima fase della vita del re tebano. Giuseppe Sartori è un Edipo maturo e tragico, accompagnato da Fotinì Peluso (Antigone) e Massimo Nicolini (Teseo). L’accettazione del proprio destino è un aspetto su cui Carsen ha concentrato la sua lettura della tragedia di Sofocle.
Il terzo titolo in programma, la commedia, è Lisistrata di Aristofane, dal 13 al 27 giugno, con la regia di Serena Sinigaglia. Protagonista della celebre commedia pacifista è Lella Costa, che porta in scena una Lisistrata combattiva e ironica, affiancata da Marta Pizzigallo (Calonice) e Cristina Parku (Mirrina). Una produzione che affronta con leggerezza e profondità temi purtroppo attuali come la guerra e la condizione femminile.
A chiudere la stagione, dal 4 al 6 luglio, sarà un’attesa rivisitazione dell’Iliade di Omero, affidata alla regia visionaria di Giuliano Peparini, con testi di Francesco Morosi. Lo spettacolo fonde danza, parola e musica in una potente rilettura epica. Vinicio Marchioni dà voce all’Aedo narrante, accanto a Giuseppe Sartori (Achille) e Giulia Fiume (Andromaca). Le musiche sono curate dal maestro Beppe Vessicchio.
Per la prima volta nella storia degli spettacoli classici, ogni rappresentazione sarà fruibile anche in inglese, francese e spagnolo grazie a un innovativo sistema di traduzione simultanea basato sull’intelligenza artificiale. Saranno inoltre disponibili strumenti di supporto per spettatori ipovedenti e non udenti, segnando un importante passo verso l’accessibilità totale del teatro classico.
Curiosità: la 60ª stagione segna l’esordio al Teatro Greco per attori come Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni e Fotinì Peluso mentre ritornano protagonisti molto amati dal pubblico siracusano, come Giuseppe Sartori e Lella Costa. Alcuni degli spettacoli, come Elettra e Lisistrata, saranno inoltre replicati in tournée a Pompei e Verona, rafforzando il legame tra Siracusa e gli altri grandi teatri di pietra italiani.




Festival internazionale del Teatro Classico dei giovani, duemila studenti in scena a Palazzolo

Domenica 11 maggio al via la XXIX edizione del Festival internazionale del Teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide. La rassegna della Fondazione Inda, nata nel 1991 per volere di Giusto Monaco, vedrà in scena 2mila studenti provenienti da scuole e licei italiani e anche da Francia, Tunisia e Grecia. Da domenica 11 maggio a martedì 3 giugno, nello splendido Teatro Greco dell’Area archeologica dell’Akrai verranno allestite 85 rappresentazioni a cura di altrettanti istituti superiori. A inaugurare il Festival, l’11 maggio alle 10, sarà l’AIDAS di Versailles con l’Orestea; come da tradizione, a chiudere il Festival sarà invece la sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.
Il manifesto del Festival quest’anno è stato scelto fra i bozzetti realizzati dagli studenti del Liceo Ettore Majorana di Gela nell’ambito del progetto didattico promosso da ENI partner principale dell’INDA: il manifesto è stato realizzato da Luca Greco della V. LF. Tutor del progetto è stato il grafico Carmelo Iocolano per l’ INDA mentre docente tutor dell’iniziativa è stata Sonia Madonia.
“Il Festival internazionale dei giovani – sono le parole di Francesco Italia, Presidente della Fondazione INDA – è un appuntamento di grande rilevanza al quale l’INDA tiene molto. La passione con la quale ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo mettono in scena gli spettacoli al Teatro greco di Palazzolo Acreide è il segno più tangibile della vitalità e dell’importanza che i classici latini e greci rivestono ancora oggi e ci dimostrano una volta di più quanto sia giusta la strada intrapresa dall’INDA di puntare sui giovani, sia con il Festival che con le attività dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico”. “Siamo grati agli studenti dei tanti licei italiani d’Europa, ai loro docenti che da anni favoriscono il fiorire della conoscenza nelle giovani generazioni attraverso l’esperienza diretta dei capolavori del dramma antico – dice il Consigliere delegato dell’INDA Marina Valensise – e siamo grati ai nostri partner e ai tanti collaboratori che anche quest’anno, federando i loro sforzi con l’INDA, hanno reso possibile realizzare un’iniziativa originale come il nostro Festival del teatro classico per i giovani, che coniuga la didattica di qualità e l’impegno civile, e per questo su proposta dell’associazione Europa Nostra, ha ricevuto dalla Commissione Europea il Premio Europeo 2024 per il Patrimonio Culturale ”.
“Palazzolo Acreide si prepara ad accogliere anche per quest’anno migliaia di giovani per uno degli appuntamenti più importanti per il nostro Comune – ha detto il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo – . È un’occasione preziosa per avvicinare i giovani al mondo del teatro, per accrescere loro creatività sensibilità e sapere. Ma allo stesso tempo questa manifestazione contribuisce a mantenere vive le radici e la memoria storica, rendendola attuale e significativa in una società sempre più complessa e molte volte superficiale come quella contemporanea. Vi aspettiamo a Palazzolo Acreide per vivere un’esperienza unica tra i nostri giovani”.
“Il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani di Palazzolo Acreide – dichiara Nadia Spada, assessore alla Cultura del Comune di Palazzolo Acreide – rappresenta un vero e proprio laboratorio permanente di cultura, un luogo dove le giovani generazioni possono immergersi nel mondo del teatro classico, scoprendo e valorizzando le proprie capacità artistiche e culturali. È una palestra di vita, che promuove la crescita personale, il rispetto delle tradizioni e l’importanza del dialogo tra le diverse culture, contribuendo a formare cittadini consapevoli e appassionati. Il nostro Comune si prepara ad ospitare la rassegna con la promozione di attività collaterali che permetteranno ai giovani che arriveranno a Palazzolo di vivere esperienze uniche durante un evento che unisce passione, formazione e scoperta, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il panorama culturale e teatrale”.




A che punto sono le bonifiche nel sito Sin di Priolo? Convegno in Confindustria

Si terrà domani, giovedì 8 maggio, con inizio alle ore 9,00, nella sede di Confindustria Siracusa, un convegno che tratterà il tema delle Bonifiche nel SIN di Priolo.
A cura del Gruppo Tecnico Ambiente di Confindustria Siracusa, coordinato da Angelo Grasso, la conferenza vuole fare il punto sulle bonifiche del Sito di Interesse Nazionale di Priolo e sul reale stato dell’arte delle attività finora svolte a circa 25 anni dalla sua istituzione.
Le analisi tecniche e i dati scientifici che verranno esposti dai relatori consentiranno di fare chiarezza sugli interventi già effettuati e quelli previsti, sia nelle aree demaniali che in quelle industriali.
Dopo i saluti di Gian Piero Reale – Presidente di Confindustria Siracusa – e dell’On. Giuseppe Carta – Presidente IV Commissione ARS – Ambiente, Territorio e Mobilità, interverranno gli ingegneri Stefano Lifone, Massimiliano Mancini e Pasquale Maltese che tratteranno il tema delle bonifiche nelle aree di Eni Rewind e nel Sito Multi Societario di Priolo.
Salvatore Adorno dell’Università di Catania racconterà la storia della bonifica del SIN di Priolo. Marcello Farina (ARPA Siracusa) parlerà dello Stato dell’arte dei procedimenti di bonifica nel SIN di Priolo e Tommaso Castronovo (Presidente Legambiente Sicilia) tratterà il tema del Risanamento ambientale e della “giusta transizione”.
A seguire Donatella Giacopetti di UNEM (Unione Nazionale Energie per la Mobilità) farà il punto sulle novità in materia di bonifiche e presenterà l’accordo ISPRA -UNEM.
Modererà i lavori Angelo Grasso.




Ortigia capitale della conservazione libraria, convegno sulla tutela del patrimonio culturale

Per due giorni Ortigia si è trasformata nel centro nevralgico della tutela e conservazione del patrimonio librario, archivistico e fotografico grazie al convegno “Dalla conoscenza alla conservazione”, promosso dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa. Ospitato nell’Ex Convento del Ritiro, l’evento ha registrato oltre 70 partecipanti in presenza e altrettanti online, confermando l’interesse crescente verso un ambito che unisce scienza, tecnologia e tutela dei beni culturali.
Al centro del dibattito: degrado ambientale e deterioramento dei materiali cartacei (libri, documenti, pergamene), qualità dell’aria, condizioni microclimatiche, digitalizzazione, catalogazione, vigilanza, restauro e l’uso dell’intelligenza artificiale come supporto – e non sostituto – delle competenze umane.
Numerosi gli enti scientifici e istituzionali coinvolti, tra cui: Fondazione Europeana, Biblioteca Apostolica Vaticana, Università La Sapienza, Università di Pisa, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, CNR, Archivio Storico Ricordi, Carabinieri Nucleo Tutela Siracusa, Università di Catania, solo per citarne alcuni.
Grande soddisfazione per la coordinatrice del convegno, Claudia Giordano, che ha sottolineato come l’iniziativa abbia saputo “intercettare un tema di grande attualità e rilevanza interdisciplinare, offrendo uno spazio prezioso di confronto tra ricerca scientifica, istituzioni e giovani studenti, come quelli del Liceo Quintiliano di Siracusa presenti all’evento”.
Il convegno, patrocinato da Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Siciliana, PSC Sicilia, Comune di Siracusa e la stessa Soprintendenza, ha confermato il ruolo centrale della città aretusea nel dialogo tra tradizione culturale e innovazione tecnologica.




Sovraindebitamento delle famiglie, la situazione siracusana nei dati Finsight

Anche in provincia di Siracusa cresce il fenomeno del sovraindebitamento delle famiglie, specchio di una difficoltà economica purtroppo diffusa in tutto il Paese. Secondo i dati dell’osservatorio Finsight di Go Bravo, basato su oltre 8.000 casi analizzati in Italia (circa 700 in Sicilia), il debitore tipo nella nostra regione è uomo, palermitano, età media di 50 anni, sposato, con un debito medio di 29mila euro (superiore alla media nazionale di 28mila).
A Siracusa, così come a Catania ed Enna, il livello medio di indebitamento si aggira sui 29mila euro, con il prestito personale come forma di debito più diffusa. La percentuale maschile è schiacciante (76%), mentre le donne rappresentano solo il 24%. In oltre il 20% dei casi, l’ammontare del debito supera i 40mila euro.
Interessante anche il legame tra titolo di studio e indebitamento: i laureati sono i più esposti, con un debito medio di 31mila euro, seguiti da diplomati e persone con licenza media. Ragusa e Agrigento registrano i debiti più alti (fino a 33mila euro), mentre Siracusa si colloca nella fascia intermedia. Palermo resta invece la città con il maggior numero di casi (24%), seguita da Catania (21%) e Messina (14%).




Il ritrovamento dei Bronzi di Riace, la Procura di Siracusa apre un’indagine

Dalla scorsa estate è uno dei più grandi enigmi dell’archeologia italiana, tra suggestioni e rilievi scientifici. Domenica sera, su Rai 1, lo Speciale Tg1 dedicato alla teoria secondo cui sarebbero stati ritrovati al largo di Brucoli, nel siracusano. E poi, in un intreccio di archeomafia, spostati a Riace dove vennero però avvistati fortuitamente prima che si compisse qualche altra operazione.
La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo senza indagati, una fase conoscitiva per ricostruire fatti e circostanze circa il rinvenimento nel 1972 dei due capolavori. Lo riportano diverse fonti tra cui La Sicilia, Gazzetta del Sud ed Ansa. Le testimonianze trasmesse anche durante lo Speciale Tg1 ed elementi emersi durante le ricerche condotte da Anselmo Madeddu, medico ed esperto di bronzistica greca, insieme alla Università di Catania e Ferrara hanno riportato di attualità una tesi siciliana circa l’origine dei Bronzi come già ipotizzato negli anni Ottanta dagli archeologi statunitensi Robert Ross Holloway e Anne Marguerite McCann.
C’è anche un testimone che racconta di aver assistito, da bambino, proprio nella baia di Brucoli ad una intensa attività di sommozzatori. Almeno quattro statue coperte sarebbero state recuperate e caricate su due imbarcazioni. Dal punto di vista scientifico, anche recenti analisi sui materiali sembrano aprire spiragli alla tesi siciliana. Il già citato Anselmo Madeddu ha condotto uno studio in collaborazione con l’Università di Catania. Le sue ricerche hanno evidenziato che le “terre” usate per saldare le varie parti anatomiche delle statue non coincidono con quelle interne alla fusione, suggerendo che luogo di produzione e luogo di collocazione possano essere differenti. I campioni di limo prelevati dai fondali dell’area siracusana presentano, infatti, analogie geochimiche con i materiali analizzati nelle statue.
A oltre cinquant’anni dal ritrovamento ufficiale dei Bronzi di Riace, una nuova indagine prova dunque a riscriverne la storia tra misteri, memorie riaffiorate e interrogativi mai sopiti. Se le ipotesi venissero confermate, si aprirebbe un nuovo capitolo sulla provenienza di due dei più importanti capolavori dell’arte greca mai rinvenuti in mare.




Pedopornografia online, arresti e denunce tra Siracusa, Catania e Ragusa

Tre persone sono state arrestate tra Catania, Siracusa e Ragusa dalla Polizia Postale in una inchiesta della Procura di Catania sullo sfruttamento sessuale dei minori online. Sono otto in totale gli indagati. Gli arrestati sono stati trovati in possesso di una quantità definita “ingente” di materiale pedopornografico. Sono tutti di sesso maschile ed hanno età compresa tra 40 e i 60 anni. Perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti su decine di dispositivi informatici.
Attraverso strumenti di avanzata tecnologia, è stato possibile geolocalizzare alcuni account utilizzati per la condivisione di video e foto di pornografia minorile.
Importante l’attività del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) della Polizia Postale, in collaborazione con Child Rescue Coalition, organizzazione no-profit.




Contrasto alla violenza giovanile, controlli straordinari del territorio ad Avola:

Controlli serrati e straordinari nel territorio di Avola dopo l’episodio che ha visto vittima di aggressione da parte di tre ragazzine la tredicenne Mbaye. La comunità rimane scossa e si avverte una sempre maggiore richiesta di prevenzione della violenza minorile, soprattutto nei luoghi di aggregazione giovanile. Ieri sera, la polizia del commissariato di Avola, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale di Catania hanno effettuato un servizio straordinario nelle aree maggiormente frequentate dai giovani.
Il dispositivo di controllo e prevenzione, che ha previsto l’effettuazione di numerosi posti di controllo, ha la finalità di elevare il livello di sicurezza percepito dai cittadini e di scoraggiare atteggiamenti improntati alla violenza, soprattutto tra i giovani che, approfittando della presenza di numerosi coetanei, spiega la questura, “danno sfogo ai più esecrabili comportamenti violenti e irrispettosi nei confronti di altri minori”.
I poliziotti hanno identificato 77 persone e controllato 15 veicoli. Due sono state le sanzioni amministrative elevate per violazioni al codice della strada.