Zona industriale, assemblea unitaria dei sindacati: lavoro e sicurezza, "da qui riparte lotta"

In tanti questa mattina si sono dati appuntamento nel piazzale della mensa ovest della zona industriale di Priolo. L’assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil ha rappresentato innanzitutto un monito ed un appello: “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”. Il tema delle cosiddette morti bianche è tornato al centro dell’attenzione, purtroppo, dopo l’ennesima tragedia.

Cgil, Cisl e Uil hanno voluto porre l’accento sulla situazione della zona industriale siracusana, anche alla luce del  protocollo d’intesa siglato con la Regione per il riconoscimento di “area di crisi industriale complessa” con l’accesso ai fondi M.I.S.E. e la possibilità di una riconversione energetica che si traduca nella salvaguardia ma anche l’opportunità di nuovi posti di lavoro.

Sul palco, gli interventi di Vera Carasi, segretaria generale della Cisl Ragusa Siracusa, Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia e Paolo Pirani, segretario generale Uiltec Nazionale. Ma anche i delegati hanno raccontato, da lavoratori, la loro esperienza ed hanno urlato la rabbia di chi, per lavorare, è costretto a subire una serie di conseguenze che, in casi estremi e che si sono ripetuti nel tempo, diventano un punto di non ritorno, la tragedia, la morte sul lavoro.

Pirani ha ricordato le battaglie che nella zona industriale di Siracusa sono state combattute nel 2015. All’epoca i sindacati dicevano no alla vendita di Versalis ad un fondo straniero. Ci furono momenti di tensione e il rischio che si arrivasse all’intervento determinato della polizia. ” Fu l’inizio di una battaglia vittoriosa- ricorda l’esponente nazionale del sindacato- Fu mantenuta una prospettiva di lavoro. Oggi siamo qui a manifestare perchè quella dignità e quei diritti, quel futuro che a fatica abbiamo conquistato,  sembrano disperdersi. Lo dicono i tre morti al giorno sul lavoro che si registrano in Italia, i cambi d’appalto in cui qualche lavoratore perde il proprio posto e il proprio futuro”. Poi un avvertimento alle aziende della zona industriale.  “State attenti-ha detto Pirani- Non parlare con il sindacato, con i lavoratori, rischia di creare una catastrofe sociale. Il profitto non può essere il punto di riferimento delal dignità dell’uomo. Lo è la sicurezza, come lo è la giusta retribuzione”.

Secondo Mannino, “da questo 20 Maggio parte una grande vertenza del Paese. Non accettiamo un mondo di appalti e subappalti sulla base del massimo ribasso. La spesa per la sicurezza non può essere comprimibile perchè a morire sono le nostre ragazze e i nostri ragazzi”. Importante, per l’esponente regionale della Cgil, puntare sulla formazione, “in cui il tema della salute e della sicurezza siano prioritari, fin dalla scuola. Questo è il luogo in cui oggi può partire la ricostruzione- ha proseguito Mannino- Il mondo del lavoro vuole cambiare questo Paese”.




"Non è quello che ho acquistato" e mostra un'arma: uomo truffato minaccia il corriere

Disavventura per un corriere impegnato a Siracusa nel suo ordinario giro di consegne. Nei pressi di via dei Comuni si è infatti visto minacciare con una pistola, pare una rivoltella, mostrata da un cliente “arrabbiato”. L’uomo aveva appena ricevuto un pacco che attendeva da giorni. Ma all’apertura si è reso conto che era stato raggirato dal venditore.
L’articolo ricevuto non era infatti conforme a quanto credeva di aver acquistato. E di questo ha accusato il corriere che, in realtà, non ha alcuna responsabilità in merito. Le compravendite online, infatti, non avvengono con il coinvolgimento degli spedizionieri che si occupano solo delle consegne.
Ma l’uomo non voleva sentire ragioni e pretendeva la restituzione dei soldi. Una telefonata ha segnalato alla Polizia quanto stava accadendo e ben quattro Volanti si sono recate sul posto per cercare di riportare la calma. I poliziotti hanno anche proceduto ad una perquisizione, conclusa con un verbale. L’uomo, alla fine, si è responsabilmente scusato con il corriere. “In anni di lavoro non mi era mai accaduto nulla di simile…”, ha raccontato al termine della concitata vicenda.




Buoni Spesa a Siracusa, ultimi giorni di attesa prima dell'invio: perchè c'è voluto tanto tempo?

Non è ancora partita a Siracusa la distribuzione dei buoni spesa regionali. Eppure il termine per la presentazione delle istanze è scaduto il 30 aprile ed in molti ritenevano sufficienti un paio di settimane per completare le dovute verifiche. Ed invece, tre settimane dopo, le famiglie indigenti ancora attendono una risposta. Ma il bisogno, purtroppo, non aspetta.
Maura Fontana, assessore alle Politiche Sociali, difende il lavoro degli uffici. “Il decreto regionale che ha dettato le linee guida per l’erogazione dei buoni spesa è ben diverso da quello nazionale. Ed è una cosa che abbiamo ribadito sin dalla presentazione dell’iniziativa”, spiega l’assessore Fontana. “Faccio un esempio. Le domande sono state circa 4.500 e se dovessimo esitarle tutte favorevolmente, servirebbero 2,2 milioni di euro. Ed invece la Regione ci ha messo a disposizione 700mila euro. In questo caso, siamo obbligati a distribuire quanto in cassa in maniera proporzionale tra gli aventi diritto”. Il che significa dovere rifare i conti una, due, tre volte, a verifiche in corso.
“Gli uffici devono controllare l’istanza ed i documenti, poi decretarne l’ammissibilità o meno. Ora stiamo procedendo alla graduatoria, per stabilire chi appartiene al gruppo A, a quello B ed a quello C (diversi importi in base ai componenti il nucleo familiare, ndr). E sulla base di questi dati si deve ricalcolare la distribuzione in maniera proporzionale. Le istanze, così, devono essere dunque riviste più volte”.
Tutto molto tecnico ma che, in fondo, importa poco a chi deve fare i conti con la dispensa vuota ed attende come manna dal cielo la misura di sostegno economico che ancora non arriva. “La prossima settimana liquideremo i primi buoni spesa”, assicura l’assessore Fontana. Gli aventi diritto riceveranno un messaggio con un codice per il portafoglio elettronico da spendere nei negozi convenzionati.
“Vorrei approfittarne – aggiunge la responsabile delle Politiche Sociali – per ricordare che i buoni servono per acquistare beni di prima necessità e non telefonini, tv, alcolici, come qualcuno ha tentato di fare in passato. E questo ha creato ulteriori problemi nella contabilizzazione delle uscite”.




Siracusa-Gela, l'annuncio di Falcone: "in arrivo 60 milioni per dare respiro ai cantieri"

Senza citare i cinquestelle e le accuse sui ritardi nei lavori per la Siracusa-Gela, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone replica indirettamente ai pentastellati. Lo fa con una nota con cui annuncia l’arrivo di 60 milioni di euro da Roma per il Consorzio Autostrade Siciliane, grazie ad un accordo raggiunto durante un vertice che si è tenuto al ministero delle Infrastrutture.
“Queste risorse, che attendevamo da tempo, serviranno a dare respiro a cantieri vitali come la Siracusa-Gela e alle imprese impegnate sul campo. Lo sblocco di queste somme è diventato possibile grazie al risanamento del Cas voluto dal presidente Nello Musumeci», ha commentato l’assessore Falcone che era accompagnato dal direttore generale del Consorzio autostrade siciliane, Salvatore Minaldi.
L’accordo raggiunto dal governo Musumeci permetterà di riscuotere le somme in una prima tranche, immediata, da 35 milioni di euro, che permetterà di saldare un debito che il Cas aveva con Anas. Entro giugno, poi, il ministero liquiderà al Consorzio altri 25 milioni di euro.
“È stata molto apprezzata l’attività di riordino dei conti dell’ente, un’azione che portiamo avanti da tre anni e che ha reso il Cas finalmente credibile, affidabile e più efficiente – aggiunge Falcone – Un ringraziamento non possiamo che rivolgerlo al direttore generale del ministero Felice Morisco, che segue con pazienza e attenzione il percorso di risanamento del Cas. Ora pagheremo le imprese e daremo nuovo slancio ai cantieri che abbiamo aperto su tutta la rete autostradale, dopo anni di stasi”.




Il lento procedere della Siracusa-Gela, il M5s contro Musumeci: "ritardi e rimpalli sterili"

“Da mesi assistiamo ad uno stucchevole tentativo del Governo Regionale di attribuire al Ministero per i Trasporti la responsabilità del mancato avanzamento dei lavori della Siracusa-Gela. Ebbene, occorre specificare che se le aziende non vengono pagate è solo responsabilità del Consorzio Autostrade Siciliane che anziché inviare a Roma la dettagliata istruttoria di ogni singola opera, pretende i trasferimenti sulla base di un foglio di carta dove in maniera approssimativa ci sono un elenco di opere fatte e quelle da realizzare. Il CAS rendiconti al Ministero dei Trasporti quanto richiesto in termini di legge, mentre Falcone e Musumeci smettano di fare disinformazione sulle spalle dei lavoratori”. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, Giorgio Pasqua, Stefano Zito, Nuccio Di Paola e Ketty Damante, insieme ai Portavoce nazionali Paolo Ficara, Marialucia Lorefice e Pino Pisani, tornano ad alzare la voce sul lento procedere dei lavori per il completamento dell’autostrada che non c’è.
“Dopo aver letto le dichiarazioni del governatore Musumeci e del suo assessore – spiegano i deputati – abbiamo voluto approfondire la questione con il sottosegretario ai trasporti del governo Draghi, Giancarlo Cancelleri. Risulta evidente come il Mit non aspetti altro che delle rendicontazioni a norma di procedura, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta. Quando il ministero avrà la specifica di tutte le somme impiegate, così come previsto dalla legge, potrà trasferire l’intero importo dovuto. Peraltro noi siamo in possesso di questo foglio di carta e si tratta di un documento imbarazzante per approssimazione e forma. Quindi il ritardo nel trasferimento delle somme utili a pagare imprese e lavoratori è imputabile esclusivamente al CAS e quindi alla Regione e non certamente al Ministero. Nel frattempo aspettiamo il completamento del tratto fino a Ispica da mesi annunciato più volte. Quando Musumeci e soci smetteranno di fare polemica e politica di basso livello sulla pelle dei lavoratori e delle imprese, sarà sempre troppo tardi”, concludono i pentastellati.




E nel garage, la droga: arrestato ad Augusta un 29enne. Marijuana e cocaina nel box

Un garage adibito a deposito di droga è stato scoperto dai Carabinieri di Augusta. Arrestato in flagranza di reato il 29enne pregiudicato Domenico Finocchio, trovato in possesso di 200 grammi di marijuana e 20 grammi di cocaina.
I Carabinieri, dopo aver eseguito una perquisizione presso la sua abitazione, hanno rinvenuto abilmente occultati all’interno del suo garage due buste di plastica trasparente e due involucri di carta stagnola, contenenti le sostanze stupefacenti. Erano pronte per essere suddivise in dosi e immesse nel mercato.
La sostanza stupefacente rinvenuta, è stata posta sotto sequestro e sarà esaminata per rilevarne le esatte caratteristiche qualitative.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari, così come disposto dalla magistratura.




Al centro vaccinale di Priolo si accelera con lo Janssen disponibile senza prenotazione

Anche nel centro vaccinale di Priolo disponibile, senza prenotazione, il vaccino Janssen (Johnson & Johnson), per tutte le fasce d’età abilitate. Con il monodose americano si può richiedere green pass valido 9 mesi.
“In questi giorni – sottolinea il sindaco Pippo Gianni – grazie anche all’apertura agli over 40, la risposta della popolazione alla campagna vaccinale è stata fortunatamente al di sopra delle aspettative. A Priolo, così come in tutta la Sicilia, si è registrato un record di vaccinazioni; l’assessorato regionale della Salute ha impartito nuove direttive in corso d’opera, che alcune volte hanno creato piccoli disagi, non dipendenti dagli operatori sanitari dell’ASP. Adesso – conclude – anche nel nostro paese è disponibile per tutti il vaccino Janssen che non richiede il richiamo e che consentirà un nuovo impulso alla campagna vaccinale”.
Il Centro di Priolo, che ha sede al Cerica, è aperto dal lunedì al sabato, con orario continuato, dalle 9:00 alle 19:00. Per salutare il nuovo step nella campagna vaccinale nella cittadina industriale, presente anche il direttore del Coordinamento Covid dell’Asp di Siracusa, Ugo Mazzilli.




Fondi per la progettazione strategica, nuove risorse per Siracusa e l'Adsp di Augusta

(c.s.) Firmato dal ministro Enrico Giovannini il decreto di riparto di 115 milioni per la progettazione di opere di contenuto strategico e rispettose dei criteri di sostenibilità ambientale. Le somme saranno distribuite nei triennio 2021-2023 a Comuni, Città Metropolitane e Autorità di sistema portuale secondo specifici criteri e parametri.
Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) saluta con favore il nuovo provvedimento del MIMS. “Tra i beneficiari ci sono anche le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina a cui andranno rispettivamente e nel triennio 3,9 milioni di euro, 3,4 milioni di euro e 3,2 milioni di euro. Al Comune di Siracusa sono stati invece assegnati 715mila euro, mentre le tre autorità di sistema portuale della Sicilia, tra cui quella della Sicilia Orientale (Augusta-Catania), concorrono alla ripartizione di 30 milioni di euro assegnati alle 16 Adsp nazionali”.
Proprio l’Autorità di Sistema Portuale di Augusta-Catania, grazie alle risorse stanziate nell’anno 2020, ha potuto sviluppare la progettazione di un polo della cantieristica nel Porto di Augusta, oltre al molo pescherecci e l’ampliamento della banchina di Levante del porto di Catania. Il Comune di Siracusa invece aveva usufruito di 650mila euro utilizzati per esempio per l’aggiornamento del Piano della Mobilità, la progettazione di linee bus per i parcheggi di interscambio e di un servizio suburbano ferroviario e via mare.
Adesso la possibilità di usufruire di queste nuove risorse. La procedura per l’ottenimento di questi fondi destinati alla progettazione è semplice ed online. “Dal 15 giugno 2021 – spiega Paolo Ficara – le amministrazioni aventi diritto potranno accreditarsi sulla piattaforma informatica predisposta da Cassa depositi e prestiti e presentare la proposta di ammissione al finanziamento statale dei piani o dei progetti di competenza”.




Santoni di Palazzolo, passo avanti per il progetto di recupero: in moto l'iter per la gara

Due mesi dopo l’annuncio dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà, arriva il via libera alle procedura di gara per il recupero dei Santoni di Palazzolo Acreide. E’ stata pubblicata la determina con cui il soprintendente dei Ben Culturali di Siracusa, Salvatore Martinez, ha autorizzato l’avvio dell’iter che prevede la consultazione di almeno quindici operatori. Per la gara si farà poi ricorso alla piattaforma dell’Urega SITAS e-procurement (Sistema Informatico Appalti Sicilia). L’importo ammonta a 1,5 milioni di euro della programmazione europea PO-FESR 2014-2020.
“Dopo l’impegno che avevo assunto, grazie a questo atto della Soprintendenza di Siracusa – sottolinea
l’assessore Samonà – il progetto di restauro dei Santoni fa un significativo passo in avanti. In pochi mesi sarà possibile individuare l’impresa che dovrà occuparsi dei lavori. Un momento importante, che risponde alle richieste e alle esigenze del territorio”.
Il Santuario rupestre dei Santoni sorge vicino ad Akrai, l’odierna Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. E’ un sito unico al mondo che ospitava il culto della dea Cibele, ovvero la Magna Mater dei romani, figura che racchiude energia vitale ma anche distruttrice della natura.
La costruzione si fa risalire all’epoca ellenistica (IV-III secolo a.C.). Si tratta di un culto misterico che ha attirato ad Akrai studiosi di tutto il mondo, per cercare di svelare riti e credenze.
Il complesso si snoda sul colle Orbo con dodici nicchie scavate nella roccia dove si trovano immagini della dea, gran parte secondo l’iconografia che la raffigura assisa in trono. L’unicità del sito sta nel ospitare un culto nato in Asia minore e raro con questa raffigurazione nel Mediterraneo.




Pachino. Fiera Digitale, l'istituto Bartolo approda alla finale nazionale con la mini impresa Eco-Ozon Ja

Si chiama Eco-Ozon Ja la mini impresa ideata da 7 dei 24 ragazzi soci fondatori del Dipartimento di Elettronica dell’istituto M.Bartolo di Pachino. La scuola ha partecipato anche quest’anno alla Fiera Digitale di JA (Junior Achievement), la più vasta organizzazione no profit al mondo dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nelle scuole, in collaborazione con EIT Food (European Institute of Technology. La mini impresa “ECO-OZON JA” è riuscita a superare la finale regionale, riservandosi così un posto alla BIZ Factory 2021, la finale nazionale di Impresa in azione. Danny Mariajosee Fiorilla, Andolina Gabriele e Di Rosa Giorgio sono i tre studenti che hanno convinto la giuria presentando una idea imprenditoriale innovativa riguardante un ozonizzatore smart. Coordinati dal prof. Sebastiano Giannitto e dal coach Diego Mariani di ABB, hanno ricevuto i complimenti da una giuria di esperti nel settore imprenditoriale e tecnologico per “la capacità di trasmettere in modo molto incisivo lo spirito imprenditoriale credendo nelle potenzialità del proprio prodotto, conducendo una convincente ricerca di mercato che ne ha evidenziato l’utilità e gli sviluppi successivi, nel garantire ambienti e alimenti più sani”.
Come tutti gli altri ozonizzatori, Eco-Ozon è un dispositivo che trasforma l’ossigeno in ozono, un gas che per il suo alto potere ossidante a temperatura ambiente, è in grado di ripulire l’aria e acqua da muffe, lieviti e batteri, bloccando anche il meccanismo di riproduzione virale tipico dei virus rendendoli inermi. Queste sue capacità ne favoriscono l’utilizzo in numerose applicazioni in campo igienico-alimentare ed anche in agricoltura come disinfettante naturale e come conservante di alimenti. Tuttavia un uso improprio degli ozonizzatori può provocare pericolose intossicazioni da ozono e l’insorgenza di infezioni respiratorie. Il problema che questi ragazzi si sono posti è stato, di conseguenza, quello di trovare una soluzione per garantire la salute e la sicurezza degli utenti dotando questo tipo di dispositivi di sensori e componentistica per: tenere sotto controllo la concentrazione di ozono sprigionata; intervenire immediatamente in caso di incidenti accidentali; attivare il processo inverso di decomposizione dell’ozono in ossigeno; accelerare il tempo di fruibilità dei locali; garantire al contempo il tempo di conservazione di alimenti anche all’interno di un frigo o tramite trattamento pre-imballaggio; gestire il tutto da remoto tramite smartphone.

Hanno collaborato: Giorgio Di Mauro,  Vincenzo Sgandurra, Ganarachchi Suwin Mendia. “Questa vittoria -ha commentato Danny- la dedichiamo a tutti gli studenti che per il covid hanno perso tutte le esperienze e le occasioni formative come questa: stare in contatto con i propri amici e vincere un evento del genere insieme è stata la prima vera emozione dopo tutti i mesi di limitazioni dovute alla pandemia. Dedichiamo questa vittoria al prof. Sebastiano Giannitto che ha messo corpo e anima per aiutarci nell’impresa che sicuramente porteremo avanti e svilupperemo”.