La morte dell'operaio di Avola, il cordoglio del sindaco Cannata: "Lascia una moglie e due figli"

Lascia una moglie e due figli, Sebastiano Presti, l’operaio rimasto schiacciato a causa del crollo di un ballatoio, questa mattina ad Avola, mentre lavorava a interventi di demolizione insieme ad un collega, estratto dalle macerie e condotto il elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania.

Presti non ce l’ha fatta. Una notizia che ha sconvolto Avola. Profondo cordoglio viene espresso dal sindaco, Luca Cannata.
“Manifesto profondo cordoglio per questa tragedia -la prima dichiarazione,a caldo, del sindaco- ed esprimo la vicinanza alla famiglia della vittima e alla ditta e agli operai coinvolti”.  “Un momento di sconforto per l’intera comunità – aggiunge Cannata – che apprende sgomenta questa disgrazia sul luogo di lavoro”




Noto. Botte alla donna che ha una relazione con suo marito: denunciata trentenne

In preda all’ira, aggredisce la donna che ha una relazione con suo marito. L’episodio si è verificato a Noto, quando gli agenti del locale commissariato, hanno denunciato una trentenne per tentate lesioni, minacce e percosse aggravate. I fatti risalgono al 23 maggio scorso, quando gli agenti avevano notato una lite in corso Vittorio Emanuele. Alla vista della polizia, due persone erano fuggite, dileguandosi per i vicoli del centro storico. A quel punto, l’attenzione della polizia era stata attirata da una donna, che aveva dichiarato di essere stata aggredita e colpita da una giovane, moglie dell’uomo con cui la vittima dell’aggressione aveva una relazione sentimentale. Sono in corso delle indagini per risalire all’identificazione di eventuali complici in quella che potrebbe essere stata una “spedizione punitiva”.




Servizio idrico a Siracusa, torna la protesta dei lavoratori sotto Palazzo Vermexio

Tornano in sit-in sotto Palazzo Vermexio i lavoratori del servizio idrico di Siracusa. La nuova iniziativa di protesta è stata organizzata dai sindacati unitari, con la presenza dei segretari di Filctem (Fiorenzo Amato), Ust Cisl (Emanuele d’Ignoti Parenti) e Uiltec Uil (Sebastiano Accolla).
Al centro della protesta c’è sempre la clausola sociale, inserita nell’appalto predisposto dal Comune di Siracusa, che non garantirebbe il futuro dei lavoratori. Con le organizzazioni sindacali, chiedono il ricorso alla più ampia salvaguardia garantita dalla clausola del codice Ambiente, soprattutto per allontanare il rischio che in futuro possa nuovamente presentarsi una situazione come quella venutasi a creare con questa gara ponte.
I lavoratori in protesta hanno srotolato il loro striscione davanti all’ingresso del palazzo di città, vi si legge: “Nuovo bando idrico, il Comune non tutela i lavoratori”. Difficile un incontro con il sindaco, Francesco Italia, impegnato su altri fronti.
Alla scadenza dei termini del bando, è arrivata una sola offerta per la gestione del servizio idrico a Siracusa. Ed è quella dell’attuale gestore Siam. Erano state sei le aziende a mostrare interesse verso il bando. “Solo una ha fatto l’offerta. Se da un lato dispiace per l’assenza di concorrenza vincolata sicuramente alla breve durata dell’appalto, dall’altro va avanti l’idea dell’amministrazione che con il nuovo bando punta a migliorare qualità ed efficienza del servizio idrico”, il commento dell’assessore ai servizi, Carlo Gradenigo.
Venerdì prossimo  l’Urega effettuerà il sorteggio dei due componenti esperti della Commissione giudicatrice che già dalla prossima settimana potrebbe insediarsi per la valutazione dell’offerta, con l’obiettivo di arrivare alla stipula del nuovo contratto entro il prossimo 31 agosto, data di scadenza dell’attuale ordinanza.




Ancora un incendio nella zona sud, è il terzo rogo in due giorni: unica regia?

Non si arrestano i roghi nella zona sud di Siracusa. Dopo il rovinoso incendio che nella notte ha ridotto in cenere 40 ettari di contrada Cugni, le fiamme si sono sviluppate in contrada Tangi, nei pressi di Avola. Per le operazioni di spegnimento è stato richiesto anche l’intervento di un mezzo aereo. Vento e temperature in rialzo hanno alimentato le fiamme.
E adesso la sequenza inizia a farsi inquietante. Al punto che si muovono gli investigatori siracusani che sospettano l’esistenza di una unica regia dietro questi incendio che mandano in fumo ettari di vegetazione e macchia mediterranea.




Fuoco nelle aree naturali, Paolino Uccello chiama Musumeci: "esercito contro i piromani"

Paolino Uccello è una delle guide naturalistiche più note di Sicilia. Profondo conoscitore del patrimonio “verde” della regione, è attivo in particolare nella provincia di Siracusa. Richiesto e conteso da radio e tv, immancabile in ogni trasmissione dedicata alla natura in Sicilia, non nasconde oggi la sua rabbia per i 40 ettari di vegetazione andati in fumo in contrada Cugni. Un incendio spaventoso, dietro cui si nasconde ancora una volta il più che probabile dolo.
“Carissimo presidente Musumeci, mentre le scrivo i piromani sono operativi. Ancora una volta la Cavagrande del Cassibile brucia”, il suo messaggio inviato al governatore regionale. “Vede presidente, la nostra amata Sicilia ogni giorno perde diversità biologica e bellezza e lei forse non si accorge che i mezzi a sua disposizione sono inadeguati e insufficienti. Presidente, la prego, chieda l’intervento dell’esercito. Bisogna bloccare questa catastrofe”.




Spaventoso rogo in contrada Cugni, brucia nella notte la "montagna del Marchese"

Ancora fiamme nei pressi di Cavagrande. Lingue di fuoco hanno divorato alcuni ettari di macchia mediterranea, uno spettacolo drammatico visibile a chilometri di distanza, persino da Ognina. Impressionante lo scenario che si è presentato davanti agli occhi di quanti, verso le 22 di ieri sera, si trovavano in autostrada.
Forte, ancora una volta, il sospetto che il rogo possa aver avuto una origine dolosa. Nelle giornate scorse, la Regione aveva presentato la campagna antincendio per la stagione 2021, con il ricorso al numero 1515 per le segnalazioni e avvistamenti.
A causa della tarda ora e dell’oscurità, non è stato possibile far ricorso all’intervento dall’alto di elicotteri o canadair. Impossibile per i soccorritori raggiungere via terra l’impervia zona della cosiddetta “montagna del marchese”, interessata dal rogo principale. Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile non hanno potuto fare altro che controllare a distanza, evitando che le fiamme si propagassero.




Via Piave e la bomba carta, l'ombra del racket. Il sindaco: "al fianco dei siracusani onesti"

Il sindaco, Francesco Italia, esprime vicinanza e solidarietà al commerciate, e alla sua famiglia, che la notte scorso ha visto la sua attività danneggiata da un attentato dinamitardo.
“L’amministrazione e tutti i siracusani onesti – afferma il sindaco Italia – sono dalla parte delle vittime delle estorsioni, sotto qualsiasi forma, e non lasceranno mai solo chi decide di denunciare e di non piegare la testa davanti alla criminalità, mafiosa e non. La città già in passato seppe reagire a chi pensava di imporre la propria forza con la violenza e l’intimidazione costante, quasi giornaliera, e noi saremo in prima linea contro chi pensa di farci tornare indietro e farci rivivere quel clima”. Conclude il sindaco Italia: “L’economia siracusana deve continuare a essere sana e lo sarà se tutti assieme sapremo isolare con la denuncia chi pensa di appropriarsi del lavoro e dei sacrifici degli imprenditori per bene”.
Dopo l’attentato intimidatorio subito da una tabaccheria di via Piave, a Siracusa, fa sentire la sua voce l’assessore alla legalità, Fabio Granata. “Sono pronto a ricevere denunce e indicare comportamenti corretti su ogni pressione estorsiva. L’amministrazione Italia è al fianco dei siracusani onesti, contro tutte le mafie”.
Granata si rivolge anche agli autori di simili gesti. “Chi crede di poter tornare a intimidire imprenditori e commercianti attraverso la minaccia e la violenza ha sbagliato i suoi conti. Oggi nessuno deve abbassare la testa di fronte alla prepotenza delle mafie ma bisogna reagire e denunciare”.
Negli anni, l’assessore siracusano è stato anche componente delle commissioni antimafia, regionale e nazionale. “Gli imprenditori, i commercianti e i cittadini – conclude Granata – sappiano di non essere soli e reagiscano denunciando. La nostra città non tornerà a un passato recente e da cancellare definitivamente”.

foto di Alessia Zeferino




Siracusa. Evade dai domiciliari per andare a rubare in un cantiere: nuovamente arrestato

Nonostante sottoposto ai domiciliari, è stato sorpreso mentre trafugava materiale ferroso nei pressi di un cantiere edili di via Foti. Gli agenti delle Volanti hanno arrestato nuovamente un siracusano, 30 anni, accusato questa volta di furto aggravato. Quando è stato sorpreso, il giovane stava trafugando una carriola e del materiale ferroso.

E’ stato nuovamente posto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.




Bomba carta in via Piave, sordo boato: ordigno rudimentale contro una tabaccheria

Un boato sordo nella notte ha scosso la Borgata, popolare rione di Siracusa. Ignoti hanno piazzato una bomba carta nei pressi della tabaccheria di via Piave. Insolito l’orario, erano circa le 23 di ieri sera. L’esplosione ha fatto tremare vetri e finestre nel circondario ed è stata nitidamente avvertita in buona parte della zona alta della città.
Sul posto sono subito intervenute le forze dell’ordine, con la Mobile e la Scientifica della Questura di Siracusa che hanno avviato i primi accertamenti. Nelle ore scorse è stato ascoltato il titolare della tabaccheria. Secondo quanto si apprende avrebbe raccontato di non aver ricevuto minacce. Acquisiti anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Dalla visione dei filmati, gli investigatori confidano di trarre qualche elemento utile.

foto di Alessia Zeferino




VIDEO. Raccolta indumenti usati, scena surreale: "ci manca poco che ci picchiano"

Da giorni si moltiplicano le lamentele per via degli abiti usati lasciati al di fuori dei cassonetti di raccolta. La situazione è purtroppo nota: c’è chi, attraverso un apposito gancio, svuota i cassonetti prima dell’arrivo degli operatori. Tutto il contenuto viene ribaltato all’esterno, in cerca di qualcosa di “buono”, per poi andare via indisturbati.
Surreale la scena di qualche giorno fa. Nonostante la presenza degli operatori di raccolta della ditta Cannone, alcuni stranieri continuavano indisturbati a frugare tra gli abiti sparpagliati per terra per poi andare via con delle buste. Uno degli operatori chiama al telefono l’assessore all’Igiene Urbana: “Mandate la Municipale, non vogliono smettere e ci manca poco che ci alzano le mani”, spiega allarmato.