Pallanuoto, si ritorna in piscina per la gara 2: l’Ortigia sfiderà la Pro Recco

A una settimana della gara 1, conquistata dalla Pro Recco con un punteggio di 12-5, l’Ortigia si prepara ad affrontarsi la sfida di ritorno. Domani pomeriggio, alle ore 15, alla “Paolo Caldarella” di Siracusa, si gioca infatti la gara 2 di semifinale dei play-off scudetto. I biancoverdi sfideranno i liguri, campioni d’Italia e d’Europa in carica, con il sogno di batterli e portare la serie a gara 3, ma anche con la consapevolezza di avere di fronte quella che, al momento, è giustamente ritenuta la squadra più forte al mondo. La partita di andata ha dato buone indicazioni a coach Piccardo, soprattutto per quel che riguarda il gioco a uomini pari, ma ha messo anche in evidenza la straordinaria forza dei recchelini, capaci di accelerare e di far male in qualsiasi momento e, soprattutto, spietati nel fondamentale della superiorità numerica. L’Ortigia sarà al completo e proverà a ripetere la buona prestazione messa in acqua in gara 1, cercando di giocare con la stessa intelligenza e lucidità e di migliorare la difesa a uomo in meno, nella speranza anche che il Recco sia meno preciso e implacabile rispetto a sette giorni fa. Il fattore campo, contro i liguri di Sukno, pesa meno, sia per la forza del loro collettivo, sia per l’abitudine a giocare in un impianto all’aperto, ma sicuramente una “Caldarella” piena, malgrado l’orario scomodo in un giorno feriale, potrebbe dare un contributo importante.
“Dopo la gara di Recco abbiamo lavorato bene, con un solo giorno di riposo, domenica. Abbiamo analizzato il match di gara 1, provando un po’ di rammarico per le dimensioni del risultato, perché siamo convinti di avere giocato una buona partita. – ha dichiarato mister Stefano Piccardo – Detto questo, siamo con il roster al completo e siamo pronti per domani. La Pro Recco viene da un sabato di Champions nel quale ha strapazzato i campioni di Croazia, direi che è un biglietto di presentazione importante. Avremo di fronte la squadra più forte al mondo, lo dicono i risultati, e quindi dovrà essere innanzitutto una festa dello sport, perché non credo che domani, in altri sport qui a Siracusa, sia previsto l’arrivo della formazione più forte a livello mondiale. Ripeto, sarà una bella festa sportiva da vivere in Cittadella- continua – Dovremo affrontarli con rispetto, sapendo quali sono le nostre caratteristiche e cercando di sfruttarle al massimo. Spero che ci sia una cornice di pubblico importante, che ci aiuti nei momenti di difficoltà, poiché loro sono veramente implacabili quando vanno avanti, allungano il divario e ti schiacciano con il gioco. Questo sarà un aspetto difficile, come lo è stato in gara 1 e com’è ogni volta che giochiamo contro di loro”.
Alla vigilia, parla anche il centrovasca Filippo Ferrero: “Abbiamo lavorato sull’uomo in meno e su quello che è andato male nella scorsa partita, perché in inferiorità abbiamo preso una percentuale abbastanza brutta. Dobbiamo provare a essere un po’ più mobili e reattivi, attenti alle coperture, vale a dire la cosa più difficile contro di loro. Spero che sia un match giocato, nel quale, come in gara 1, dovremo essere bravi a evitare controfughe. A Recco, questo è stato l’aspetto più positivo, abbiamo arginato le loro ripartenze. Dovremo mantenere questa attitudine e migliorare la nostra tenuta a uomo in meno, oltre a fare bene anche l’uomo in più, perché è sempre difficile segnare a loro”.
“Da parte loro – conclude Ferrero – mi aspetto una gara simile a quella di sette giorni fa. La loro forza, al di là dei fondamentali, secondo me è la pazienza. Sono veramente eccezionali nell’aspettare sempre il momento giusto della partita per fare il gol o lo strappo decisivo o la giocata utile in quel momento. Dobbiamo provare ad avere la stessa pazienza anche noi, cercare di fare gol all’ultimo secondo dei venti a disposizione, come fa il Recco. Da parte nostra, mi aspetto uno spirito battagliero, perché è nelle nostre caratteristiche. A nessuno di noi piace perdere, nemmeno contro una squadra fortissima come la Pro Recco”.




Siccità, deliberato lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione.
Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge. Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione.
Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.
Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.
Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.
«Ringrazio il governo per la sensibilità dimostrata e il ministro Musumeci per lo stanziamento dei primi 20 milioni di euro e per l’impegno a implementare le risorse in tempi brevi nel solco di uno stretto rapporto di collaborazione tra Regione e governo nazionale». Lo dichiara il governatore della Sicilia Renato Schifani al termine del Consiglio dei ministri che ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica nell’Isola.




San Sebastiano, entra nel vivo “A Festa i Maju” a Melilli

Continuano gli eventi nella Terrazza degli Iblei, con appuntamenti culturali, corali polifoniche e i grandi concerti previsti per l’Ottavario.
Tanti i pellegrini e i Nuri che hanno intrapreso la Via a San Sebastiano dalle prime ore del mattino, tra il 3 ed il 4 maggio, per recarsi alla Stele dedicata al Patrono e al Santuario Basilica al grido di “Primu Diu e Sammastianu”. Diverse le Autorità intervenute per omaggiare il Santo Martire, molte dei quali si ritroveranno mercoledì 8, in Aula Consiliare, per il progetto “Rete Corse e Percorsi Devozionali dei Nuri” con il coinvolgimento dei Sindaci dei territori devoti a San Sebastiano.
Un weekend terminato con inaugurazioni, momenti culturali e di spettacolo con il Valzer di Musetta del Teatro Tascabile di Bergamo e la tradizionale ‘Nciurata ri Sammastianu presso la scalinata dell’omonima Piazza.
Nella giornata di oggi sarà proiettato, nella “Saletta Carta” di Via Dante Alighieri, il documentario “Viaggio nel tempo e nella memoria” sui luoghi suggestivi della Terrazza degli Iblei ed il suo ricco patrimonio artistico.
I festeggiamenti proseguiranno per tutta la settimana con concerti al pianoforte e corali polifoniche, con l’esibizione del Corpo Bandistico Comunale Città di Melilli per chiudere in bellezza con il concerto di Francesco Gabbani, l’11 maggio, e il Festival di San Sebastiano, con artisti del calibro di Bandabardò & Cisco, Rosa Chemical e BNKR44 che, domenica 12 seguiranno la tradizionale “Cunsurbata” del Simulacro.




“Gio Art 204” a Siracusa: musica, colori e sensibilizzazione verso il volontariato

Ritorna la “Gio Arte 2024” a Siracusa. Si terrà giovedì 9 maggio al Parco Robinson, a partire dalle 8.30. A organizzare l’evento l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Siracusa, guidato da Marco Zappulla, in collaborazione con la Consulta provinciale degli studenti, Siracusa Città Educativa e “Time To Party”, team di promozione eventi. Arte e creatività saranno al centro di una giornata in cui gli studenti delle scuole superiori avranno la possibilità di divertirsi nel rispetto delle normative vigenti.
“Questo evento – sottolinea l’assessore Marco Zappulla – è ormai diventato una piacevole tradizione a Siracusa dove si ripete di anno in anno e dimostra di essere sempre più un’occasione straordinaria di aggregazione giovanile in un’esplosione di musica e colori. La novità di questa edizione è data dal fatto che saranno presenti anche stand di associazioni di volontariato, che hanno aderito all’iniziativa e che distribuiranno materiale divulgativo per fare opera di sensibilizzazione verso i giovani. Ringrazio Ambiente e Salute Odv, Avis Siracusa, Avo Siracusa (Associazione Volontari Ospedalieri), il Centro Antiviolenza Ipazìa di Siracusa, e la Misericordia di Priolo Gargallo Odv per aver accettato il nostro invito ad esserci. Lavoriamo ogni giorno con dedizione e lungimiranza per venire incontro alle legittime esigenze e aspettative dei più giovani. Appuntamenti come questi servono anche per permettere ai ragazzi di esprimere il proprio talento e la propria creatività”.
“Desidero esprimere un profondo e sentito ringraziamento all’assessore Marco Zappulla per il prezioso sostegno offerto a questa iniziativa – dice Alessandro Giangrande, presidente della Consulta provinciale degli studenti di Siracusa – Si è subito dimostrato aperto e collaborativo nei nostri confronti. Gio Art 2024 offre uno spazio rilevante per un’attività di aggregazione, un momento in cui gli studenti possono riunirsi e divertirsi in un ambiente sicuro e accogliente. Invito tutti gli studenti a partecipare a questa giornata, contribuendo con il loro entusiasmo e la loro energia alla buona riuscita della manifestazione”




Aggregazione giovanile e progetti tra studenti e anziani, parla l’assessore Marco Zappulla




La tragedia di Sortino,cerimonia per ricordare i carabinieri morti in un incidente di volo

Una cerimonia di commemorazione, in occasione del 21esimo anniversario dell’incidente di volo di Sortino, quando un elicottero dei carabinieri precipitò con a bordo i marescialli Alessandro Trovato ed Enrico Mincone del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania e il Brigadiere Massimiliano Lotito, del Comando Provinciale di Siracusa.
La tragedia causò la morte dei militari mentre stavano sorvolando la valle dell’Anapo, area di possibili nascondigli di latitanti.
Ieri mattina, nel giardino antistante la sede del Comune di Sortino, dove è collocata una stele in memoria di quel tragico evento, alla presenza del sindaco, Vincenzo Parlato, dei familiari e delle massime Autorità civili e militari della provincia, con gli onori militari è stata deposta una corona dai Carabinieri in Grande Uniforme.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Colonnello Gabriele Barecchia, ha rivolto un saluto e ringraziato le Autorità, i familiari presenti e i Carabinieri in servizio e in congedo intervenuti e ha ricordato Alessandro, Enrico e Massimiliano, tre Carabinieri vittime del quotidiano dovere al servizio della Comunità che quel 5 maggio del 2003 portarono i tre militari dell’Arma all’estremo sacrificio, mentre sorvolavano la valle dell’Anapo.
Dopo la deposizione della corona e la Santa benedizione della Stele, tutti gli intervenuti si sono stretti in preghiera in una messa celebrata nella Chiesa di San Giuseppe dal Cappellano Militare dell’Arma per la Sicilia Orientale, Don Rosario Scibilia e dal Parroco Don Luigi Magnano, accompagnati dalle voci del coro della parrocchia.




“Maledizione” verde pubblico, servizio che non decolla. Tutte le ultime novità

Se c’è un servizio pubblico che, ultimamente, pare non conoscere gioia quello è il verde pubblico. Idee, sforzi, rivoluzioni, restaurazioni, programmi, interventi: tanto lavoro. Ma i risultati, purtroppo, hanno sempre deluso le attese. Al punto che, subito dopo l’elezione bis, Francesco Italia ammise di voler ripartire da quel servizio flop.
A distanza di quasi un anno, però, una sorta di maledizione aleggia sul verde pubblico. Il nuovo affidamento, con il ritorno al gestore unico dopo l’esperimento fallito della città divisa in cinque lotti, non è stato ancora possibile come anche la possibilità di (nuova) proroga del precedente. Attesa di documenti da altri enti rallenta o blocca le possibilità di movimento. Nel frattempo, la vegetazione spontanea cresce rigogliosa nelle formelle, nelle aiuole, negli spartitraffico, negli slarghi. Ed i parchi comunali restano chiusi.
Cosa fare? L’unica soluzione parsa possibile agli uffici comunali è stata quella di un affidamento diretto per due mesi. L’Ati composta dalla Flora di Catania e la Tecnical di Roma si è aggiudicata la procedura ponte, in attesa di affidamento pluriennale. Impiegheranno gli stessi 30 operai fino a poco tempo fà a servizio delle cinque ditte che si prendevano cura del verde pubblico cittadino. Divisi in tre squadre, da mercoledì 8 maggio ritorneranno su strada, nel tentativo di ridare decoro al verde nel più breve tempo possibile. Ma ci vorranno almeno dieci giorni per un’entrata a regime del servizio. L’assessore Salvo Cavarra segue con attenzione ed ha dato precise disposizioni per un avvio quanto più incisivo possibile. Bisogna recuperare il tempo perso, incombe l’alta stagione turistica ed il lavoro da fare è tanto. Il cronoprogramma ha individuato nella zona Tisia-Pitia ed in quella dell’area archeologica le prima a necessitare di interventi. Poi si passerà alla Pizzuta, Mazzarrona, Cassibile, Belvedere e tutto il resto del capoluogo.
Da martedì 7 maggio, intanto, tornano aperti i parchi pubblici la cui apertura e chiusura dipende dal servizio verde pubblico.
Attenzione a non confondere il verde pubblico con il diserbo: la pulizia di cigli stradali e marciapiedi dalle infestanti è in campo a Tekra. Per quel che riguarda gli istituti comprensivi, le cui aree a verde sono finite ricoperte da sterpaglie, qui le competenze sono del settore Edilizia Scolastica che ha accelerato le procedure per risolvere l’attuale stallo.




I sindaci del siracusano in campo per l’ospedale, vertice con il commissario ed Asp

Il tema della costruzione del nuovo ospedale di Siracusa è in cima alla lista dei punti nell’agenda dei sindaci. Questa mattina, i primi cittadini della provincia si sono incontrati per un’assemblea dei sindaci a cui sono stati invitati anche il commissario Asp, Alessandro Caltagirone, e il commissario per la realizzazione dell’ospedale, Guido Monteforte.
Poche le assenze, segno anche dell’importanza che il tema riveste per i sindaci del siracusano e di come sia ormai chiaro a tutti che la costruzione dell’ospedale nel capoluogo riguarda e avvantaggia l’intera provincia. Coesione è, quindi, la prima parola d’ordine. Nessuno, in Regione come a Roma, potrà giocare pertanto con distinguo perchè non troverebbe spazio per dividere ed isolare le posizioni dei primi cittadini per i quali non vi è alcun dubbio che bisogna rispettare l’ultimo cronoprogramma indicato dai tecnici palermitani: consegnare i lavori entro la fine del 2024.
“È stata una riunione estremamente proficua e svolta in un clima di piena collaborazione”, conferma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Abbiamo fatto alcune domande a cui è stata fornita pronta risposta e ci siamo riaggiornati alla prossima settimana”, spiega al termine. Anche il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, fa ricorso al verbo collaborare. “Collaboriamo tutti per mettere il commissario Monteforte nella condizione migliore possibile per operare. C’è attenzione massima della politica – conferma Carta che è anche deputato regionale – la direzione è quella che l’ospedale nuovo di Siracusa deve essere costruito”.
Giorno 9 maggio il commissario Monteforte presenterà ai sindaci il quadro definitivo ed aggiornato del costo complessivo dell’opera. Una nuova assemblea dei sindaci, convocato per giorno 10 maggio ma che potrebbe essere rinviata alla prossima settimana, entrerà nel dettaglio.
Il timore di alcuni sindaci, e tra questi Pippo Gianni (Priolo), è che possa essere necessaria per la copertura totale dei costi, una somma superiore ai 47 milioni che oggi mancano all’appello (su 347 complessivi, ndr). “La nuova legge sugli appalti potrebbe comportare un’ulteriore lievitazione. Dobbiamo avere le idee chiare per escludere ogni possibilità di procedere con una divisione in più lotti della costruzione dell’ospedale. Siracusa deve avere il suo nuovo nosocomio, da trent’anni contribuisce al prelievo fiscale con cui sono stati realizzati anche nelle altre province siciliane nuovi ospedali. Questa è l’unica provincia rimasta indietro, quindi ora è il momento di dare a Siracusa dopo avere preso per troppi anni”, le parole del sindaco di Priolo.




Detenuto tenta di togliersi la vita in carcere, è grave in ospedale

Grazie al pronto intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Cavadonna, è stato sventato il tentativo di suicidio di un detenuto. Non sono ancora chiari tutti gli aspetti della vicenda. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, il detenuto si sarebbe trovato nella sua cella. Gli agenti si sono resi conto di quanto stava accadendo e sarebbero subito intervenuti, prestando anche i primi soccorsi.
L’uomo è stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni sarebbero purtroppo gravi, riferiscono ancora fonti sindacali.
Cavadonna, istituto di detenzione di Siracusa, soffre – come altre case circondariali – di cronico sovraffollamento. Di recente, il garante regionale dei diritti dei detenuti era tornato a segnalare la pesante situazione.




Nuovo ospedale, sferzata dell’arcivescovo: “Diritto alla salute significa costruirlo”

Mescolando sacro e profano, si potrebbe dire che l’ospedale di Siracusa è da mesi nelle preghiere di tutti i siracusani. Ed ora anche in quelle – socialmente più rilevanti – dell’arcivescovo Francesco Lomanto. Nel suo tradizionale discorso dal balcone, in occasione della festa del Patrocinio di Santa Lucia, l’alto prelato ha volto lo sguardo all’attualità siracusana. E raccogliendo quella esigenza che la politica regionale e nazionale non ha ancora saputo trasformare in realtà tangibile, ha richiamato la classe dirigente siracusana e siciliana al bisogno di concretizzare le tante chiacchiere consumate in questi anni attorno al nuovo ospedale.
“La politica sia sempre al servizio del bene comune, mirando ad un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato nelle giuste attenzioni, ne guadagna tutta la società. La sanità ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee, come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa”, le parole dell’arcivescovo. “È urgente pensare insieme, progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti, impegnandoci per la promozione sociale con l’intelligenza del cuore e non delegando a nessuna intelligenza artificiale”.
E’ “urgente”, dice quindi l’arcivescovo raccogliendo nella sua voce la richiesta corale dell’opinione pubblica. A quasi quattro anni dall’adozione del metodo commissariale semplificato per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, non è infatti ancora chiaro se, come e quando saranno appaltati i lavori. L’ultimo cronoprogramma, indicato dal settore pianificazione strategia del Dipartimento regionale Salute, punta alla consegna dei lavori entro la fine del 2024 per poi costruire nei tre anni seguenti la struttura. Mancano all’appello circa 47 milioni di euro, ma secondo la Regione questo sarebbe un ostacolo facilmente superabile. Non tutti sono d’accordo sul punto ed il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha manifestato in diverse occasioni tutti i suoi dubbi.
Intanto, nei giorni scorsi si sono chiusi i termini di due avvisi pubblici per l’individuazione di altrettanti esperti “di comprovata qualificazione professionale”, cui affidare l’incarico di consulenza specialistica in materia giuridica (“con particolare riferimento al diritto amministrativo e al diritto dei contratti pubblici e di supporto allo staff della struttura commissariale straordinaria”) ed in materia di lavori pubblici e delle gare d’appalto. A fari spenti e senza rilasciare interviste o dichiarazioni, questi gli ultimi passi compiuti dalla struttura commissariale guidata dalla fine del 2023 dall’ingegnere Guido Monteforte.
E questa mattina, a Siracusa, assemblea dei sindaci della provincia dedicata al tema del nuovo ospedale.