I sindaci si spazientiscono: “A Catania tre ospedali, a Siracusa non si sa cosa stia accadendo”

E’ saltato all’ultimo istante il vertice previsto ieri a Siracusa per fare il punto sul nuovo ospedale di Siracusa. L’assemblea dei sindaci aspettava il commissario straordinario Guido Monteforte ed il suo staff per una comunicazione ufficiale sull’adeguamento dei costi per la realizzazione dell’indispensabile struttura sanitaria. A poche ore dall’incontro, spiega una fonte vicina ai sindaci, è arrivata la richiesta di un rinvio perchè – spiegano – l’aggiornamento dei prezzi e la revisione del progetto non erano ancora state completate.
Il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini, si spazientisce. “Stiamo aspettando che ci arrivi una qualche notizia su quanto serve effettivamente per costruire l’ospedale di Siracusa, come Dea di II livello (il massimo dell’offerta sanitaria regionale, ndr). Ci sono o non ci sono le coperture finanziarie? Non si riesce a sapere neanche questo. Intanto a Catania hanno costruito tre ospedali e noi invece siamo tenuti a non sapere neanche che cosa accadendo. Aspettiamo con calma”. Una calma che non può essere eterna. Dall’annuncio del modello commissariale che avrebbe portato alla costruzione dell’ospedale in tre anni sono già passati quasi quattro. Dell’ospedale, però, esistono solo rendering e video in computer grafica.
“Adesso il problema è l’adeguamento dei prezzi. Speriamo che per contenere i costi alle risorse disponibili non si debbano rivedere anche i requisiti della struttura sanitaria”, dice ancora Amenta. Insomma, il timore è che alla fine si finisca per costruire un ospedale ridotto rispetto alle previsioni sbandierate inizialmente. “Ricordo che parliamo di un’opera pubblica, da realizzare attraverso fondi pubblici. E lo ricordo perchè quasi si tiene un atteggiamento comunicativo nascosto, come fosse un affare privato, quando invece andrebbe reso pubblico ogni minimo passo che si fà. I cittadini devono sapere sempre cosa succede”.
A fine febbraio, il dg dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, indicò i tempi per la costruzione dell’ospedale di Siracusa: “Contiamo di consegnare i lavori entro la fine del 2024, la costruzione richiederà tre anni in cinque attivati tutti i servizi sanitari”. E da Siracusa, in una visita lampo, il presidente della Regione ha ripetuto come un mantra “l’ospedale di Siracusa si farà”. Ma a fine maggio, in mancanza di informazioni e di confronto con la struttura commissariale, richiede un sforzo di fede credere che quelle indicazioni temporali possano essere rispettate.
I sindaci della provincia di Siracusa, intanto, sono chiari nella loro posizione. La costruzione del nuovo ospedale di Siracusa deve avvenire totalmente con fondi pubblici, senza coinvolgimento dei privati e senza stralciare i lavori in più lotti.
L’Osservatorio Civico di Siracusa rilancia e rafforza l’appello alla chiarezza sul nuovo ospedale di Siracusa. “Lunedì prossimo la premier Meloni firmerà con il presidente della Regione Siciliana l’accordo per l’utilizzo di svariati miliardi di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione. Ci sono i soldi per il Ponte e 250 milioni destinati a infrastrutture sanitarie: 130 per il nuovo ospedale di Gela, 50 per l’Ismett di Palermo, 70 milioni per un generico rinnovamento della rete ospedaliera. Di questi quasi 7 miliardi complessivi, nulla per il nuovo ospedale di Siracusa”, si legge nella nota. “Cento milioni il governo Schifani li aveva annunciati mesi fa dai fondi residui ex art. 20 della legge 67/88 – dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello e i due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – ma non ci risulta siano ad oggi arrivati. Il commissario Monteforte non ha ancora comunicato ufficialmente quanti soldi servano per disporre del finanziamento completo, indispensabile per dotare finalmente Siracusa del nuovo ospedale, essendo peraltro l’unico capoluogo siciliano a non disporre di una struttura di nuova costruzione. Non ci interessa alimentare alcuna polemica, ma neppure stare ad ascoltare promesse e impegni che si susseguono da decenni. I cittadini della provincia di Siracusa – concludono i dirigenti dell’Osservatorio Civico – già penalizzati in materia sanitaria, hanno il sacrosanto diritto di sapere quanto costerà il nuovo ospedale, da dove arriveranno i fondi che ancora mancano e in quanto tempo”.
Il clima diventa surreale. L’opinione pubblica inizia a perdere pazienza e si segnala per la solita rassegnazione silente. Tante, troppe parole attorno alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Da oggi deve esserci spazio solo per fatti concreti e atti su carta.




Nuovo ospedale, Cannata (FdI) risponde ai sindaci: “Ci sono altri 70 mln di fondi da cui attingere”

“Lavoriamo per fare ed evitiamo polemiche. Nell’accordo fsc ci sono altri 70 milioni di euro di fondi da cui la Regione potrà attingere per il nuovo ospedale di Siracusa. Inoltre, altri fondi si renderanno disponibili dalla riprogrammazione delle somme ex art 20. Dunque i numeri e i documenti ufficiali sono chiari e con il Governo Meloni stiamo lavorando con il Governo regionale per realizzare l’opera. Ho sentito il commissario Monteforte Specchi, che sta seguendo come voluto dal nostro Governo la realizzazione dell’ospedale. Come già anticipato e detto, la Giunta regionale lo scorso marzo ha approvato il finanziamento da 100 milioni di euro per il nuovo ospedale di Siracusa e vi è anche la possibilità di ulteriori risorse a cui poter attingere come previsto dall’accordo Fsc e dalla stessa riprogrammazione dei fondi ex art 20 al fine di procedere alla definizione della gara , mandando in gara i lavori sulla struttura ospedaliera più importante del territorio”. Sono le parole del deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, che interviene replicando all’Osservatorio civico sul nuovo ospedale di Siracusa e al presidente di Anci Sicilia e sindaco di Canicattini Paolo Amenta.
“La Giunta regionale del presidente Schifani ha infatti recentemente deciso l’uso di 100 milioni di fondi residui della pianificazione nazionale, in aggiunta ai 200 milioni di euro già finanziati con precedente atto dal presidente Musumeci e dell’ex assessore Razza e inoltre sono già previsti ulteriore somme per la realizzazione nella sua interezza dell’opera”, si legge nella nota del deputato di Fratelli d’Italia.
“Ci sono dunque 70 milioni di euro ulteriori per la Sicilia di fondi Fsc che potrebbero essere usati dalla regione – conclude – così come altri fondi ex art 20 che saranno messi a disposizione della regione a seguito di riprogrammazione. Guido Monteforte Specchi sta lavorando alacremente e seguendo da vicino l’iter per la realizzazione di questa infrastrutture fondamentale per il territorio”.




Fugge dopo l’incidente, giallo sull’uomo alla guida della Golf. Grave il 61enne ferito

E’ caccia all’automobilista fuggito ieri mattina, subito dopo l’incidente avvenuto tra gli svincoli di Augusta e Sortino della Siracusa-Catania. Era alla guida della Golf che, forse a causa dell’alta velocità, si è scontrata con un furgone nella corsia in direzione Catania. Senza pensarci due volte, e con ferito sul sedile passeggero, si è dileguato a piedi ed ha fatto perdere le sue tracce.
Subito dopo l’impatto, l’uomo è semplicemente scomparso. La Polizia Stradale ha avviato ulteriori accertamenti, in un’indagine coordinata dalla Procura di Siracusa. Dai documenti dell’auto, gli investigatori sono risaliti al proprietario della Golf. L’uomo ha spiegato agli agenti di non conoscere la persona alla guida e di aver prestato la sua auto al 61enne di Acicastello rimasto ferito nell’impatto. Ma questi non ha potuto fornire alcuna indicazione, a causa delle sue condizioni. Nelle ore scorse è stato trasferito a Catania, dove si trova ricoverato in rianimazione, privo di coscienza.
La fuga dalla scena del sinistro e la mancata presentazione alle forze dell’ordine nelle ore successive alimentano ipotesi e teorie: alla guida dell’auto potrebbe esserci stato un qualche soggetto con problemi con la giustizia. Un pregiudicato o forse, addirittura, un latitante. Ipotesi su cui dovranno fare luce gli investigatori, impegnati in un’accurata indagine. L’auto coinvolta nel sinistro è stata posta sotto sequestro.




Ruspe in via Italia 103, abbattute altre costruzioni abusive

Le ruspe sono tornate in via Italia 103: nuovo round dell’operazione interforze finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio. I mezzi pesanti hanno demolito manufatti in muratura, dopo che qualche tempo addietro e nella stessa area, erano state già abbattute un centinaio di baracche in legno e lamiera.
Le quattro costruzioni in muratura – spiegano le forze dell’ordine – erano nate come ricovero di animali. Due erano state utilizzate probabilmente come stalle per cavalli, in una c’era l’ormai famoso maiale mentre la quarta serviva forse come ricovero per un cane di grossa taglia.
Si tratta del quinto intervento di contrasto all’abusivismo edilizio nelle zone popolari di Siracusa, con finalità di decoro urbano e legalità. L’operazione è stata disposta dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
In campo questa mattina personale del Reparto Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine della Questura, insieme a Carabinieri e Guardia di Finanza.




A fuoco un escavatore dell’azienda agricola dei Gennuso: indagini in corso

A fuoco un escavatore dell’azienda agricola Gennuso. Le fiamme sono divampate ieri,nel tardo pomeriggio, in un appezzamento, a poche decine di metri dalla Rosolini-Ispica.
Sul posto, i vigili del fuoco, per le operazioni di spegnimento e i carabinieri di Ispica, a cui sono affidate le indagini.
Poco distante dal mezzo incendiato, i vigili del fuoco hanno rinvenuto un accendino ed una bottiglia contenente presumibilmente liquido infiammabile. Pochi dubbi, quindi, sull’origine dolosa del rogo. Secondo una prima ipotesi, al vaglio degli investigatori, non è escluso che il movente possa essere collegato all’acquisto dell’appezzamento, acquistato pochi mesi fa all’asta e intorno al quale, in base a quanto emerso, ruotavano parecchi interessi. L’escavatore veniva utilizzato, in queste settimane, per lo svolgimento dei lavori propedeutici all’avvio di nuove coltivazioni. La famiglia ha sporto denuncia.




“C’è un evaso di quasi 300 mila euro”, scattano gli avvisi di morosità ai pubblici servizi di Floridia

“Qualcuno mi odierà, ma questo provvedimento è adottato nel rispetto di quanti, con tanto sacrificio, pagano le tasse. Da una verifica fatta sui pubblici esercizi risulta esserci un evaso di quasi 300.000 euro. Capite perfettamente che, così, non possiamo più andare avanti”. E’ quanto scrive il sindaco di Floridia Marco Carianni, che ha disposto un provvedimento al fine di contrastare l’evasione. Dopo una verifica fatta sui pubblici esercizi è infatti emerso un evaso di 300 mila euro.
Con un avviso ai pubblici esercizi, questa mattina, l’Amministrazione comunale ha comunicato che “i titolari di licenze/autorizzazioni di pubblico esercizio (bar e attività similari) che con il regolamento di contrasto all’evasione approvato dal Consiglio Comunale il 14 maggio 2024 si vedranno recapitare nei prossimi giorni degli avvisi di morosità per i tributi comunali non pagati, la mancata regolarizzazione dei quali potrà portare alla sospensione per un mese dell’attività e, nei casi di insanabilità, alla revoca dell’autorizzazione concessa. Si rappresenta, inoltre, che la mancata regolarizzazione dei tributi comporterà una sospensione degli atti autorizzativi di eventi musicali e similari. Chiunque, nelle more della notifica dell’avviso di morosità, dovrà procedere al pagamento dei tributi dovuti relativi all’anno di imposta 2023 e presentarsi presso il Front Office del Comune sito in Piazza del Popolo 10 per regolarizzare la propria posizione. Ai fini della corretta applicazione del presente avviso lo stesso sarà inoltrato alle autorità competenti”, si legge in una nota pubblicata dal Comune di Floridia.
Continuano i controlli, quindi, dell’Amministrazione comunale nel territorio di Floridia. Una settimana fa il sindaco Carianni aveva annunciato la decisione di adottare un provvedimento sull’area mercatale di Piazza Nassirya, con l’accesso consentito agli operatori del mercato previo esibizione dei pagamenti arretrati del canone annuale. Verifiche che in poche ore hanno permesso di incassare “oltre il 50% di canoni non pagati”, ha sottolineato Carianni. Pochi giorni fa, sui canali social, il sindaco ha invitato i cittadini a un corretto conferimento della raccolta indifferenziata, con “sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole”.




Nuovi assunzioni all’Asp di Siracusa: in 7 tra ingegneri, tecnici di laboratorio, ostetriche e pediatri

Cresce la grande famiglia dell’ASP di Siracusa con la stabilizzazione di altri ingegneri, tecnici di laboratorio, ostetriche e pediatri. Questa mattina, nella sala riunioni della Direzione generale dell’Azienda, il commissario straordinario Alessandro Caltagirone ha presieduto la cerimonia per la firma dei contratti a conclusione del processo di stabilizzazione di 4 ingegneri collaboratori di cui 3 civili ed 1 clinico, 1 tecnico di laboratorio, 1 dirigente medico pediatra ed 1 ostetrica, in esito agli avvisirivolti a diversi profili della Dirigenza e del Comparto sanità approvati con deliberazioni del 18 aprile 2024, pubblicati nella GURS e scaduti l’11 maggio.
Presenti alla cerimonia il direttore sanitario Salvatore Madonia, il direttore amministrativo Salvatore Lombardo, il direttore UOC Tecnico Rosario Breci e il direttore delle Risorse Umane Lavinia Lo Curzio.
Ai nuovi stabilizzati il commissario straordinario Caltagirone ha formulato i migliori auguri di buon lavoro all’insegna della fidelizzazione, della sinergia e della proficua collaborazione con i reparti e le strutture di riferimento, per dare risposte adeguate ai cittadini, interlocutori privilegiati nel sistema sanitario. “Il vostro supporto – ha detto Caltagirone – è prezioso nel processo di cambiamento della sanità siracusana di cui voi sietei protagonisti”.
Il manager ha sottolineando l’importanza del percorso di adeguamento della dotazione organica messo in atto, che consente di colmare le carenze di personale, riducendo nel contempo il ricorso al tempo determinato e assicurando stabilità al personale precario e all’organizzazione aziendale sia ospedaliera che territoriale nel rispetto del Piano del fabbisogno e della normativa nazionale e regionale. E ciò facendofronte sempre più adeguatamente, con i numerosi bandi di concorso e avvisi pubblici in atto, alle esigenze sanitarie di tutto il territorio. Pronte per i prossimi giorni altre numerose immissioni in ruolo sia nell’area della Dirigenza che del Comparto.




Oltre 5 milioni di euro al Comune di Noto dalla Regione per i danni da maltempo 2023

Il Comune di Noto ha ricevuto un risarcimento dalla Regione Siciliana per i danni causati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il 9 e 10 febbraio 2023. Gli interventi di ripristino e messa in sicurezza, finanziati attraverso i fondi stanziati, coprono diverse aree del territorio comunale e riguardano sia infrastrutture pubbliche che misure di assistenza alla popolazione.
Gli interventi includono la rimozione dei detriti nel centro abitato, sulla sede stradale di Calabernardo, Lido di Noto e strade limitrofe, con un importo di €12.135,30. Inoltre, sono stati destinati 17.550,00 euro per la risoluzione dei danni nel Centro abitato di Noto, e 21.640,00 euro per i danni ai serbatoi di accumulo idrico di San Giovanni e Lardia.
Per la messa in sicurezza del muro di sostegno para-terra di Piazza Taranto sono stati stanziati 46.055,50 euro. Un’importante somma di 84.000,00 euro è stata destinata al ripristino delle condizioni degli impianti fognari di C.de Lido di Noto e Calabernardo. La viabilità in C.da Volpiglia sarà messa in sicurezza con un importo di 84.662,00 euro.
Per risolvere i danni alla condotta idrica di scarico di C.da Villa Vela, sono stati assegnati 90.000,00 euro. Analogamente, 90.820,00 euro saranno impiegati per risolvere i danni alle reti fognarie di via Confalonieri e via Salvemini. La rimozione di alberi di alto fusto nel Comune di Noto ha ricevuto un finanziamento di 100.706,69 euro.
Inoltre, sono stati destinati 101.859,50 euro per la messa in sicurezza di un tratto di strada di via Dogali e Saati, e 200.000,00 euro per la viabilità in C.da Zisola. Per quanto riguarda le spese di vitto e alloggio, sono stati assegnati 3.500,00 euro ciascuno per le contrade Maccari, Bombello Tre Fontane, e Fiumara.
Gli interventi sono stati approvati e finanziati sulla base delle disposizioni del decreto legislativo n. 1 del 2018 e del DPC con prot. 66709 del 22 dicembre 2023. La contabilità speciale n. 6417, intestata a “PRES.R.SICILIA C.D.O. 1014-23”, sarà utilizzata per coprire i costi degli interventi. Il Sindaco di Noto è stato nominato Soggetto Attuatore per l’attuazione di questi interventi, con l’obbligo di rendicontare le spese sostenute e di rispettare le normative vigenti in materia.
“Questi finanziamenti rappresentano un passo importante per il ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate, garantendo al contempo il supporto necessario alla popolazione colpita dagli eventi calamitosi”, ha scritto sui canali social il sindaco di Noto, Corrado Figura.




Imposta di Soggiorno, ancora polemiche. Lettera al sindaco: “Si proroghi a Settembre”

Diventa una vera a propria trattativa la vicenda relativa alla nuova Imposta di Soggiorno che sarà in vigore dall’1 Giugno a Siracusa.
L’incremento dell’importo, come le modalità di applicazione e di calcolo, sono state e restano al centro di polemiche, con una reazione, da parte degli albergatori, dei gestori di strutture ricettive e delle associazioni di categoria tutt’altro che favorevole. A nulla, al momento, sono serviti gli incontri che si sono svolti con gli esponenti dell’amministrazione comunale, a cui gli operatori chiedevano un passo indietro o quantomeno delle modifiche alla previsione iniziale, penalizzante, a loro dire, per il turismo e per gli stessi turisti, soprattutto nel caso in cui abbiano già prenotato, prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe, ma si ritroveranno con un totale da pagare più alto.
In consiglio comunale la proposta di Fratelli d’Italia, con cui si chiedeva di differire l’entrata in vigore al prossimo anno è stata bocciata. Oggi il gruppo consiliare composto da Paolo Romano e Paolo Cavallaro avanza una nuova richiesta, alla ricerca di un punto di incontro: differire al 1 Settembre.
“Le nuove regole -spiegano Cavallaro e Romano- hanno generato notevoli dubbi, confusione e malumori tra gli operatori del settore. Il principale motivo di preoccupazione risiede nel fatto che l’entrata in vigore della tassa durante l’anno in corso comporterà un esborso non previsto per gli operatori. Tale aumento sostanziale della tassa di soggiorno-proseguono i due consiglieri di opposizione- introdotto senza un adeguato periodo di adattamento, rischia di creare difficoltà economiche significative e di compromettere la stabilità delle attività turistiche locali”- I consiglieri di FdI chiedono al sindaco, in una lettera indirizzata al primo cittadino, di considerare “un differimento di almeno qualche mese, proroga che permetterebbe agli operatori di prepararsi adeguatamente e di adattare la propria gestione economica alle nuove disposizioni, mitigando l’impatto negativo che la tassa potrebbe avere sulle loro attività”.




Movida violenta, 4 “Daspo Willy” e 5 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio

Adottate misure di prevenzione contro la movida violenta. A seguito di alcuni episodi di violenza verificatisi in due luoghi di aggregazione della movida di Siracusa, il Questore, Roberto Pellicone, ha adottato nel complesso nove misure di prevenzione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
I fatti, recentemente accaduti in una discoteca della periferia della città e in un noto bar frequentato anche nelle ore serali e notturne, sono stati valutati sottoponendo dei giovani, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, al “Daspo Willy”, una misura di prevenzione personale che rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata a dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro a Colleferro (Roma).
Il giovane di 22 anni, autore delle violenze nella discoteca, già denunciato per il reato di minacce aggravate dall’uso di un’arma è stato sottoposto a Daspo Willy.
Ora, al termine dell’istruttoria riguardante l’episodio riguardante una rissa avvenuta in un bar sito in piazza Marconi, alla quale hanno preso parte 8 persone già conosciute alle forze di polizia, sono stati emessi altri 8 provvedimenti di diversa natura.
Pertanto, gli agenti della Divisione Anticrimine, diretti dalla Dr. Maria Antonietta Malandrino, valutata la gravità delle azioni commesse, in particolare da un giovane, anch’egli noto per aver perpetrato in passato analoghe condotte violente, vagliando gli atti di indagine, hanno adottato 3 provvedimenti di “Daspo Willy”, a firma del Questore, uno dei quali prevede il divieto di accesso a tutti i locali della provincia nelle ore serali e notturne per 2 anni, e 5 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio, con i quali viene vietato di ritornare nella città di Siracusa.
Nell’anno in corso sono stati adottati complessivamente, fino ad oggi, 9 Daspo Willy e 27 Fogli di Via Obbligatorio.