Lo schianto alla Pizzuta, c’è un testimone: “Vi racconto cosa ho visto”. Il sospetto delle corse

C’è un testimone oculare del violento schianto avvenuto la scorsa settimana in piazza Cosenza, alla Pizzuta. l’uomo si è presentato nei locali del comando della Polizia Municipale ed ha raccontato quanto ha visto quella sera quando due moto si sono scontrate, lasciando sull’asfalto tre feriti, uno ancora in serie condizioni.
“Ero convinto che la Municipale avesse raccolto le testimonianze delle tante persone presenti ed ho ritenuto superflua la mia. Ma poi ho letto su SiracusaOggi.it che nessuno aveva fornito elementi utili a chiarire cosa fosse accaduto. Per questo ho deciso di andare a parlare con gli investigatori”, spiega l’uomo. Per ragioni di privacy, lo chiameremo Mario, nome di fantasia.
Accetta di buon grado di raccontare quello che ha visto quella sera, poco dopo le 19 di mercoledì scorso. “Ho svoltato a destra su via Failla, provenendo da via Braille. Mi sono ritrovato davanti due grossi scooter che procedevano affiancati a bassissima velocità nella mia stessa direzione”. I due scooter hanno continuato a rallentare, “fin quasi a fermarsi mentre percorrevano la curva a sinistra per immettersi su via Pippo Fava”. Da lì si sviluppa poi un rettilineo. “Appena hanno guadagnato il rettilineo, si sono lanciati in una gara di velocità. Il tempo di percorrere anch’io la curva ed ho visto lo scooter che stava più a sinistra che si schiantava a folle velocità contro quella che poi ho capito essere una grossa moto. Non sono sicuro se questa fosse ferma o in movimento, nell’altra direzione. Probabilmente – dice il testimone – i conducenti dei due scooter si stavano guardando tra loro e non hanno visto la moto”.
Mario capisce subito la gravità dell’accaduto. Accosta e scende. Una donna sul marciapiede è al telefono con il 118. “Ho capito subito che le condizioni del ragazzo erano molto gravi. Una donna si è prodigata in un primo soccorso molto attento, mi è sembrata esperta della materia. Io mi sono limitato ad indicare ai ragazzi che nel frattempo si erano assiepati attorno di non toccarlo, nella paura che potessero causargli ulteriori problemi. Ho assistito all’arrivo della prima e della seconda ambulanza ed ai soccorsi del personale medico fino a quando tutti i feriti sono stati trasferiti in ospedale”.
Una testimonianza, questa, che conferma il sospetto di una gara di velocità all’origine del terribile scontro. Un’abitudine – quella di dare vita a vere e proprie corse – spesso denunciata dai residenti della Pizzuta che riferiscono come quell’area sia stata soprannominata “il circuito”. Le parole di Mario spiegano forse anche perchè il racconto di uno dei quattro ragazzi coinvolti nell’incidente non sia stato tenuto credibile dagli investigatori convinti che vi fosse qualcosa di non detto o nascosto. Un primo elemento testimoniale adesso c’è. Ed al senso civico di “Mario” non si può che rivolgere un caloroso grazie.




Agguato in Ortigia, caccia ai due aggressori armati di pistola ad aria compressa

E’ un 23enne di Priolo il bersaglio dell’agguato di ieri sera in Ortigia. Raggiunto almeno da quattro piombini, ha trascorso la notte in ospedale, all’Umberto I di Siracusa. Agli investigatori avrebbe riferito di non conoscere i suoi aggressori e di non avere idea del motivo per cui è stato vittima di un simile gesto. Da capire se, nei minuti precedenti, possa essere avvenuta una discussione accesa o una lite poi sfociata nell’aggressione nel centro storico.
Secondo una prima ricostruzione operata dai Carabinieri di Siracusa e della stazione di Ortigia, il ragazzo era a bordo della sua auto. Nei pressi di via Trento è stato affiancato da due persone che hanno estratto la pistola ad aria compressa ed hanno esploso alcuni colpi all’altezza del volto. Il 23enne ha avuto la prontezza di abbassarsi. Gli aggressori si sono dati alla fuga.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta. Gli investigatori stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza in un ampio perimetro di ricerca. Dai fotogrammi attesi elementi utili per giungere all’identificazione dei responsabili dell’esplosione dei piombini, attraverso l’utilizzo di una pistola ad aria compressa.




Scampato pericolo, verso la piena riapertura del tratto Fusco-Orsi. Il tema dei controlli

A metà mattina sono iniziati i lavori per riasfaltare il tratto di strada tra viale Paolo Orsi e Necropoli del Fusco, direzione nord, in cui si era aperta nei giorni scorsi una pericolosa voragine. Già nel pomeriggio potrebbe essere riaperta al traffico anche la seconda corsia del sistema di rotatorie fondamentale per la viabilità sud del capoluogo. Si tratta di un primo strato di asfalto, tra qualche giorno – 4 forse 5, secondo alcuni tecnici – verrà posato il manto definitivo atteso che per via dell’assestamento dei materiali è messo nel conto un avvallamento di questo rattoppo a chiusura della grande buca aperta per ripristinare il solaio del grande scatolato in cemento armato sotto la strada e dentro cui passa la principale linea fognaria cittadina. “E’ stato condotto un ottimo intervento, con un ottimo lavoro di carpenteria”, spiega l’assessore Enzo Pantano. “Per ricostruire il solaio è stata utilizzata una lastra in acciaio di 3 cm di spessore posata su quattro putrelle da 16. Sopra, è stato armato il cemento con tre fogli elettrosaldati. Parliam di 7/8 metri cubi di cemento. Questo solaio è indistruttibile”.
Se dal punto di vista della viabilità si và verso il ritorno alla normalità, lo scampato pericolo fa suonare un campanello d’allarme. Questa volta fortuna ha voluto che venisse prontamente intercettato un segnale di allarme: la piccola buca che si è aperta sulla strada ha permesso di capire che un ampio tratto poggiava ormai sul vuoto ed era pronto a sprofondare. L’intervento di Vigili del Fuoco e Municipale prima, delle squadre tecniche del Comune e della Siam poi ha scongiurato il peggio. Ma non si può sempre e solo contare sulla buona sorte.
Motivo per cui diventa ora centrale il tema dei controlli. Ad esempio, utile potrebbe essere una video-ispezione per visionare le condizioni del grande scatolato sotto la strada. Allo studio di Palazzo Vermexio c’è anche il ricorso ad una geo-ispezione per verificare le condizioni del sottofondo stradale e prevenire eventuali fenomeni erosivi o cedimenti che metterebbero a rischio altri pezzi importanti di viabilità cittadina, oltre al pericolo che qualche mezzo possa sprofondare con la strada. I tempi, è bene dirlo, non appaiono brevi per operazioni di questo tipo. Bisognerà forse attendere l’avvio del nuovo anno. Provvedervi, per ragioni di sicurezza cittadina, è quasi un obbligo.




Controlli del Noras al mercato ortofrutticolo di Siracusa: sequestrati 2.800 chili di prodotti

Dalle prime luci di questa mattina è partita al mercato ortofrutticolo di Siracusa un’importante attività di controllo da parte del Noras del Corpo Forestale della Regione Siciliana, il Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia, a tutela della filiera agroalimentare e del Made in Italy. L’operazione ha visto impegnate 14 unità del Comando e ha prodotto 6 sequestri a carico di altrettante ditte per un totale di 2.800 chili di prodotti e 9 mila euro di sanzioni. Sequestrate diverse partite di agrumi (arance, limoni, clementine) prive di qualsiasi documento che ne accertasse la provenienza.
“Controllare la filiera agroalimentare è l’unico modo per tutelare il Made in Sicily, i prodotti italiani e la salute dei cittadini – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani –. Grazie ai controlli serrati del Corpo forestale siamo nelle condizioni di porre particolare attenzione ai prodotti provenienti dall’estero che spesso arrivano sulle nostre tavole “mascherati” da marchi italiani con grave danno per i nostri produttori e per il consumatore finale”.
Nel corso dell’operazione gli agenti hanno riscontrato diverse irregolarità sulla tracciabilità della merce rispetto alla normativa europea del 2002: il regolamento Ue n. 543/2011 prevede, infatti, che ogni merce debba viaggiare con la sua “carta d’identità”.
“Il Corpo forestale della Regione Siciliana tramite il Noras – dice l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino – intende rafforzare l’attività di controllo anche sui prodotti dop, igp e/o biologici, proprio in virtù dell’importanza strategica di questi marchi di qualità in un’isola come la Sicilia che si caratterizza per la grande biodiversità e per i prodotti di alta qualità”.
I controlli sono utili anche per contrastare nelle campagne il fenomeno, frequente in questo periodo, dei furti di agrumi che provocano grossi danni agli agricoltori. Del materiale sequestrato, 2.400 chili sono stati già donati alla Caritas diocesana che avrà cura di recapitarli agli enti di beneficenza.




Mensa del Pantheon nel mirino dei ladri: due furti in meno di 24 ore

Due furti in meno di 24 ore alla mensa dei poveri del Pantheon. Per ben due volte, infatti, qualcuno si è introdotto nella struttura ogni giorno aperta per dare un pasto a chi vive una condizione di difficoltà. Ieri mattina intorno alle ore 8 qualcuno ha scavalcato il cancello, ha spaccato la porta ed ha rubato prodotti alimentari, ma anche stoviglie e materiale per la pulizia che si trovavano nel magazzino. Questa mattina intorno alle ore 5, la seconda irruzione, per portare via sempre derrate e altro materiale. La mensa è rimasta chiusa nella giornata di ieri ed inevitabilmente resterà chiusa anche oggi. “Purtroppo in questo momento non possiamo aprire la mensa alle persone – ha detto amareggiato il parroco, don Massimo Di Natale – e non possiamo così assicurare quel servizio verso il prossimo che forniamo ogni giorno, festivi compresi. E’ chiaro che la carità non verrà mai meno, nonostante sia necessario fermarsi per ripulire e sistemare i locali visti i danni che sono stati procurati”. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, polizia di Stato, carabinieri e la polizia municipale, che hanno effettuato dei rilievi e stanno visualizzando le riprese dei sistemi di videosorveglianza della zona per individuare gli autori del furto.




Rimorchio in fiamme nel territorio di Augusta: cause da accertare

Sono da accertare le cause del rogo che si è sviluppato nel tardo pomeriggio su un rimorchio lungo la viabilità ex Asi, nei pressi della statale 123, in territorio di Augusta. Il rimorchio era fortunamente vuoto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che in poco tempo hanno domato l’incendio. Durante l’intervento il tratto di strada è stato chiuso al traffico per ragione di sicurezza, causando una lunga coda di auto. Poco le 18 la zona è stata riaperta alla viabilità, con il lento ritorno alla normalità.




Molestie nei luoghi di lavoro: parità di genere e whistleblowing a Confindustria Siracusa

Si è svolto questa mattina, nella sede di Confindustria Siracusa, a cura del Gruppo Tecnico Education e Capitale umano presieduto dalla Vice Presidente di Confindustria Siracusa Ermelinda Gerardi, il convegno “Molestie nei luoghi di lavoro, parità di genere e whistleblowing”, organizzato in collaborazione con il CPO dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa.
Obiettivo dell’evento promuovere all’interno delle aziende buone pratiche per prevenire, individuare e gestire gli atti di molestie e violenza di genere. E’ stato illustrato il quadro normativo di riferimento, il ruolo svolto dalla contrattazione collettiva, le misure per il contrasto e la prevenzione dei fenomeni di violenza e molestie, gli strumenti di tutela per le lavoratrici e i lavoratori vittime di discriminazioni.
Dopo i saluti istituzionali a cura di Gian Piero Reale – Presidente di Confindustria Siracusa e Antonio Randazzo – Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, ha introdotto i lavori Ermelinda Gerardi sottolineando “la volontà e l’impegno nel promuovere la parità di genere e le pari opportunità, e per farlo non possiamo non affrontare il tema delle molestie e delle violenze declinandolo nell’ambito che ti appartiene, quello lavorativo”.
Sono intervenute Patrizia Dugo – Presidente Camera Civile Siracusa che ha illustrato la normativa internazionale, europea e nazionale; Ninetta Siragusa – Segretario Regionale UIL Sicilia e Area Vasta che ha sottolineato il ruolo e l’importanza della contrattazione collettiva e Olga Diamante – Presidente CPO dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa – che si è soffermata sulle responsabilità penali di chi compie le molestie, nonché sugli strumenti di tutela.
La tavola rotonda su “Gli strumenti a disposizione delle aziende per creare un ambiente di lavoro inclusivo e non discriminatorio” ha visto trattare il tema del D. Lgs 231/2001 alla UNI PDR 125/2022.
Nel panel Patrizia Dugo, Ninetta Siragusa, Caterina Marangia – Vice Presidente CPO Ordine degli Avvocati di Siracusa, Maria Grazia Fangano – Componente CPO ODCEC di Siracusa, Sebastiano Cascione – Relazioni sindacali e referente parità di genere di ISAB srl, che ha sottolineato che l’ISAB ha ottenuto la certificazione della “parità di genere” secondo la UNI PDR 125 /2022.
Sono intervenute anche Patrizia Tringali – Responsabile Area minori e donne vittime di violenza- Politiche sociali del Comune di Siracusa, Rita Mizzi – Presidente Consulta femminile del Comune di Siracusa e Alessandra Garufi – Tesoriere CPO Ordine degli Avvocati di Siracusa .




Corsa clandestina di cavalli, blitz della Polizia: una persona denunciata e un cavallo sequestrato

La Polizia di Stato interrompe una corsa clandestina di cavalli: una persona denunciata e un cavallo sequestrato. Nello specifico, alle 13.40 di ieri, agenti della Squadra Mobile e delle Volanti sono intervenuti per la segnalazione di una corsa di cavalli in atto sulla strada provinciale 14 all’altezza del bivio Cavadonna. Giunti sul posto, gli agenti hanno accertato la presenza di numerosi motoveicoli ed autovetture che creavano un forte rallentamento del flusso veicolare per agevolare la corsa clandestina di due cavalli.
Gli agenti intervenuti sono riusciti a bloccare la corsa e a sequestrare uno dei cavalli il cui proprietario è stato denunciato per maltrattamento di animali e gara clandestina.
Il proprietario del secondo cavallo è riuscito a fuggire conducendo il proprio animale lontano dal luogo degli eventi, approfittando della confusione creatasi dai numerosi veicoli condotti dai partecipanti alla gara clandestina.




Industria, il Ministero si scorda dei sindaci: “Dimenticanza a cui porre rimedio”

Alla luce del mancato invito a partecipare ai tavoli tecnici convocati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (clicca qui), i sindaci di Siracusa, Melilli, Augusta e Priolo (Francesco Italia, Giuseppe Carta, Giuseppe Di Mare, Pippo Gianni) fanno sentire la loro voce con una lettera al ministro Adolfo Urso.
A Roma, lo scorso 21 novembre si è parlato dell’Ias mentre il 3 dicembre il tavolo esaminerà il caso Versalis mentre giorno 5 dicembre convocato focus sulla chimica italiana. Tre appuntamenti importanti a cui i sindaci non sono stati chiamati a partecipare. Una dimenticanza a cui bisogna prontamente porre rimedio.
“I territori subiscono in prima battuta non solo l’impatto ambientale ma la ricaduta sociale. Nelle nostre zone si lavoro e spesso ci si ammala – dichiarano in un comunicato congiunto i sindaci – i nostri territori da anni attendono bonifiche, investimenti e riconversioni (un esempio per tutti la rada di Augusta). Le preoccupazioni dei cittadini devono trovare risposte e la nostra esclusione dai tavoli, dove si dovrebbe concertare il futuro della nostra Sicilia orientale, ci impedisce di svolgere appieno il nostro incarico. In questo mancato invito – puntualizzano i sindaci – non vogliamo leggere dolo ma forse una mera dimenticanza a cui si può ancora porre rimedio. Ci preoccupa la non applicazione della Golden Power, l’incertezza sul futuro degli impianti Ias, i finanziamenti periziali per la decarbonizzazione di Sonatrac e Sasol che espone le aziende e le rende non competitive nel panorama mondiale a causa delle conseguenti sanzioni per le emissioni nei limiti della CO2 in atmosfera. Siamo componenti del gruppo istruttorio per il rilascio delle Ai e siamo i primi in difesa dei lavoratori che, prima di essere tali, sono i nostri cittadini”, ricordano nella loro missiva i sindaci dei comuni in cui ricadono gli impianti del grande polo industriale ed energetico siracusano.




Un Caravaggio gigante in piazza Santa Lucia, completata l’opera di Andrea Ravo Mattoni

Completato il murale di piazza Santa Lucia, con la riproduzione su una larga superficie del Seppellimento di Santa Lucia. Il capolavoro caravaggesco è conservato poco distante, all’interno della chiesa della Borgata. E adesso “dialoga” con la città attraverso l’opera dello street artist Andrea Ravo Mattoni. Quattro giorni di lavoro a venti metri di altezza, dentro ad un cestello mosso da un braccio meccanico, per un risultato che ha già affascinato tutti.
“Non è stato semplice tradurre Caravaggio utilizzando solo bombolette spray. Una sfida che ho accettato con piacere dopo l’invito del sindaco Francesco Italia. Io sono contento, ora deciderà la cittadinanza se piace o meno”, racconta a SiracusaOggi.it proprio l’artista di Varese.

“Recupero del classicismo nel contemporaneo” è l’altisonante nome del progetto che colpisce con le parole, semplici e dirette, di Ravo. “Quello che voglio fare è creare ponti tra le istituzioni museali e la strada, per poi magari fare entrare la gente nei musei. O in questo caso, a vedere il Caravaggio di Siracusa alla basilica”. Già tra sabato e domenica, quando il lavoro dello street artist di fama internazionale aveva preso una forma definita, piccoli capannelli di curiosi si sono soffermati per una foto e dei commenti. “Ogni tanto mi giravo e, dall’alto, vedevo le persone giù. Mi fa sempre piacere. Spero piaccia anche se mi rendo conto che non deve per forza piacere a tutti. Certo, ho dovuto fare degli adattamenti. Il quadro originale, ad esempio, si sviluppa in verticale mentre io avevo a disposizione un muro di 15 metri d’altezza per circa 18 di larghezza. Volevo creare un focus sulla figura della Santa, in modo che si vedesse benissimo dalla piazza. Ho dovuto pertanto escludere delle figure, come il presunto autoritratto di Caravaggio e il vescovo, per concentrarmi così sull’impianto centrale del dipinto”.
Ravo ha utilizzato solo bombolette spray. Come riferimento, una squadrettatura tracciata sulla grande parete con una matita bianca molto leggera. “Non è stato semplice”, confida sorridendo per il risultato ottenuto.
Il suo murale rende subito evidente un dettaglio che, nell’originale, rischia di passare quasi inosservato: il taglio sul collo di Santa Lucia. “Scena violenta ma che determina l’impatto dell’opera e segna il destino della patrona siracusana nell’evidenza del suo martirio”, aggiunge lo street artist lombardo pronto ora a partire per San Salvador dove è atteso per altre due grandi realizzazioni.
“Mi sono trovato meravigliosamente a Siracusa. Non voglio tirare fuori il solito luogo comune, ma torno a casa con qualche chilo in più. L’accoglienza qui è di altra categoria, oltre alle meraviglie storiche e architettoniche. Sono le persone che fanno il luogo”, racconta Andrea Ravo Mattoni.
Accanto a lui, il sindaco Francesco Italia che ha spiegato come è nata l’idea che oggi si concretizza, a pochi giorni dalla festa di Santa Lucia. “L’opera di un artista internazionale che inauguriamo oggi a Siracusa, nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, non ha solo un valore artistico e culturale ma anche una forza simbolica. Santa Lucia, qui rappresentata ormai morta, è l’esempio di una ragazza che ha spinto fino all’estremo il desiderio di vivere liberamente le sue scelte e non di piegarsi a un destino deciso da altri. – commenta il sindaco Francesco Italia – Mi sembra straordinaria l’idea – continua il primo cittadino siracusano – di utilizzare questo tipo di arte come rimando al suo originale. Qui non è riprodotta l’intera tela di Carvaggio ma una sua importante porzione. Chi guarda il murale, però, si sente pienamente inserito nel contesto architettonico di questo luogo che per i siracusani è pieno di riferimenti storici e religiosi. Pensando alla coincidenza con il 25 novembre, spero che, conoscendo la storia di santa Lucia, chi guarda il murale assuma consapevolezza di cosa significhi rispettare le donne nelle loro scelte senza dovere per questo essere sopraffatte dagli uomini”.

foto di Alessandro Maiolino