Siracusa. Costituito il Tavolo tecnico per lo sviluppo del Porto

Costituito il tavolo tecnico per lo sviluppo e la sicurezza dei processi economici, della portualitá e della logistica del complesso portuale di Siracusa, ambito che comprende sia il Porto grande che la baia di Santa Panagia. Il Tavolo è stato istituito dal comandante della Capitaneria di porto, Luigi D’Aniello, che nel nuovo assetto normativo diventa centrale nel fare sintesi e contemperare le attività che ruotano attorno agli scali. Oltre ad enti pubblici, vi partecipano le agenzie marittime, gli operatori tecnici nautici, le società di servizi e i terminalisti. “Un’importante e condivisa iniziativa che ci vedrà coinvolti assieme ad altri Enti e soggetti del cluster marittimo nell’ottica di una modernizzazione del concetto di sviluppo del mare e delle risorse ad esso connesse”, il commento dell’assessore alle Risorse mare, Giusy Genovesi.
“Ho espresso al comandante – prosegue l’assessore Genovesi – la piena adesione al Tavolo tecnico e le mie rassicurazioni sulla oramai urgente necessità, espressa dallo stesso comandante oltre che da più attori, di dare seguito ad un’azione di pianificazione urbanistica di settore, la redazione del Piano regolatore del porto e del Piano di utilizzo del demanio marittimo, nell’ambito delle scelte programmatiche della nostra amministrazione”.
Prima delle festività natalizie, nuovo incontro per un focus sull’andamento dei lavori di completamento della banchina 2 del Porto grande, opera atta dagli operatori e dalla città.
Una volta a regime, il Tavolo dovrebbe riunirsi ogni 6 mesi o, comunque, quando sarà richiesto dalle circostanze (anche in forma ristretta) per approfondire le tematiche connesse alle attività portuali.




Atletica: l'aretusea Barbagallo siciliana più veloce alla Firenze Marathon. "E corro da soli tre anni…"

Una podista di casa nostra sta guadagnando le luci della ribalta in campo regionale e nazionale. Si tratta della canicattinese Marinella Barbagallo, oramai trapiantata a Siracusa (“ma ci tengo a rivendicare le mie origini…”) che gareggia da appena tre anni quasi per gioco ma è diventata tra le atlete siciliane più veloci, visto che alla Maratona di Firenze ha chiuso in 3 ore e 22 minuti risultando la podista isolana migliore. Barbagallo gareggia per la Placeolum di Palazzolo ma “mi alleno da sola, faccio tutto da sola perché non ho bisogno di tecnici. Mi gestisco e so io quando mi devo fermare o proseguire”. Va dunque avanti da sola e adesso che ha scoperto cosa sia la maratona non ha alcuna intenzione di fermarsi: “Ne ho corse undici – ha aggiunto – l’8 dicembre sarò a Mondello per la 6 ore e a gennaio a Houston negli Stati Uniti”.
“Questa di Firenze, però, mi ha appassionato perché si è corso sotto la pioggia e anche se è più faticoso
con le scarpe che scivolano, le calze inzuppate di acqua, io mi trovo maggiormente a mio agio”.



Padel: l'argentino Mieres (numero 8 al mondo) e il clinic alla Cittadella

Un clinic di alto livello, domenica, al Padel Club Siracusa della Cittadella dello Sport. Protagonista della giornata Juani Mieres, argentino con cittadinanza spagnola, numero 8 del ranking mondiale Padel Tour. Ha iniziato a giocare a padel in categorie minori, dove ha presto iniziato a battere i record: 107 vittorie in 114 tornei. Dopo aver giocato per due anni nei Tornei Internazionali di Spagna, ha deciso di stabilirsi nel 2003 nella penisola iberica, dove ha unito la sua formazione con il lavoro di insegnante di padel a Madrid. Nel 1998, è stato il compagno di Miguel Lamperti, tre anni dopo è entrato nel circuito spagnolo, attirando l’attenzione della Federazione spagnola di Padel che lo chiama a far parte della squadra spagnola per la Coppa del Mondo in Argentina nel 2004, dove ha ottenuto il secondo posto nel mondo. In quel periodo la carriera di Juani Mieres è in costante aumento, vincendo i campionati spagnoli in diverse occasioni, venendo proclamato campione europeo a squadre e coppie nazionali, campione spagnolo misto e di squadra e numerose vittorie in tornei nazionali e internazionali lo catapultano al numero 1 del mondo dalla FIP. Nel 2008, Juani Mieres è stato proclamato campione del mondo di padel in coppia e con Pitu Losada, in Coppa del Mondo in Canada, a Calgary. In quell’anno, torna anche a ottenere il titolo di Campione di Spagna. Dopo aver vinto tutto nel circuito della Federazione spagnola di Padel, Juani Mieres si imbarca in una nuova avventura, di arrivare al top nel Padel Pro Tour!

Nell anno 2013 e arrivato al secondo posto del ranking, e non ha mai lasciato il top ten. Alla data odierna è al posto N. 8




Calcio, Prima categoria: dopo tanto peregrinare il Santa Lucia torna al "Di Bari"

Dopo tanto peregrinare fra gare di campionato (ad Avola) e allenamenti (allo stadio De Simone), il Santa Lucia trova una… casa. Sarà il “Giorgio Di Bari” di via Lazio dove domenica la compagine siracusana di Prima categoria, che dopo nove giornate, si trova a metà classifica con 10 punti, ospiterà l’Aci Bonaccorsi. Soddisfazione è stata così espressa dall’entourage siracusano, a cominciare dal tecnico Giampiero Parrinello che potrà così lavorare su un terreno familiare senza difficoltà di spostamenti continui e identico plauso è stato poi espresso dal vice-presidente Santi Lo Tauro: “Siamo contenti di disputare le partite casalinghe a Siracusa. Grazie comunque all’Avola che ci ha ospitato fin qui e al presidente Liuzzo che ci ha accolto”.




Ginnastica ritmica, l'Hobby Sport Floridia si conferma agli interregionali di Catania

Nella ginnastica ritmica c’è una societa siracusana che da anni si mette in luce fra campionati interregionali e nazionali. Si tratta della Hobby Sport Floridia che ancora una volta ha fatto parlare di sé al PalaCannizzaro di Catania in occasione della terza prova interregionale: è infatti arrivato il gradino più basso del podio per una squadra che di recente, alla seconda prova di Nocera Inferiore, aveva ottenuto lo stesso piazzamento grazie alle performance di Karen Oliva (corpo libero), Giulia Bastante (fune), Mariachiara Ierna (cerchio), Vittoria Ierna (palla), Sarah Innocenti (clavette) e Chantal Formica (nastro). Dunque l’Hobby Sport mantiene la terza posizione dopo le tre prove interregionali propedeutiche poi in vista del pass per le finali nazionali.




La morte di Eligia Ardita: ergastolo per Christian Leonardi

Ergastolo per Christian Leonardi. È la sentenza emessa dalla Corte d’Assise del Tribunale di Siracusa nel primo pomeriggio. Al termine del processo di primo grado, l’imputato è stato riconosciuto colpevole del reato di omicidio della moglie Eligia Ardita. Non era presente in aula al momento della lettura della sentenza, come già avvenuto in occasione delle ultime udienze.
Soddisfatto il pm Scavone e gli avvocati di parte civile. “Ergastolo! La vità è un diritto inviolabile. Adesso Eligia e Giulia possono riposare in pace!””, scrive su facebook la sorella di Eligia, Luisa Ardita.
L’infermiera siracusana venne uccisa il 19 gennaio del 2015. Era all’ottavo mese di gravidanza. Le prime fasi delle indagini puntarono sui soccorsi poi, dopo otto mesi, la confessione del marito. Una confessione da lì a poco ritrattata perché sarebbe avvenuta “sotto pressione”. E l’inizio di una storia processuale che conosce oggi una sua verità, con la sentenza di primo grado e la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per tre mesi.Dovrà pagare anche le spese legali e processuali e risarcire le parti civili: 100mila euro ciascuno per i genitori, 50 mila euro a ciascuno dei fratelli.




Ergastolo per Leonardi: "Eligia e Giulia possono ora riposare in pace, giustizia è fatta"

“Christian Leonardi è stato condannato all’ergastolo! Adesso Eligia e Giulia possono riposare in pace, giustizia è fatta!”. Così scrive Luisa Ardita, sorella dell’infermiera uccisa il 19 gennaio del 2015 dal marito. Giulia era la creatura che portava in grembo, all’ottavo mese di gravidanza, quasi ormai pronta per il primo soffio di vita.
Dando idealmente la parola a loro, alle vittime di questa tragica storia dell’orrore, Luisa immagina in un post pubblicato su Facebook la reazione di Eligia e Giulia alla notizia della condanna all’ergastolo per Leonardi: “Io e mia figlia abbiamo avuto giustizia. Grazie a chi ha creduto in me, grazie a chi mi ha sostenuta, grazie per il rispetto che meritavo. Io sono Eligia, io sono Giulia. Noi volevamo vivere”. E in un collage fotografico che unisce dolore e dolcezza, rabbia e tristezza, campeggia in rosso su sfondo nero la scritta “Stop Femminicidio”.




Frana la Valle dell'Anapo: vertice in Prefettura e sopralluoghi in elicottero

La frana di lunedì scorso sulla provinciale 45 Cassaro-Montegrosso fa paura. Il dissesto idrogeologico è nemico infido sin qui non affrontato a dovere nel siracusano. Se al momento le conseguenze sono limitate non si può tacere la pericolosità di quanto avvenuto. Se ne è discusso in Prefettura, dove è stato convocato un vertice nel corso del quale è emersa la necessità di un accurato studio gelogico per comprendere bene la natura del fenomeno franoso.
Oggi altri due sopralluoghi effettuati dalla protezione civile della ex Provincia Regionale che ha subito fatto scattare il piano di attivazione interno che prevede diversi livelli di allerta e rischio. Il primo sopralluogo in elicottero con i vigili del fuoco. E naturalmente sono stati eseguiti rilievi fotografici che saranno attentamente esaminati dal geologo del Libero Consorzio Comunale. Il secondo sopralluogo, via terra, con il fuoristrada della protezione civile: l’area inaccessibile ai normali mezzi.
Secondo i primi rilievi – ma la situazione va monitorata e studiata in profondità – si sarebbe trattato di una frana dovuta, in parte, ai recenti eventi alluvionali. Gli uffici sono ovviamente al lavoro per adottare le soluzioni più opportune, anche se prima – chiariscono – bisognerà verificare bene lo stato dei luoghi.
E un intervento corposo, in termini di moneta sonante, da parte del Dipartimento Regionale della Protezione Civile. La ex Provincia non ha infatti risorse disponibili per avviare i lavori necessari.




Povera Siracusa, senza alleati in provincia: anche Sortino boccia l'ospedale alla Pizzuta

Anche il Consiglio comunale di Sortino prende una posizione netta sul nuovo ospedale di Siracusa. E seguendo quella che sembra una strategia politica unica, delega il sindaco Enzo Parlato a “tutelare il diritto alla salute dei cittadini di Sortino”.
Nonostante la Regione tagli presidi, tolga i medici dalle ambulanze e non rafforza i mezzi del 118 in provincia di Siracusa, i vari Comuni aretusei preferiscono concentrarsi sul bersaglio piccolo: l’ubicazione del nuovo ospedale. No alla Pizzuta (come deciso da Siracusa), si ad un’area non ancora meglio identificata nei pressi dello svincolo autostradale. “I cittadini sortinesi per raggiungere un presidio ospedaliero così interno alla città perderebbero minuti preziosi nel traffico mentre se si costruisse lungo l’asse autostradale si riuscirebbe a rendere l’accesso più semplice e immediato”, spiega la presidente del civico consesso di Sortino, Pia Parlato. “La vera battaglia però rimane quella di riuscire ad avere un presidio Hub perchè così avremmo un nosocomio completo e moderno e questo non sarebbe possibile con un ospedale situato in una zona come la Pizzuta, che per di più è destinata a una espansione limitata per motivi urbanistici”. Ma anche la battaglia per un ospedale di secondo livello arriva fuori tempo massimo, dopo che a luglio scorso la Regione ha già approvato il piano ospedaliero che mette l’Umberto I (anche quello nuovo che verrà) allo stesso livello del Di Maria-Trigona, dell’ospedale di Scicli o di Acireale.
Anche l’atto approvato dal Consiglio comunale di Sortino è stato trasmesso ai vertici dell’Asp, al presidente Musumeci e all’assessore regionale alla Salute, Razza.




Rifiuti: prima sfida per il nuovo gestore, la Borgata. Individuati 2.000 nuclei "fantasma"

Uno dei primi nodi da affrontare e risolvere per il nuovo gestore del servizio rifiuti sarà la Borgata. Il popoloso rione di Santa Lucia è tra le aree con maggiori criticità e per vincere la scommessa della differenziata, Tekra dovrà partire da qui.
Non solo potenziare comunicazione e servizio, serve anche una fattiva operazione di contrasto. Le ultime bonifiche straordinarie disposte da Igm in media ogni settimana hanno tolto dalle strade circa 14 tonnellate di rifiuti abbandonati. Una cifra monstre. Dietro cui si nasconde una certa allergia e resistenza alla differenziata, certo. Ma soprattutto un problema sin qui sotto stimato: la presenza nel quartiere di famiglie (ed utenze) fantasma. Non solo la cronica evasione: persone o interi nuclei familiari di cui non si sa nulla. Eppure lì vivono, in abitazioni fatiscenti considerate chiuse o disabitate.
La Polizia Municipale ha avviato nelle settimane scorse una coraggiosa attività di censimento porta a porta. I risultati saranno illustrati dal comandante, Enzo Miccoli. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbero circa 2.000 le persone o famiglie “fantasma” individuate. Numeri che producono spazzatura che finisce in strada perchè fuori dal circuito “legale” dei mastelli e della differenziata. Niente residenza o domicilio, niente altre utenze. Ma loro sono lì, vivono lì. E producono spazzatura.
Individuati numeri ed indirizzi resta da capire come risolvere una “grana” che adesso non dovrebbe più – anche per ordine pubblico – essere esclusiva briga di Comune e gestore del servizio di igiene urbana.