Francesco Gabbani in concerto a Melilli: l’11 maggio in piazza San Sebastiano

Francesco Gabbani a Melilli, in piazza San Sebastiano, l’11 maggio. Un concerto che racchiude 10 anni di musica, dai suoi primi brani, ai successi di Sanremo, alle canzoni che hanno emozionato e fatto ballare tutti quanti. Un’occasione anche per presentare qualcosa di nuovo, valorizzando il luogo che ospiterà l’evento. L’appuntamento siciliano sarà a ingresso gratuito e vede la collaborazione del Comune di Melilli.




Russell Crowe in tour a Noto: il 7 agosto alla Scalinata della Cattedrale

Russell Crowe, insieme alla sua band “The Gentlemen Barbers”, a Noto. Un tour che toccherà diverse location in tutta Italia e vedrà la Scalinata della Cattedrale di Noto teatro dello show dell’attore-cantante  americano.
Ospite al Festival di Sanremo 2024, Russell Crowe ha sottolineato la sua attrazione nei confronti dell’Italia, come “un qualcosa che ho sempre percepito per tutta la mia vita. Da adulto, tornando in Italia, mi sono reso conto di quanto fosse forte questo legame. È affascinante pensare che questo Paese abbia dato al Mondo un grandissimo contributo, in termini di cultura e dal punto di vista sociale. Sono cresciuto in una casa dove si ascoltava tanta musica, era uno sfogo creativo molto importante. La musica per me è stata sempre centrale: alle superiori il mio obiettivo era fare musica. A 16 anni facevo concerti nei piccoli teatri, a 17 ho inciso il mio primo disco. Sono 35 anni che faccio cinema, ma la musica c’è da molto prima”.
“Rivisitiamo numerosi successi della storia della musica ridando vita a brani iconici, attraverso nuovi arrangiamenti, per regalare al pubblico un’esperienza davvero straordinaria”, conclude Crowe.




Ottava di Santa Lucia, il 21 dicembre in processione simulacro e corpo della martire

Nell’anno del ritorno in visita a Siracusa delle spoglie mortali di Santa Lucia, conservate a Venezia, novità in vista nel tradizionale programma dei festeggiamenti. Una delle principali riguarda la processione dell’Ottava, solitamente in calendario per giorno 20 dicembre. Quest’anno anni invece verrà effettuata sabato 21 dicembre e vedrà procedere insieme il simulacro ed il corpo della martire. Una scelta per favorire la massima partecipazione della città, spiegano dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia.
E’ stato intanto ufficializzato il logo dell’anno Luciano, indetto dalla Chiesa siracusana per il 2024. Lo ha realizzato il prof. di belle arti Fausto Migneco (ISR San Metodio). “Abbiamo voluto rappresentare il legame speciale che unisce Siracusa e Lucia – ha detto su FMITALIA – Siamo partiti da qualcosa che ci appartiene e tra i segni che sottolineano questa speciale devozione c’è sicuramente il simulacro che dal 1599, da quando Pietro Rizzo lo ha realizzato, raccoglie l’attenzione dei siracusani. Partendo da questa statua reliquiario abbiamo voluto realizzare il cuore di questo Anno Luciano: abbiamo rielaborato graficamente il volto di santa Lucia, i segni del martirio visibili sul volto e accostare a questo volto il testo con gli elementi di riferimento per questo anno così speciale che ci apprestiamo a vivere. Un modo per rendere esplicito il logo ed il messaggio”.
In attesa della grande festa, a maggio verrà inaugurata una mostra con del materiale inedito che si trova alla biblioteca Alagoniana. “Il 22 marzo saremo all’Unione Italiana ciechi a Siracusa con le reliquie. E durante l’anno diverse saranno le iniziative sulla disabilità visiva”, anticipa il presidente della Deputazione, Pucci Piccione. La Deputazione chiederà all’amministrazione comunale di posizionare una lapide in piazza Duomo che ricordi che questa è la città di Lucia.




Bulgarella, l’uomo che creato Monasteri Resort denuncia: “Depistaggio ai miei danni”

Con un documento di 33 pagine, l’imprenditore Andrea Bulgarella ha depositato presso le Procure di Caltanissetta e Gela una durissima denucia su quello che ritiene sia un sistema che, negli anni, si è mosso per danneggiarlo. Bulgarella, trapanese, è a capo dell’omonimo gruppo imprenditoriale tra i principali in Italia nella realizzazione di strutture alberghiere e restauro di immobili vincolati dal Ministero per i beni Culturali.
Il Monasteri Golf Resort, alle porte di Siracusa, è una delle sue realizzazioni e finisce incidentalmente citato nella sua denuncia circa “un depistaggio di Stato, attuato nei miei confronti da un sodalizio criminale di uomini dello Stato, falsi pentiti mafiosi, consulenti compiacenti, giornalisti portavoce delle Procure, che trova ampio riscontro nell’infondatezza delle accuse, gravissime, inaudite, che mi sono state rivolte”, si legge nella querela depositata in Tribunale a Caltanissetta e Genova.
Piccolo passo indietro. Nel 2015 Andrea Bulgarella finì al centro di una indagine della Dda di Firenze. Nell’aprile del 2018 la stessa Dda ha richiesto l’archiviazione, come poi disposto dal gip del Tribunale fiorentino. Nel 2019 anche il Tribunale di Milano dispone la definitiva archiviazione di tutte le indagini a suo carico.
“Il mio Gruppo – dice Bulgarella – è stato trascinato in una vicenda giudiziaria di cui sono stato una vittima inconsapevole, da innocente mi devo difendere, per le conseguenze negative che ancora oggi paghiamo a caro prezzo: gravissimi danni patrimoniali e di immagine”. Nonostante le archiviazioni, “tutti hanno diffidato di noi: le banche, che hanno chiesto il rientro immediato delle loro esposizioni, ci hanno chiuso i conti e non sono più disponibili ad aprirne di nuovi (…); i clienti che avevano paura ad acquistare i nostri immobili anche perché dissuasi dagli istituti bancari; i fornitori che chiedevano il pagamento anticipato per consegnare la merce. Rappresentati di enti pubblici si rifiutavano di incontrarci per paura di essere contaminati”. Una situazione paradossale, secondo l’imprenditore che legge i decreti di archiviazione come una “sentenza di condanna di questo metodo criminale attuato da pubblici ministeri, dirigenti di polizia giudiziaria, falsi pentiti, giornalisti e avvocati prezzolati”. Accuse non generiche, accompagnate da nomi e cognomi che Bulgarella appunta tra le pagine della sua denuncia.
“Gli ostacoli che ho incontrato nei miei investimenti – scrive nel documento depositato nelle due Procure – non sono stati realizzati solo con inchieste o persecuzioni, ma anche con disparità di trattamento rispetto ad altri imprenditori, sempre del Nord (…) privilegiati con finanziamenti ben più esosi di quelli che mi venivano
assegnati, a parità di condizioni, anzi forse con crediti maggiori vantati dal mio Gruppo, come nel
caso del Resort ‘Monasteri – Campo da golf’ di Siracusa” in confronto ad altri investimenti effettuati sempre in Sicilia da altre società su cui Andrea Bulgarella avanza dubbi sulla solidità finanziaria.
“Non è pensabile che un imprenditore di rilievo nazionale, a capo di uno dei Gruppi alberghieri specializzato nel settore dei recuperi più importanti d’Italia, se non il primo, esponga dei fatti di reato, per opere che impegnano la pubblica amministrazione per centinaia di miliardi di lire poi milioni di euro, e che queste non diano seguito a nessun tipo di accertamento, obliterando totalmente l’obbligatorietà dell’azione penale”, un’altra delle pesanti accuse dell’imprenditore trapanese che confida adesso di ricevere adeguate risposte.




Pierpaolo Coppa e Fabio Granata, gli “Highlander” della giunta Italia

Sono gli “Highlinder” della giunta comunale di Siracusa, quelli che resistono a tutti i rimpasti e che restano in equilibrio a prescindere dagli scossoni politici che possono abbattersi su Palazzo Vermexio.
Pierpaolo Coppa e Fabio Granata sono stati riconfermati, ciascuno con le proprie rubriche, dal sindaco Francesco Italia, ieri, nell’ambito del primo rimaneggiamento del suo esecutivo in questo secondo mandato e che ha visto l’ingresso del Mpa nell’esecutivo con Marco Zappulla e Salvo Cavarra al posto di Giancarlo Pavano e Ruvioli.
Il nome di Granata, per la verità, nelle ultime settimane era sembrato per certi versi in bilico. Indiscrezioni lo davano in “uscita” e qualcuno spingeva proprio per questa soluzione. Il diretto interessato, invece, non è mai apparso preoccupato da tale eventualità.
Fabio Granata, assessore alla Cultura, è nella giunta Italia da quando il primo cittadino è stato eletto per la prima volta, nel 2018. Dopo la candidatura a sindaco a primo turno, quando con il suo movimento “Oltre” si contrapponeva a Italia, dal turno di ballottaggio in poi le loro strade si sono unite, fino ad oggi in maniera indissolubile, secondo un’ottica che non si basa sui numeri in consiglio comunale. Granata, infatti, non ha rappresentanti eletti nell’assise cittadina. Ha guidato la rubrica della Cultura anche in passate amministrazioni comunali. E’ stato vicesindaco con Titti Bufardeci.
Pierpaolo Coppa è il “re” della continuità in giunta. Dal suo primo incarico, con Giancarlo Garozzo, nel 2015, in sostituzione dell’allora dimissionaria Silvana Gambuzza, sono passati nove anni, senza soluzione di continuità. Inizialmente curava rubriche “leggere” come quella del Personale. Coppa ha, poi, velocemente acquisito sempre più peso nell’esecutivo. Se il suo ingresso, in quella fase, con Italia assessore, sembrava destinato a mantenere degli equilibri interni al Partito Democratico, i successivi passaggi politici, anche nello scenario nazionale, hanno cambiato le dinamiche a Palazzo Vermexio. Coppa, scelto da Italia quando è stato eletto sindaco, nominato vicesindaco, riconfermato con la seconda giunta Italia, rappresenta un punto fermo. Mai messo in discussione, nemmeno a livello di rumors o di sollecitazioni. Regge da anni il Bilancio, guida la rubrica delle Entrate e Servizi Fiscali, così come gli Affari Legali. I lavori pubblici, invece, prima di sua competenza, sono stati assegnati, con la nuova sindacatura, all’attuale vicesindaco, Edy Bandiera. Granata e Coppa hanno, dunque, superato un altro rimpasto “indenni”. Per i prossimi turn over si dovrà attendere qualche mese. Se ne parlerà a tempo debito. Per il momento entrambi proseguono, saldi al loro posto, il cammino nell’amministrazione Italia.




Tradimenti e accuse, il caso FdI accende il Consiglio comunale e rimbalza alla Regione

Finisce con una richiesta di chiarimenti inviata all’assessorato regionale Enti Locali la “questione” Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Siracusa. Dopo le ultime defezioni, il gruppo è rimasto composto solo da due consiglieri: Paolo Cavallaro e Paolo Romano. Da regolamento, per costituire o mantenere un gruppo consiliare servirebbero almeno tre componenti. In verità, vi sono alcuni provvedimenti che vincolano l’esistenza del gruppo anche al solo risultato elettorale conseguito.
A sollevare il problema in aula, questa mattina, è stato il consigliere Franco Zappalà (Fuorisistema). La presidenza del Consiglio comunale e la segretaria generale del Comune di Siracusa, Danila Costa, hanno deciso di avviare l’iter formale di richiesta chiarimenti all’Assessorato regionale agli Enti Locali, anche per tutelare l’assise cittadina da eventuali responsabilità.
Cosa può succedere adesso? Nel caso in cui l’assessorato confermasse la permanenza autonoma del gruppo di FdI in Consiglio comunale, non cambierebbe nulla in Consiglio e nella composizione delle commissioni consiliari e conferenza capigruppo. Se venisse invece confermato l’automatico scioglimento del gruppo, Romano e Cavallaro si ritroverebbero nel Misto e valutazioni di carattere politico potrebbero anche portare a qualche cambiamento in seno alle commissioni consiliari. Il capogruppo di FdI (Romano) si ritroverebbe fuori dalla conferenza dei capigruppo.
Potrebbe invero anche accadere che l’assessorato Enti Locali demandi la decisione sul caso allo stesso Consiglio comunale di Siracusa. In questo caso, sarebbe l’assise a votare in ossequio al regolamento comunale.
Questa mattina la questione è stata al centro di alcuni accesi interventi in aula. Lo stesso Paolo Romano ha voluto esprimere amarezza, ricordando che alla base di questa situazione, al momento “ibrida”, c’è la scelta dei consiglieri eletti nelle fila di Fratelli d’Italia e poi entrati subito nell’orbita del Mpa. “Colpa del loro tradimento”, ha detto Romano. Un’accusa che Porto ha rispedito subito al mittente, mentre il consigliere Sergio Bonafede ha voluto sottolineare che “solo gli stolti non cambiano idea” invitando a non parlare di “tradimento”.




Turismo, accordo assessorato regionale-Unioncamere Sicilia

(cs) Rendere coerenti e strutturali le iniziative dell’assessorato regionale al Turismo e quelle del sistema camerale per favorire al massimo gli investimenti a sostegno dello sviluppo del turismo in Sicilia. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi a Palermo dall’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata, e dal presidente di Unioncamere Sicilia, Pino Pace.
Sarà costituito un tavolo di raccordo regionale per mettere a punto una strategia comune che abbia tre priorità: un’unica regia delle azioni promozionali e delle competenze professionali per promuovere insieme i territori e il patrimonio turistico e culturale; valorizzare e rafforzare i rispettivi Osservatori turistici per meglio informare le imprese e metterle nelle condizioni di cogliere le opportunità disponibili per investire e crescere; condividere progetti strategici per favorire il massimo utilizzo dei fondi del “Pnrr” (come per l’Hub digitale, la banca dati delle strutture ricettive, il Digital management system e l’interoperabilità dei sistemi) e di quelli della nuova programmazione delle Politiche di coesione 2021-2027.
Assessorato regionale al Turismo e sistema delle Camere di commercio, inoltre, realizzeranno azioni comuni finalizzate alla qualificazione delle strutture ricettive, delle imprese turistiche e del personale, per diffondere una moderna cultura dell’ospitalità basata sulla qualità, sulla sostenibilità e sull’allungamento della stagione turistica.
Infine, promuoveranno insieme il coinvolgimento delle istituzioni, delle associazioni di categoria e delle università in questa strategia comune.
Elvira Amata, assessora regionale al Turismo, dichiara: “E’ un’occasione concreta di reciproco interesse che contribuirà a rafforzare e a stimolare ogni opportuna sinergia, con l’obiettivo di offrire al mondo delle imprese e al comparto produttivo strategie condivise e unitarie da destinare alla promozione e allo sviluppo del patrimonio turistico”.
“Oggi con la sinergia tra l’assessorato regionale al Turismo e le Camere di commercio siciliane, che sono la casa comune delle imprese – aggiunge Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia – costruiamo quella marcia in più che può rendere più efficaci e produttive le tante azioni promozionali che finora sono state attuate in maniera autonoma, e che può davvero spingere le imprese a compiere il necessario salto di qualità per competere con le altre destinazioni di vacanza. Unire risorse finanziarie e professionali consentirà di presentare al mondo un’immagine più credibile e attraente della Sicilia”.




Il rimpasto è un affare da uomini? Pd all’attacco, “Parità di genere, obiettivo lontano”

La questione tecnica della parità di genere nella giunta comunale, con il rimpasto che è stato ridimensionato alla prova delle quote rosa, è il segnale di un problema “profondamente politico”. Lo sostiene il gruppo consiliare del Pd di Siracusa. “Abbiamo un problema culturale enorme in Consiglio e nella politica cittadina. Il rispetto della parità di genere, a nostro avviso, non è un problema da superare, un obbligo a cui sopperire ma uno stimolo da sfruttare, una traccia da seguire per garantire a tutte e tutti le stesse possibilità. In una politica impregnata di logiche e modalità maschiliste, la presenza di una sola donna in giunta (rispettando solo la legge regionale e non quella nazionale) ci chiarisce che tanto ancora bisogna fare per la parità nelle Istituzioni e per un nuovo modo di fare politica”.
Ma il Pd non si dice stupito. “D’altronde il rimpasto di oggi risponde perfettamente alle logiche di spartizione di potere ed è quanto di più distante dalla condivisione di un progetto politico e da un’idea di città definita. Ci chiediamo quando saranno chiari gli obiettivi politici e programmatici con cui avranno luogo i nuovi ingressi attuali e futuri, visto che gli obiettivi elettorali e partitici sono già palesi e da tempo”.




Bonus edicole, completata erogazione contributi regionali. Falcone “In aiuto al settore”

“La Regione Siciliana in questi mesi è corsa in aiuto di tutto il mondo dell’editoria, non solo con i contributi a siti, giornali, radio e tv, ma anche dando sostegno alle edicole e ai soggetti che curano la distribuzione dei materiali editoriali. Un plauso all’Irfis che, con rapidità ed efficienza, ha curato le selezioni e recapitato il “Bonus edicole” a tutti coloro che potevano beneficiarne, facendo sì che il Governo regionale mantenesse l’impegno assunto. Siamo già a lavoro per rimettere in circolo anche le economie del bando. Nei momenti più difficili, le istituzioni hanno il dovere di stare accanto al tessuto socio-economico dell’Isola”. Sono le parole dell’assessore Marco Falcone, dopo il completamento dell’erogazione del cosiddetto “Bonus edicole Sicilia” dall’Irfis-FinSicilia. Nello specifico, si tratta di contributi regionali a fondo perduto in favore di edicole e agenzie di distribuzione e servizi di stampa. A renderlo noto l’assessorato regionale dell’Economia che, a fine 2023, aveva curato lo stanziamento da cinque milioni di euro a sostegno di un settore duramente colpito da cali di vendite, rialzo dei costi e crisi dell’editoria.
In totale, dopo la stesura delle graduatorie a inizio marzo, sono stati erogati 292 contributi, fino a cinquemila euro ciascuno, a edicolanti di tutte le nove province siciliane, oltre a bonus per un valore complessivo di 500 mila euro in favore di sei aziende di distribuzione.




Quanto guadagnano gli assessori comunali di Siracusa?

A quanto ammonta l’indennità di carica di un assessore del Comune di Siracusa? Con l’ultimo scaglione di adeguamento previsto dalla legge di Bilancio del 2022, poi recepita dalla Regione Siciliana, dalla somma lorda di 5.962,51 del 2023, l’indennità mensile si assesterà nel 2024 a 7.176 euro al mese (lordi). Tolte tasse e contributi, resta comunque una somma importante, proporzionata al livello di impegno e responsabilità richiesto dalla carica. Nessuno scandalo, quindi. Almeno non nella somma, specie se accompagnata da risultati amministrativi significativi.
L’adeguamento disposto con legge nazionale, ha previsto tre scaglioni di aumento (45% nel 2022; 68% nel 2023; 100% nel 2024) sulla base di un rapporto percentuale calcolato a partire dal trattamento economico lordo mensile dei presidenti delle Regioni e rapportandolo alla popolazione di un Comune.
La Regione si fa carico di una quota parte dei maggiori oneri di spesa per i conti comunali. Gli adeguamenti – che comportano una maggiore spesa a bilancio – possono essere liquidati solo se si rispetta l’equilibrio nei conti pluriennali, per assicurare che la spesa integrale di aumento sia sostenibile.
E’ bene precisare che l’indennità di carica di un assessore viene dimezzata (2.751,92, somma lorda) se si tratta di lavoratore dipendente non in aspettativa. Ed è la scelta più “risparmiosa” per le casse pubbliche. Si sono mossi in questo modo, ad esempio, gli assessori Gibilisco, Celesti e Consiglio. Possibili poi decurtazioni su base volontaria (35% o 43%) anche per ragioni di cumulo fiscale o per finanziare determinati capitoli di spesa o iniziative benefiche a titolo personale.