Calcio giovanile, la Rari Nantes Siracusa si aggiudica a Cattolica la Milan Cup

Grande festa in casa Rari Nantes Siracusa. La formazione “pulcini” si è infatti aggiudicata la 10.a edizione della Milan Cup. E’ un torneo riservato alle Accademie Milan affiliate di tutta Europa. La manifestazione calcistica giovanile si è svolta a Cattolica, dal 14 al 16 giugno. La formazione siracusana under 10, guidata dai mister Emanuele Micieli e Giuseppe Di Mauro, ha superato senza troppi patemi la fase a gironi. In rapida successione, sconfitte Fatimatraccia, Union Novara, Castello Città di Cantù.
Nel girone “Oro Rosso” sfida con le altre prime classificate degli altri 3 gironi di qualificazione. Ed anche in questa fase 3 vittorie su altrettanti incontro per la Rari Nantes. In finale, incrocio con il Don Bosco Perugia superato per 2-1.
Numeri importanti quelli con cui la Rari Nantes torna a Siracusa, con 34 gol fatti e appena 4 subiti. Il miglior marcatore del torneo è il siracusano Damiano Alessio mentre la rete segnata da Matteo Spina è stata scelta come miglior gol del torneo.
La rosa della Rari Nantes under 10 era composta dai portieri Mathias Costa e Samuele Duranti poi Matteo Spina, Diego Franzo, Diego Durelli, Damiano Micieli, Thomas Rossitto, Oscar Piazza, Gabriele Morreale, Matilde Di Mauro, Damiano Alessio, Diego Ficara.




Indecoroso, spazzatura in strada senza regole. Ennesima bonifica, mancano i controlli

Una montagna di spazzatura, tonnellate di rifiuti non differenziati sono stati raccolti questa mattina durante una delle ennesime operazioni di bonifica straordinaria del territorio. Nell’area della Mazzarrona, in particolare tra via Algeri e viale Tunisi – a parte qualche lodevole eccezione – lo spettacolo su strada era indecoroso, con cumuli di sacchetti che quasi nascondevano alla vista i cassoni e i carrellati su strada. Secondo una prima stima, solo oltre 50 le tonnellate abbandonate lì su strada. Difficile riuscire a raccogliere tutto oggi. In molti lamentano il fatto che, per via del cattivo odore, hanno dovuto tenere chiuse porte e finestre. Segnalata anche la presenza di topi, sin sui balconi dei primi piani delle abitazioni.
La spiacevole sensazione è che in quella vasta area quasi nessuno più faccia la differenziata. I sacchetti di spazzatura vengono, infatti, lasciati in strada a qualunque ora del giorno e senza alcun riguardo per le regole di conferimento. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di indifferenziato. Impossibile, così, per gli operatori procedere con l’ordinaria raccolta quotidiana, visto che la frazione che andrebbe raccolta in base al giorno della settimana finisce sepolta sotto chili e chili di indifferenziato. E resta allora in strada, insieme a tutto il resto della spazzatura. Il problema, è facile capirlo adesso, non è quindi il comportamento degli operatori bensì quello di chi – e sono troppi – non segue le regole che vigono in città, costringendo tutta la zona a vivere sepolta nella spazzatura.

Spesso, inoltre, i sacchi di spazzatura vengono abbandonati nelle già sature aree, e per di più in pieno giorno. La scena è spesso questa: arriva un’auto, parcheggia accanto ai cassoni, si apre il cofano e giù tre o quattro sacchi.
Una presenza costante e quotidiana del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale non guasterebbe. Anzi, è necessaria. Per rispetto verso gli utenti onesti, nei conferimenti e nei pagamenti della Tari, e per rispetto della città. C’erano una volta gli ispettori ambientali comunali volontari. Che fine hanno fatto?

Nell’indolenza collettiva, continua a ripetersi il triste copione. L’unica soluzione sin qui adottata è quella delle bonifiche straordinarie che, poi, altro non sono se non l’ennesimo costo economico di cui devono farsi carico i contribuenti. Per fare due conti, ogni tonnellata “costa” alle casse pubbliche (e quindi ai cittadini che pagano la Tari) circa 400 euro. Le circa 50 tonnellate odierne sono costate, quindi, 20.000 euro senza considerare operatori e mezzi impiegati nelle operazioni straordinarie. Ripulito oggi, tra due giorni sarà di nuovo punto e a capo. E allora altra bonifica e nuovi costi. Così non scenderà mai il peso della Tari per le famiglie siracusane.




Rimesso in libertà imprenditore della ristorazione arrestato per frode fiscale

E’ stato scarcerato il noto imprenditore della ristorazione, Antonio Spuria. Il Gip presso il Tribunale di Siracusa, Federica Piccione, ha disposto la remissione in libertà, su conforme richiesta dei pm.
“Il provvedimento è stato adottato anche alla luce dei provvedimenti del Tribunale fallimentare di Siracusa, che ha accolto la richiesta di concordato per le società Atena e La Mattonella; in tal modo sono state considerate attenuate le esigenze cautelari”, spiegano i difensori dell’imprenditore, gli avvocati Antonino e Bruno Leone.
All’imprenditore l’accusa contestata di essere, anche grazie alla collaborazione di professionisti compiacenti, “il dominus di un sistema criminoso che ha portato al fallimento pilotato di decine di società allo scopo di sottrarsi al pagamento delle imposte per oltre 15 milioni di euro”. Nelle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza anche dopo che l’uomo era stato posto ai domiciliari, è emerso che – nonostante il divieto di avere rapporti con i dipendenti delle società ancora in vita e per le quali è stata avanzata proposta di concordato – avrebbe continuato ad incontrare alcuni di questi e ad impartire loro disposizioni lavorative. Per questo venne arrestato e condotto in carcere nelle settimane scorse.
Ora la decisione del Gip che ha rimesso in libertà l’uomo, essendo venute meno le esigenze cautelari. Resta però sottoposto all’obbligo di firma ed all’obbligo di dimora a Siracusa.




Esami di maturità per 3.253 studenti siracusani, mercoledì la prima prova scritta

In provincia di Siracusa sono 3.253 gli studenti e le studentesse alle prese con la Maturità 2024. Mercoledì 19 giugno, alle 8.30, affronteranno la prima prova scritta dell’esame di Stato. Come tradizione, si tratta del tema d’italiano. Da giorni sui social e sul web impazza il toto-tema. Sei ore di tempo, con modalità identiche in tutti gli istituti: i maturandi potranno scegliere tra sette tracce (ambiti letterari, storici, scientifici, economici o sociali) per tre macro tipologie: l’analisi del testo, il testo argomentativo e il tema d’attualità. Come riferito dal ministero, la prova può essere suddivisa in più parti per verificare diverse competenze, comprese la comprensione linguistica, l’espressione logico-argomentativa e la riflessione critica del candidato.
Giovedì 20 giugno sarà la volta della seconda prova scritta, specifica per ciascun indirizzo di studio. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento (Decreto Legislativo 61/2017), la prova è basata su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo, piuttosto che su discipline specifiche. Le materie della seconda prova della Maturità 2024 sono state rese note a gennaio: per il liceo classico è uscita la versione di greco, mentre gli studenti dello scientifico affronteranno la prova di matematica.
Solo in alcuni istituti è prevista anche una terza prova scritta (martedì 25 giugno 2024). Vale per le sezioni EsaBac, EsaBac techno.
Dopo le prove scritte, conto alla rovescia per il colloquio orale multidisciplinare. Si mira a valutare la capacità del maturando di collegare le conoscenze acquisite e di esporre il proprio percorso educativo, culturale e professionale. Si inizia con l’analisi della breve relazione o un elaborato multimediale sull’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta durante il percorso di studi.
Il voto finale viene determinato combinando il punteggio ottenuto nelle prove scritte, nel colloquio orale e considerando i crediti scolastici accumulati negli ultimi tre anni di scuola. E’ espresso in centesimi. Fino a 40 punti per i crediti scolastici, fino a 20 punti per la prima prova scritta, fino a 20 punti per la seconda prova scritta e fino a 20 punti per il colloquio. La commissione ha la facoltà di assegnare un bonus aggiuntivo di massimo 5 punti. Per i più meritevoli, prevista anche la lode. Il punteggio minimo per ottenere la Maturità è di 60/100.
Quanto alle commissioni d’esame, sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno. In Sicilia sono 1.318 commissioni (112 a Siracusa). Tra i licei, è anche quest’anno lo scientifico a presentare il maggior numero di maturandi siciliani (6.381); seguono classico (3.951), linguistico (3.043), scienze umane (3.038), scientifica opzione scienze applicate (2618), scienze umane opzione economico sociale (1.124), scientifico – sezione a indirizzo sportivo (504), liceo delle arti figurative, plastico- pittorico (489).
Si presenteranno all’Esame di Stato 301 studentesse e studenti della sezione musicale del liceo musicale e coreutico e 77 della sezione coreutica triennio.
Tra gli istituti tecnici è l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing ad avere il maggior numero di maturandi (2.754) ai quali vanno aggiunti i 1.805 dell’articolazione sistemi informativi aziendali; segue turismo con 1.828, informatica e telecomunicazioni articolazione informatica con 1.788.
Il picco tra gli istituti professionali si trova nell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera con 3.803 maturandi. Poi manutenzione e assistenza tecnica con 853 candidati; servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera – articolazione enogastronomia con 619 candidati; agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane con 486 candidati.
“Auguro buono studio e un ottimo risultato finale alle studentesse e agli studenti del secondo ciclo di istruzione che si apprestano ad affrontare le prove dell’Esame di Stato, traguardo importante del percorso scolastico di ognuno di loro”, dice Giuseppe Pierro, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia. “Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale della Scuola per la dedizione e il lavoro svolto durante l’intero anno scolastico”.




Esami di terza media per 47.570 studenti siciliani, martedì la prova di italiano

In Sicilia sono 47.570 le alunne e gli alunni alle prese con gli esami di terza media. Un numero leggermente inferiore rispetto all’anno scolastico 2022-2023: 48.372 studenti che hanno frequentato il terzo anno delle scuole secondarie di primo grado (medie).
La provincia in cui si conta il maggior numero di alunne e alunne di terza media è Palermo con 12.451 (118 in meno rispetto al 2022-2023), segue Catania con 11.487, numero che rimane sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente (11.481). Al terzo posto la provincia di Messina con 5.412, Agrigento con 3.805, Trapani con 3.719, Siracusa con 3.715, Ragusa 3.122, Caltanissetta 2.448 e infine Enna con 1.437.
Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro si è recato questa mattina nella sede dell’Istituto Comprensivo ‘Giuliana Saladino’ nel quartiere Cep di Palermo dove 48 alunne e alunni di terza media e 29 adulti (5 in più dello scorso anno) hanno affrontato il primo giorno di esame con la prova di matematica. Domani Italiano e mercoledì le lingue straniere. Seguiranno le prove orali.




Sanità, adesso è ufficiale: Alessandro Caltagirone è il nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa

Adesso è ufficiale, Alessandro Caltagiorne è il nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa. La giunta, su proposta dell’assessore alla Salute Giovanna Volo, ha confermato nei ruoli i già commissari straordinari, ad eccezione di quello dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio. La continuità gestionale sarà assicurata dal direttore sanitario dell’Azienda provinciale etnea, così come previsto dalla legge. Successivamente, si procederà alla nomina dell’organo ordinario dell’Asp di Catania.
Questi i nomi e le destinazioni dei nuovi direttori generali designati nelle aziende sanitarie provinciali: Daniela Faraoni all’Asp di Palermo, Giuseppe Cuccì all’Asp di Messina, Giuseppe Capodieci all’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra all’Asp di Caltanissetta, Mario Carmelo Zappia all’Asp di Enna, Giuseppe Drago all’Asp di Ragusa, Alessandro Caltagirone all’Asp di Siracusa, Ferdinando Croce all’Asp di Trapani.
Via libera, quindi, del governo al conferimento degli incarichi di direttore generale delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale. Approvato anche il nuovo schema di contratto dei manager che prevede, per volere del presidente della Regione Renato Schifani, obiettivi specifici e concreti specialmente sulla riduzione delle liste d’attesa, con un monitoraggio trimestrale e una verifica annuale del raggiungimento degli stessi, a pena di decadenza automatica dei direttori generali anche dopo il primo anno dall’insediamento.
“Dare una nuova stabilità alla sanità pubblica regionale e abbattere le liste di attesa – dice Schifani – sono due dei principali impegni assunti dal mio governo sin dal suo insediamento e stiamo lavorando concretamente in questa direzione. Introdurre, tra gli obiettivi dei nuovi manager, il pieno rispetto del Piano regionale approvato dalla giunta nel luglio dell’anno scorso, pena la revoca dell’incarico, servirà a garantire ai pazienti tempestività di accesso alle cure. Trovo sacrosanto che i dirigenti che hanno responsabilità vengano sottoposti alle necessarie verifiche dei loro obiettivi. È nostra intenzione dare ai cittadini risposte qualificate e rapide ai loro bisogni di salute”.
Questi i manager delle aziende ospedaliere: a Palermo, Walter Messina all’Arnas “Civico” e Roberto Colletti agli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”; a Catania, Giuseppe Giammanco all’Arnas “Garibaldi” e Salvatore Emanuele Giuffrida al “Cannizzaro”; a Messina, Catena Di Blasi al “Papardo”. Nei policlinici: Maria Grazia Furnari a Palermo e Giorgio Giulio Santonocito a Messina. In precedenza, erano già stati nominati Gaetano Sirna al Policlinico di Catania e Maurizio Letterio Lanza all’Irccs “Bonino Pulejo” di Messina.
Entro 15 giorni dalla firma dei contratti, i nuovi manager dovranno procedere alla nomina dei direttori sanitari e amministrativi, già selezionati dalla Regione.
In merito al nuovo schema di contratto, è previsto che, entro trenta giorni dall’insediamento, i direttori generali predispongano un apposito piano operativo di governo e di recupero delle liste d’attesa che dovrà essere approvato dall’assessorato della Salute. Tra le novità, anche il necessario conseguimento del 100% delle azioni previste dal cronoprogramma del Piano operativo regionale (Por) della Missione 6 – Salute del Pnrr.




“No al trasferimento del reparto di urologia a Lentini”, l’appello dell’Osservatorio Civico di Siracusa

“Nel mese di Febbraio apprendevamo, dalle sue stesse dichiarazioni, che l’apertura del nuovo padiglione dell’Ospedale Umberto I (i cui lavori furono consegnati nel lontano Aprile 2021 e conclusi un anno fa) sarebbe stata imminente: tempo previsto 15 giorni, poiché tutto era stato ultimato e si attendeva, a suo dire, il solo collaudo. Ad oggi il nuovo padiglione è ancora chiuso e non se ne conoscono le ragioni. Ci consenta di considerare cinque mesi un tempo sovrabbondante per ultimare gli adempimenti”. E’ quanto scrive l’Osservatorio Civico di Siracusa, che sottolinea la mancata apertura del padiglione realizzato un anno fa all’ospedale Umberto I e costato circa 7 milioni di euro.
“Un’altra, pesante tegola sembra cadere ora sulla sanità siracusana: il possibile trasferimento del reparto di Urologia, l’unico esistente nell’ambito provinciale (e forse anche quello di chirurgia vascolare) addirittura a Lentini, al fine di intervenire per dei lavori di messa in sicurezza. Possiamo anche comprendere che non si trovi spazio all’interno dell’Umberto I ma ci chiediamo se qualcuno si è posto la domanda su come i pazienti del capoluogo e dei vari comuni della provincia (pensiamo soprattutto a quelli della zona sud e di quella montana) potranno raggiungere il lontano ospedale di Lentini, che peraltro si trova pure fuori dal centro abitato”, continua.
La richiesta dell’Osservatorio Civico al nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, è quindi quella di “svolgere tutte le azioni possibili per individuare nel nostro capoluogo i locali adatti per ospitare temporaneamente il reparto di urologia ed evitare che i pazienti siano costretti a trovare più conveniente rivolgersi alle limitrofe Catania e Ragusa, se non addirittura dover rinunciare del tutto alla cura”.
Non manca il riferimento finale dell’Osservatorio Civico all’atteso ritorno a Siracusa del reparto di oncologia, nei locali dove si trova attualmente il pronto soccorso, per “mettere fine ai pesanti disagi di parecchie centinaia di pazienti”.




VIDEO. Operazione interforze a Lentini: officina priva di autorizzazioni, denunciato il titolare

Un uomo di 38 anni, è stato denunciato per avere esercitato l’attività di riparatore di motoveicoli senza la necessaria iscrizione presso la Camera di Commercio e per avere realizzato abusivamente la struttura che ospitava l’officina. Le attrezzature utilizzate per la riparazione delle moto sono state sequestrate.
Nello specifico, l’officina, specializzata per la riparazione di ciclomotori e motocicli, è stata individuata dagli uomini della Polizia Stradale nei pressi della Strada Provincia 16, molto vicina alla sede stradale dove è noto che si svolgono corse clandestine di ciclomotori. Il fenomeno delle corse clandestine di motoveicoli, infatti, richiama il grave problema della sicurezza stradale e la Polizia di Stato invita gli utenti a prestare la massima attenzione a tutto ciò che concerne la guida prudente di veicoli e motoveicoli.
L’operazione interforze di venerdì 14 giugno nel territorio di Lentini è stata pianificata in seno di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e condotta in collaborazione tra il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale, delle unità cinofile della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, nonché del IV Reparto Volo di Reggio Calabria e della Polizia Stradale.
Nel corso dell’operazione, infatti, è stato anche arrestato un uomo di 42 anni, già conosciuto alle forze di polizia, per il reato di possesso ai fini dello spaccio di droga ed è stato sequestrato un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.




Ciane-Saline, tornano i Fenicotteri Rosa ed un rigoglioso papiro: interventi contro gli infestanti

Tornano i Fenicotteri Rosa alla Riserva Naturale Orientata Ciane-Saline. Insieme a loro, popolano adesso l’area i Cavalieri d’Italia, gli Aironi Cenerini, i Martin Pescatore. Un ritorno davvero gradito e significativo, dopo l’inverno, non solo in termini di bellezza di uno dei luoghi naturalistici più preziosi del territorio. I fenicotteri rosa, infatti, insieme alle altre specie, arricchiscono l’avifauna dell’area umida. La Riserva Ciane-Saline compie quest’anno 40 anni dalla sua istituzione. Un’occasione che è stata celebrata di recente con alcune iniziative, finalizzate alla promozione della conoscenza di un sito dall’altissimo valore, tra le altre ragioni per via della presenza del Papiro che spontaneamente cresce. E’ il Cyperus papyrus, presente sul Fiume Ciane e sul fiume Nilo. Il Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale), ente a cui la cura e la promozione del sito è demandata, ha disposto nelle scorse settimane degli interventi di pulizia degli infestanti del Papiro, con la partecipata SAS della Regione Siciliana e della partecipata “Siracusa Risorse in House”. A seguito di tali operazioni- garantisce l’ente di via Roma-la riserva si presenterebbe adesso in ottima salute. C’erano, in precedenza, segnali di “sofferenza” che indicavano chiaramente la necessità di avviare azioni di tutela.




Santa Lucia, mozione in Consiglio per chiedere il ritorno delle spoglie. L’Arcidiocesi ringrazia ma frena

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato una mozione con cui, una volta di più, si chiede il ritorno definitivo delle spoglie di Santa Lucia, conservate a Venezia. A dicembre, il corpo tornerà per una visita a tempo in Sicilia, come da accordo con il Patriarcato veneto che prevede un viaggio a Siracusa ogni dieci anni. L’Arcidiocesi di Siracusa, in una nota, “ringrazia l’assemblea civica che ha voluto nell’Anno Luciano indetto dall’arcivescovo Francesco Lomanto rendere così omaggio alla patrona per rispondere ad un legittimo desiderio dei siracusani”.
Poi il tentativo di evitare fraintendimenti e tensioni con il Patriarcato di Venezia. “La vicenda storica relativa al Corpo della Patrona va contestualizzata nell’ambito che gli è proprio, quello cioè della prospettiva provvidenziale della storia, consegnando così il desiderio del popolo siracusano ai disegni di bene e di amore di Dio e all’intercessione della stessa Santa Lucia”. Insomma, niente forzature per di più a pochi mesi dall’attesa visita delle spoglie della Patrona.
L’Arcidiocesi invita allora il Consiglio comunale a produrre anche interventi per la “valorizzazione del quartiere Santa Lucia che custodisce le testimonianze della martire siracusana”. Insomma, più attenzione alla Borgata ed alla piazza dedicata a Santa Lucia, prima di qualunque azione dall’esito incerto per chiedere il ritorno delle spoglie a titolo definitivo a Siracusa.