“Decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici “, seminario Ance Siracusa sulle novità per il mondo delle costruzioni

Domani, mercoledì 26 marzo, con inizio alle ore 9.00, nella Sala “U. Gianformaggio” di Confindustria Siracusa, Ance Siracusa organizza un incontro volto a illustrare le principali novità introdotte dal Decreto Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici.
Relatori dell’evento saranno gli avvocati Francesca Ottavi, Direttore Direzione Legislazione Opere Pubbliche di Ance Nazionale ed Emma Musco, Funzionario Direzione Legislazione Opere Pubbliche di Ance Nazionale.
L’incontro sarà l’occasione per analizzare, con taglio pratico, i principali istituti interessati dalle recenti modifiche normative di particolare interesse per le imprese ed i professionisti che operano nel mondo dei lavori pubblici.




Risse in un bar del centro di Pachino, attività sospesa per dieci giorni

La Polizia di Stato ha notificato a un bar del centro di Pachino la sospensione momentanea dell’attività lavorativa per motivi di ordine pubblico. Nello specifico, l’esercizio commerciale, oggetto da tempo di attenti controlli da parte degli agenti della Polizia di Stato in servizio al locale Commissariato, risultava essere frequentato anche da persone che sono dedite alla commissione di reati e capaci di turbare l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, all’interno del locale e nelle immediate vicinanze si sono verificate alcune violente risse con feriti.
Al termine dell’istruttoria condotta dai Poliziotti pachinesi, il Questore della provincia di Siracusa ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa del locale in questione per un periodo di dieci giorni.




Asp di Siracusa, si insedia il nuovo Comitato Consultivo aziendale: Salvo Sorbello eletto presidente

Salvo Sorbello, presidente dell’Osservatorio Civico, è stato eletto con l’80% dei voti presidente del nuovo Comitato Consultivo dell’ASP di Siracusa per il triennio 2024-2026, vicepresidente è nominata la presidente regionale AVO, Cetty Moscatt.
L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea di insediamento del nuovo Comitato Consultivo aziendale che si è svolta nei locali della Direzione Generale su convocazione del direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone.
Del nuovo Comitato Consultivo fanno parte 24 associazioni di tutta la provincia di Siracusa che hanno presentato domanda e sono state ammesse a far parte dell’Organismo, rappresentanti del volontariato attivo nel campo sociale e sanitario. L’assemblea è stata coordinata dalla referente aziendale del Comitato Consultivo Adalgisa Cucè che ha il compito attraverso l’Urp di supportarne le attività così come previsto dalle norme di riferimento.
“Al nuovo Comitato Consultivo, ai rappresentanti delle associazioni componenti e ai nuovi vertici eletti – dichiara il direttore generale Alessandro Caltagirone – rivolgo il più cordiale benvenuto e gli auguri di buon lavoro. Il Comitato Consultivo aziendale riveste un importante ruolo all’interno dell’Azienda – aggiunge – per la partecipazione consapevole dei cittadini al miglioramento della erogazione dei servizi sanitari, costituendo un importante anello di congiunzione tra le istanze di salute degli utenti e l’Azienda. Sarò lieto di incontrare il Comitato alla prima riunione operativa per recepire le istanze ed affrontare tutti gli aspetti di maggiore interesse degli utenti”.
Nel ringraziare le associazioni per la fiducia, il presidente Salvo Sorbello ha tracciato le linee di programma delle prossime attività del Comitato con particolare attenzione verso la sanità territoriale, il nuovo ospedale di Siracusa e la riforma della disabilità che sta per entrare in vigore.




Mostra “Testimoni di verità”: visita del tenente colonnello dei Carabinieri di Siracusa, Sara Pini

Il tenente colonnello Sara Pini, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Siracusa, con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Augusta capitano Luca Pisano e del comandante della stazione di Lentini luogotenente Silvio Puglisi, ha visitato la mostra “Testimoni di verità”, curata da Franco Nicastro e realizzata dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, ospitata nell’aula “Falcone” all’interno del Liceo classico “Gorgia” di Lentini. L’ufficiale dell’Arma dei carabinieri è stato accolto dalle referenti del Liceo classico “Gorgia” le professoresse Elisa Lombardo e Gabriella Romano e dal Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Salvatore Di Salvo, che è anche Segretario nazionale dell’Unione cattolica della stampa italiana. La mostra itinerante “Testimoni di verità” che, racconta la storia dei nove giornalisti uccisi, è arrivata a Lentini grazie all’iniziativa dell’Istituto superiore scolastico “Gorgia – Vittorini – Moncada” presieduta dal dirigente scolastico Vincenzo Pappalardo con la collaborazione del Lions club di Lentini presieduto da Maria Teresa Raudino. Nel corso della visita, il tenente colonnello Pini ha ascoltato con grande attenzione la storia dei giornalisti uccisi dalla criminalità organizzata e il loro impegno e visitato l’aula Falcone dove sono custoditi permanentemente i mobili dell’Ufficio di pretore di Lentini, utilizzati dal 1965 al 1967 dal giudice Giovanni Falcone, durante il suo primo incarico di uditore giudiziario. La mostra rimarrà a Lentini fino al 3 aprile prossimo.




Parcheggio Damone, la soluzione di Noi Albergatori Siracusa

«Per la collettività siracusana, i turisti e, in particolare, per i commercianti e i residenti dell’area Tisia, Tica, Zecchino, l’utilizzo del parcheggio di via Damone costituisce un fondamentale beneficio, a cui non si può rinunciare». Ne è certo Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, che aggiunge: «Le schermaglie politiche che ne hanno accompagnato la laboriosa realizzazione e la successiva, frettolosa chiusura, hanno determinato indignazione tra i cittadini che pensavano di fruire di un servizio estremamente necessario. E adesso, per uscire dal buco nero e dal circolo vizioso, in cui ci si è cacciata l’amministrazione comunale, con lo spirito di trovare una soluzione pratica e completa, ci siamo rivolti all’esperto architetto Giuseppe Spinoccia il quale, in buona sostanza, sostiene che: «Nel caso del parcheggio di via Damone, la variante di nuova e diversa destinazione urbanistica di un’area, peraltro già assoggettata ad area a servizi dal vigente Prg, si configura come una variante parziale molto semplificata, perché non riguarda una variazione urbanistica di rilevanza regionale o provinciale ma esclusivamente comunale se non proprio di quartiere.
Nel caso dell’area a parcheggio via Damone siamo in presenza di un’area già destinata a verde di quartiere dal vigente Prg e la variazione urbanistica riguarderebbe solo la sua nuova destinazione di area a parcheggio. Di fatto, una variante parziale in quanto si tratta di area già comunque individuata e da tempo come area per servizi di quartiere. Secondo l’art. 26 della L. R. n.19/2020, il funzionario Rup del Comune di Siracusa dovrebbe indire una conferenza dei servizi di pianificazione, avendo cura di approntare, prima, una relazione istruttoria che spieghi e giustifichi la necessità della variazione di destinazione dell’attuale area a verde su via Damone ad area a parcheggio. Per far questo bisogna tener conto che il Prg destina una parte del territorio cittadino ad aree per servizi di quartiere (cioè: di aree a verde, aree a parcheggio, di area per attrezzature collettive, aree per edilizia scolastica)».
«Nella sostanza – conclude Spinoccia – per rendere fruibile l’area di via Damone a destinazione di parcheggio, occorre individuare altre aree già previste dal Prg a parcheggio e della medesima dimensione, per cambiarne la destinazione da area a parcheggio a verde di quartiere. Di queste aree a parcheggio ce ne sono diverse come possibilità/quantità già individuate dal Prg, ad esempio: zona Villaggio Miano (mai utilizzate), zona Scala Greca o Grottasanta. Insomma, le aree esistono, basta, pertanto, individuarle e predisporre la relazione di istruttoria con allegati grafici per indire la conferenza dei servizi iniziale».
«Se così stanno le cose, senza perdere altro tempo – conclude Rosano – mettiamoci subito al lavoro»




Pallanuoto, vigilia del turno infrasettimanale per l’Ortigia: in vasca in casa della RN Florentia

Dopo la fondamentale vittoria contro l’Olympic, l’Ortigia vive già un’altra viglia cruciale: domani è in programma il turno infrasettimanale del campionato di Serie A1, con le partite della 23ª giornata. I biancoverdi scenderanno in acqua alle ore 15.00, alla piscina “Nannini” di Firenze, contro la RN Florentia. Una sfida non semplice per gli uomini di Piccardo, che si troveranno di fronte una formazione in ottima forma, capace di raccogliere 7 punti nelle ultime cinque partite, vincendone due, pareggiandone una e perdendo solo con Recco e Savona. I toscani, dunque, che all’andata a Siracusa erano stati sconfitti nettamente, stanno vivendo un momento positivo, rinforzato dal successo esterno di sabato a Palermo, e vogliono vincere per portarsi a un solo punto dall’Ortigia (adesso avanti di quattro lunghezze) e provare a inseguire la salvezza diretta. La squadra di Piccardo, dal canto suo, nella vittoria contro l’Olympic ha ritrovato fiducia e certezze, mettendo in mostra quella lucidità e quella compattezza che erano venute meno nelle ultime gare.
Alla vigilia, parla l’attaccante Yusuke Inaba, che descrive lo spirito con il quale la squadra si sta avvicinando alla sfida di domani a Firenze: “Il nostro morale adesso è abbastanza alto perché, grazie anche alla vittoria dello scorso sabato contro l’Olympic Roma, abbiamo acquisito nuovamente consapevolezza nei nostri mezzi. E questo è un aspetto molto importante. Tornare a vincere ci serviva per poter riprendere a giocare in un certo modo, come facevamo all’inizio della stagione. Adesso siamo carichi e vogliamo continuare a fare bene. La partita contro la Florentia è molto importante per noi, per riuscire a mantenere l’ottavo posto e quindi restare in zona play-off”.
Il giocatore giapponese sottolinea la pericolosità della formazione toscana e spiega cosa dovrà fare l’Ortigia per riuscire a vincere questa gara fondamentale: “La Florentia è una squadra imprevedibile ed è consapevole di avere tutte le qualità per poter giocare alla pari contro tutti. Per quanto ci riguarda, tatticamente, dovremo essere bravi a non forzare le giocate in attacco e dovremo stare più attenti in difesa. Purtroppo, ultimamente paghiamo molto i nostri errori in fase offensiva, ecco perché dovremo giocare al meglio quella fase ed evitare di prendere ripartenze e gol facili da parte loro. In poche parole, per portare a casa il risultato, bisognerà essere concentrati e limitare i tanti sbagli commessi ultimamente. Siamo fiduciosi e pronti a dare il massimo”.




La conferma della Regione: il nuovo ospedale sarà Dea di II livello, con 438 posti letto

Anche il presidente della Regione saluta con favore il parere positivo del Nucleo di Valutazione del Ministero della Salute sul finanziamento per il nuovo ospedale di Siracusa. Per Renato Schifani “è la conferma dell’ottimo lavoro svolto dal mio governo. Per ottenere questo risultato, mi sono fatto più volte garante in prima persona dato che si tratta di un’opera di edilizia ospedaliera straordinaria e importantissima per tutta l’Isola”.
Nelle due precedenti convocazioni, però, erano state necessarie integrazioni, richieste proprio agli uffici regionali. Altrimenti il via libera sarebbe potuto arrivare già a febbraio.
Schifani, sul tema, aveva convocato e presieduto lo scorso febbraio una riunione a Palazzo d’Orléans con tutti i soggetti coinvolti per assicurarsi che le richieste di chiarimenti pervenute dal ministero fossero state puntualmente esitate dall’assessorato regionale della Salute, ribadendo, in particolare, la natura di Dea di II livello dell’ospedale anche nell’ambito della nuova rete ospedaliera e confermando i 438 posti letto, di cui 26 di terapia intensiva. Il costo complessivo dell’opera ammonta a circa 420 milioni di euro, dei quali 48 per l’acquisto di attrezzature.
«Siamo già in contatto con il Consiglio superiore dei lavori pubblici – prosegue il presidente della Regione – che deve adesso fornire l’ultimo via libera al progetto esecutivo. Rup e progettisti si sono confrontati costantemente con i tecnici di Roma e, nelle settimane scorse, hanno trasmesso le relazioni necessarie per il rilascio del parere finale. Una volta ottenuto quest’ultimo nulla osta, potremo firmare l’accordo di programma al Ministero e avviare, in tempi brevi, le procedure per la pubblicazione della gara d’appalto».




Nuovo ospedale di Siracusa, via libera dal Nucleo di Valutazione del Ministero. Le reazioni della politica

Nuovo ospedale di Siracusa, parere positivo del nucleo di valutazione del Ministero della Salute. Adesso si sblocca l’iter che dovrebbe condurre, entro l’anno, alla pubblicazione della gara d’appalto. La notizia positiva, attesa da febbraio, arriva con l’annuncio dei parlamentari Luca Cannata (FdI) e Filippo Scerra (M5S) insieme al deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). Soddisfazione espressa anche da Riccardo Gennuso (FI).
“Si tratta di un passaggio fondamentale che sblocca definitivamente l’iter per la costruzione di una struttura moderna, efficiente e all’altezza dei bisogni sanitari della nostra provincia”, ha commentato Luca Cannata, deputato della Camera e vicepresidente della Commissione Bilancio. “La documentazione integrativa è stata posta oggi sul tavolo della decisiva riunione del Nucleo di Valutazione e ha superato positivamente l’esame”. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia sta seguendo da vicino ogni fase dell’istruttoria ministeriale, sollecitando le integrazioni necessarie e monitorando tutti i passaggi, ultimi i chiarimenti richiesti alla Regione Siciliana.
Ora si può procedere alla sottoscrizione dell’accordo tra Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e Regione Siciliana, per poi arrivare al progetto esecutivo, agli espropri e infine alla gara d’appalto, che si punta a bandire entro la fine dell’anno. Il parlamentare ha inoltre evidenziato la buona sinergia tra il Ministero della salute e presidente della Regione Renato Schifani con il Commissario straordinario dell’Asp Guido Monteforte per la tempestività e l’impegno che si sta portando avanti. “Da parte mia – ha concluso Cannata – continuerò a seguire e vigilare su ogni passaggio affinché Siracusa possa avere finalmente un ospedale all’avanguardia, capace di rispondere con qualità ed efficienza alle esigenze di cura del territorio. È un risultato atteso da anni e che oggi prende sempre più forma grazie a un lavoro di squadra serio e determinato”.
“Il Nucleo di Valutazione del Ministero della Salute ha espresso parere favorevole sul nuovo ospedale di Siracusa. Adesso è possibile formalizzare la richiesta formale di finanziamento al Mef e procedere con la fase operativa che condurrà alla gara d’appalto dei lavori di costruzione dell’attesa infrastruttura sanitaria. Dopo due richieste di chiarimenti ed integrazioni rivolte ad una Regione Siciliana non apparsa attentissima sul tema, come invece era lecito attendersi, siamo lieti di apprendere che anche grazie al nostro interesse costante, si è chiuso positivamente questo passaggio. Anche se spiace dover constatare come sia stato necessario più tempo di quello che era lecito attendersi. I siracusani aspettano da troppi anni, responsabilità della politica è rispondere tempestivamente a quella attesa”. Così il parlamentare Filippo Scerra e il deputato regionale Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle, hanno commentato la conclusione dell’esame condotto dal Nucleo di Valutazione del Ministero della Salute. “E’ finalmente possibile ragionare di progettazione esecutiva, avviare gli espropri e tutte quelle successive procedure che speriamo possano condurre alla gara d’appalto dei lavori di costruzione entro il 2025”, hanno spiegato i due esponenti Cinquestelle.
Nelle due precedenti riunioni, l’ente di controllo aveva dovuto bloccare la sua analisi, prima per l’assenza di informazioni tecniche sulla qualificazione della struttura (Dea II Livello) e sui posti di terapia intensiva, e poi per una incompleta documentazione su allestimenti e macchinari da collocare nella struttura ospedaliera. In entrambi i casi, erano stati i due esponenti del M5S a segnalare le problematiche e a far suonare la sveglia negli uffici regionali.
“Il prossimo passo adesso sarà la firma dell’Accordo tra il Ministero della Salute e la Regione Siciliana. Va da sé che ci attendiamo che la firma arrivi nel giro di poche settimane, mettendo così la struttura commissariale nelle condizioni reali per poter finalmente accelerare l’iter speciale concesso cinque anni addietro per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”, hanno concluso Scerra e Gilistro.
“Un passo importante per il nuovo ospedale di Siracusa dopo l’ok arrivato dal Nucleo di Valutazione riunito a Roma, adesso tocca aspettare il parere positivo del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Così potremo arrivare presto alla definizione del progetto e, mi auguro presto, alla gara d’appalto per la costruzione. Il progetto per dotare Siracusa di un nuovo ospedale va avanti, l’impegno del governatore Schifani e il rifinanziamento dell’opera da parte della Regione Siciliana sono stati fondamentali per sbloccare l’iter e accorciare i tempi”. Lo dichiara il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso dopo gli ultimi aggiornamenti che arrivano sul futuro del nuovo ospedale di Siracusa.
“Regione Siciliana e Asp di Siracusa hanno risposto con estreme velocità alle richieste arrivate da Roma – aggiunge Gennuso – riuscendo a rispondere alle domande del Ministero della Salute. C’è un grande impegno in questa direzione: Siracusa e provincia meritano una struttura ospedaliera all’avanguardia che sappia rispondere alle esigenze sanitarie dei suoi cittadini. Sono continue le sollecitazioni del presidente Renato Schifani al Consiglio superiore dei lavori pubblici così da poter dare un’ulteriore accelerata all’iter”.




Siracusa e come divenne patrimonio Unesco, Bondin: “il valutatore finlandese perplesso, poi…”

Si torna a parlare di Siracusa patrimonio dell’umanità, con l’avvio delle celebrazioni per i vent’anni dall’inserimento della città di Archimede nella World Heritage List Unesco. Il clou a luglio, per celebrare la storica firma di Durban.
“E’ giusto, vent’anni, dopo esserne ancora orgogliosi”, sottolinea Ray Bondin esperto mondiale di patrimonio Unesco nonchè uno dei protagonisti dell’impresa che portò all’inserimento di Siracusa nella prestigiosa lista planetaria. “In questi due decenni, Siracusa ha fatto grandi passi avanti. All’epoca pensate che piazza Duomo non era neanche riqualificata, come oggi. Ma è utile, però, riflettere sul futuro Unesco di Siracusa. A mio parere, ci sono degli aspetti su cui soffermarsi – dice su FMITALIA – come l’organizzazione di eventi importanti nel periodo invernale, una maggiore offerta culturale anche in termini di musei e collegamenti migliori con entroterra”. E qui val la pena di ricordare che Siracusa era capofila anche dei riconoscimenti per il Val di Noto e Pantalica.
I flussi turistici e le strategie per evitare i rischi dell’overtourism sono altri due aspetti su cui è bene avviare percorsi di gestione. “Ma sta emergendo anche una questione decoro. Ho fatto una passeggiata su via Cavour che, per me, ha bisogno di essere riqualificata, la pavimentazione in particolare. Sono aspetti che possono essere risolti e sono certo che sarà fatto”, dice ancora Bondin. “Io, poi, ho particolarmente a cuore la chiesa dei Gesuiti (Chiesa del Collegio, ndr), chiusa da tanti anni. Anche lì, si potrebbe sfruttare l’unicità del luogo magari con un museo”, l’idea dell’esperto di patrimonio mondiale Unesco.
“Si badi bene, nessuna città è perfetta. Ovunque, ed in particolare nelle città storiche, c’è pressione per il cambiamento. Quindi non è solo un problema di Siracusa. Dappertutto servono banche, negozi, servizi. Personalmente, non ho problemi con i palazzi che diventano b&b o simili. E’ riuso. La nuova sfida per le città storiche come Siracusa è quella di migliorare il decoro. E’ un problema che esiste ovunque. Invito a fare di più”.
Ecco, quindi, tracciata la strada verso i prossimi vent’anni di Siracusa patrimonio dell’Umanità. “Nel 2005 fu una una grande sfida, molto discussa in Unesco”, ricorda Ray Bondin che faceva parte del panel di valutazione Unesco. “La critica a quei tempi era molto forte, il valutatore era un finlandese. E non lesinò appunti per lo stato di conservazione, di Siracusa e ancora di più di Pantalica. E lamentava l’assenza di un piano di gestione. Io mi sono occupato della presentazione del rapporto al panel di valutazione e fortunatamente riuscimmo a far cambiare orientamento alla storia. Il rapporto finale ha enfatizzato invece l’importanza di Siracusa nella storia dell’umanità”. Un risultato a cui contribuì la coraggiosa visione nata nei primi anni del 2000, con un lavoro sinergico del territorio a cui diedero impulso anche i rappresentanti della classe politica di allora come – tra gli altri – la parlamentare ed ex ministro Stefania Prestigiacomo, il sottosegretario Nicola Bono, l’allora assessore regionale Fabio Granata insieme al sindaco Bufardeci ed al presidente della provincia, Marziano.
“Questa città – conclude Bondin – è un’icona della storia dell’umanità da tre millenni. E l’Unesco era contenta di avere Siracusa nella sua lista dei siti importanti planetari. Oggi è diventato ancora più difficile ottenere quel riconoscimento. Bisogna esserne orgogliosi ma anche fattivi. Pantalica, ad esempio, ha bisogno di grande attenzione oggi. Spero che con i progetti che ci sono, si muova qualcosa”.




Rifiuti, cresce la differenziata in Sicilia ma la provincia di Siracusa è in ritardo. I dati Conai

Balzo in avanti della Sicilia nella gestione dei rifiuti in modo differenziato: nel 2023, secondo l’ultimo rapporto Ispra, la regione cresce di quasi quattro punti percentuali, arrivando al 55,2% di raccolta differenziata (era 51,5% nel 2022).
Nel 2023 aumentano anche i contributi che CONAI ha trasferito ai Comuni della Regione per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, come previsto dall’Accordo ANCI-CONAI vigente: circa 48 milioni di euro, in crescita rispetto ai quasi 46 del 2022. Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance sostenibili delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi.
“Un cambio di passo importante – commenta Fabio Costarella, vicedirettore generale CONAI – è il segnale che qualcosa si sta muovendo, finalmente, anche se il divario che separa la Sicilia dai risultati del Veneto o dell’Emilia-Romagna è ancora ampio. Ma quattro punti percentuali sono un ottimo risultato. Senza contare che, per la prima volta in moltissimi anni, nel 2023 la Sicilia non è stata più il fanalino di coda fra le Regioni Italiane per raccolta differenziata, pur restando in fondo alla classifica. E le nostre prime previsioni sul primo semestre 2024 autorizzano all’ottimismo”.
Il totale dei rifiuti di imballaggio sottratti alla discarica e conferiti a CONAI dai Comuni siciliani, nel 2023, è di 275.701 tonnellate. Un pro-capite di 61,7 chilogrammi. Una quantità che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per più di tre volte la tratta autostradale Palermo-Stoccarda (tenendo conto anche del tratto di mare tra Messina e Villa San Giovanni da coprire in traghetto). Un quantitativo in flessione, rispetto alle oltre 315.706 tonnellate conferite nel 2022 al Consorzio Nazionale Imballaggi, che è sussidiario al mercato: interviene quindi solo quando il mercato, da solo, non riesce ad avviare a riciclo gli imballaggi giunti a fine vita.
“Un quadro in cui è ragionevole immaginare che più imballaggi siano stati riciclati dal mercato – spiega Fabio Costarella – grazie a congiunture economiche più favorevoli rispetto a quelle dell’anno precedente. CONAI registra questa flessione sugli imballaggi conferiti ai Consorzi di filiera, ma non è sinonimo di performance meno soddisfacenti. L’aumento nei corrispettivi versati dai Consorzi del sistema CONAI ai Comuni ne è una prova. Ed è probabilmente un segnale del fatto che anche la qualità delle raccolte differenziate è leggermente migliorata, non solo la loro quantità”.
Guardando agli ultimi dati Ispra, la provincia più virtuosa rimane quella di Trapani, che differenzia quasi il 78% dei suoi rifiuti. Dalla provincia arriva a CONAI un pro-capite di oltre 83 chilogrammi di imballaggi a fine vita. Segue Ragusa, la cui percentuale di raccolta differenziata totale supera il 69%. Dalla provincia sono arrivati a CONAI nel 2023 72,5 chilogrammi di imballaggi per cittadino.
Medaglia di bronzo nella differenziata alla provincia di Enna: la sua raccolta differenziata complessiva sfiora il 66%. Il pro-capite di rifiuti di imballaggio che arriva a CONAI dai cittadini della provincia è di oltre 65,3 chilogrammi.
La provincia di Siracusa è ancora staccata. La sua raccolta differenziata complessiva non arriva al 53% (52,72%). sono arrivati a CONAI nel 2023 56,2 chilogrammi di imballaggi per cittadino.
“La Sicilia deve continuare su questa strada”, conclude Fabio Costarella. “C’è ancora molto da fare: diverse province continuano a non raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Restano forti, del resto, le differenze che ancora separano molte aree del Mezzogiorno da quelle del Nord, capaci di creare un vero e proprio ciclo industriale per la valorizzazione dei rifiuti. Anche se alcune province siciliane, come quella di Trapani, non hanno niente di invidiare a molte province del Settentrione. La Sicilia, oggi, deve fare nuovi sforzi anche per contribuire ai risultati complessivi del sistema Paese, che oggi resta leader in Europa nel campo del riciclo degli imballaggi: ognuno deve fare la sua parte alla luce dei nuovi obiettivi europei di intercettazione dei rifiuti di imballaggio, sempre più sfidanti. Anche per questo sarebbe importante che i Comuni arrivassero a gestire in forma aggregata i servizi di raccolta differenziata, creando a valle un ciclo industriale in grado di generare un valore aggiunto ambientale, ma anche sociale ed economico”.