Pallanuoto, A1. Finale quinto posto: Ortigia distratta, primo round al Trieste

Il primo round della finale 5°-6° posto va al Trieste, che sfrutta la giornata non positiva dell’Ortigia (13-10). I biancoverdi, privi di Gallo, fermato all’ultimo momento da una indisposizione, sbagliano molto e non riescono a portare il match dalla loro parte.
Per l’Ortigia l’inizio è da incubo. Nei primi tre minuti, con una tripletta di Bini, Trieste mette subito la gara in salita per i biancoverdi. Napolitano, a segno con l’uomo in più, prova a scuotere i suoi, ma Turkovic (in superiorità) e Razzi, lasciato solo davanti a Tempesti, portano i giuliani sul 5-1. A 5 secondi dal termine, è Giacoppo, con l’uomo in più, a tenere ancora in partita l’Ortigia. Nel secondo parziale Trieste si porta sul +4, l’Ortigia barcolla, ma Napolitano, con un bellissimo tocco al volo, segna il 7-4. Poco dopo, sono ancora i giuliani ad andare in rete con Buljubasic, ma nel finale, in superiorità, Vidovic fissa il punteggio sull’8-5 prima dell’intervallo. Nel terzo tempo, l’Ortigia fatica e continua a sprecare molto, soprattutto con l’uomo in più, mentre i triestini realizzano subito con Buljubasic. Napolitano replica con un bel tap-in, poi però è Mladossich a riportare a +4 Trieste. Ancora Napolitano, con un altro tocco al volo, tiene in piedi l’Ortigia. Mladossich e Mezzarobba allungano, ma Rossi, all’ultimo secondo, segna il 12-8 su rigore. Nel quarto tempo, Francesco Condemi accorcia e Mezzarobba risponde. I triestini cercano il +5, ma a quattro secondi dalla sirena è Rossi a siglare il gol del 13-10 che dà all’Ortigia la speranza di ribaltare la situazione nel ritorno di sabato prossimo. Servirà, però, una grande prova.
Questo il commento del vice-allenatore dell’Ortigia, Goran Volarevic, nel post partita: “Gli errori individuali che abbiamo commesso all’inizio, sul trasferimento in difesa, ci hanno fatto cominciare male. Però la squadra c’è, abbiamo creato veramente tanto in attacco, dove però dobbiamo migliorare ancora sull’uomo in più. Nel finale abbiamo ridotto il gap a meno tre, ma il match poteva cambiare anche nel secondo o terzo tempo, solo che abbiamo preso qualche gol di troppo, che è facile evitare giocando con un po’ più di personalità in difesa, mentre in attacco abbiamo sbagliato tanto. L’assenza di Gallo? Nell’ultimo periodo ci sta capitando di tutto, però non cerchiamo alibi o scuse. La squadra è composta da 15-16 giocatori e sono tutti in grado di sostituire un compagno e giocare queste partite. Sapevamo che sarebbe stata una gara tosta, loro sono una squadra pesante, sono venuti fuori anche i loro giovani talenti. Facciamo i complimenti al Trieste, ma la sfida rimane aperta. Al ritorno, a Siracusa, sarà un’altra partita, un’altra battaglia”.
A fine gara ha parlato anche il difensore Simone Rossi: “Abbiamo sbagliato tanto. Dovremo rivedere la partita, analizzare ogni singolo errore, capire anche i motivi, ma la cosa importante è curare l’aspetto mentale, trovare un po’ di fiducia e serenità, perché è questo che ci manca. Sul piano psicologico siamo in difficoltà: se partiamo male andiamo in carenza di fiducia. Abbiamo preso tre gol inaspettati e questo ci ha messo subito le cose in salita. Dobbiamo avere la forza di uscire da questo stato psicologico e farlo con un grosso margine, perché l’Europa è fondamentale, è uno stimolo enorme. Questa per noi doveva essere una finale e sicuramente l’approccio non ha aiutato. Non saprei dire perché, dal momento che nel riscaldamento eravamo carichissimi, non vedevo da tanto tempo la squadra così carica, le sensazioni erano buone. I gol iniziali hanno cambiato l’inerzia del match. Al ritorno dovremo essere noi a mettere l’ansia a loro. Essere aggressivi, segnare subito e mettere addosso a loro la pressione dell’errore. Il risultato si può ribaltare, ma dovremo sbagliare molto meno “.