Pallanuoto, Champions League. Tra Ortigia e Berlino bella sfida e parità: 8-8

(cs) L’Ortigia chiude con un pareggio (8-8) contro lo Spandau Berlino e con un’altra ottima prestazione questa sua prima esperienza in Champions League. Il match inizia all’insegna del grande equilibrio, con le difese ben chiuse e i ritmi che non sono elevati, come è normale alla terza gara in tre giorni. Ci pensa Napolitano, alla prima occasione in superiorità, a sbloccare il risultato. Meno di un minuto più tardi Kholod pareggia, quindi è Sekulin, con due conclusioni dalla distanza a portare sul 3-1 i tedeschi, con l’Ortigia che spreca con l’uomo in più a pochi secondi dal termine. Nel secondo parziale, i ritmi si alzano e viene fuori la squadra di Piccardo, perfetta in difesa e più aggressiva in avanti. È ancora Napolitano a finalizzare un’azione con l’uomo in più, a meno di un minuto dall’inizio. L’Ortigia gioca bene e con Andrea Condemi realizza una bella doppietta che vale il sorpasso. Ma Cagalj segna in superiorità e fissa sul 4-4 il punteggio prima dell’intervallo lungo. Il terzo tempo è scoppiettante, le due squadre ribattono colpo su colpo. Kholod trova per due volte il sorpasso, ma in entrambi i casi l’Ortigia pareggia subito con Napolitano e Rossi. Di Luciano trova un gran gol da posizione 5 e porta avanti i suoi, ma Cuk agguanta il pari poco dopo. Negli ultimi secondi, succede di tutto, con i tedeschi stoppati dalla difesa e Giacoppo che in controfuga realizza l’8-7 a un secondo dal termine. L’ultimo parziale è equilibrato, le difese si chiudono bene, i portieri parano tutto. Alla fine è l’acuto di Kholod a metà tempo a trovare il pari (8-8) che resisterà fino alla sirena. Un pareggio che, per quello che si è visto, sta stretto all’Ortigia.
A fine partita, queste le parole di Simone Rossi: “Sicuramente in avvio oggi siamo stati sfortunati, visto che a loro sono entrate due conclusioni che come difesa avevamo previsto ma sulle quali hanno avuto fortuna. Poi, soprattutto nel quarto tempo, avremmo potuto e dovuto essere più efficaci al tiro. Alla fine, infatti, ci è mancata quella cattiveria nel concludere che serve per buttarla dentro. Va detto anche che eravamo anche un po’ stanchi nel finale, ma la voglia c’era, volevamo vincere. A volte è anche una questione di episodi”.
Il difensore biancoverde analizza questa tre giorni di Champions e traccia un bilancio complessivo: “Se volessi fare un bilancio tra le cose andate bene e quelle andate male tra seconda e terza bolla, sicuramente quest’ultima è stata la più sfortunata. Perché, mentre nella seconda noi non eravamo arrivati in buone condizioni fisiche, questa volta stavamo bene e siamo stati molto, molto sfortunati. Detto questo, ora bisogna resettare tutto, ripartire da ciò che di buono abbiamo fatto, guardare gli aspetti positivi, analizzare anche gli errori, che comunque ci sono stati, e lavorare su quello. Siamo ancora in un momento difficile, dobbiamo lavorare molto su noi stessi perché, al di là delle belle prestazioni, ci manca la vittoria da due mesi”.
Nel post-partita ha parlato anche l’attaccante biancoverde Cristiano Mirarchi: “Anche oggi abbiamo fatto un’ottima partita. Abbiamo concluso questa Champions con tre buone prestazioni, migliorando sia sotto l’aspetto fisico sia sotto quello tattico, in una competizione nella quale l’Ortigia giocava per la prima volta. C’è un po’ di rammarico per non essere riusciti a vincere una partita in questa terza bolla, ma anche la consapevolezza che stiamo meglio. Ci sono indubbiamente delle cose che dobbiamo migliorare in vista di questo finale di stagione, nel quale dovremo dare il massimo, perché siamo ancora in corsa in campionato e in Coppa Italia. Bisogna prendere gli aspetti positivi e tutti gli insegnamenti che ci torneranno utili in questa fase conclusiva della stagione”.