Pallanuoto. Dopo 20 anni Abela dice addio all’Ortigia: “Scelta di vita”

Martino Abela non farà più parte della rosa del Circolo Canottieri Ortigia.

Dopo venti anni, il pallanuotista siracusano non giocherà,dunque, con la calottina biancoverde. Una decisione lucida ma non semplice, quella di Abela, che la società descrive come “uomo e atleta esemplare, che la società non può che rispettare, perché attiene agli obiettivi di vita, personali e professionali del ragazzo. Martino Abela è una bandiera di questo club, con il quale ha svolto tutta la trafila: dalle giovanili all’esordio in prima squadra, dalla Serie A2 al ritorno in Serie A1, dalla salvezza conquistata nel 2016 ai quattro grandiosi anni della gestione Piccardo, con il quarto e il terzo posto in A1, una semifinale e una finale di Euro Cup, il quarto posto in Coppa Italia e soprattutto la qualificazione e la prima vittoria in Champions. Una grande storia d’amore in biancoverde, che ha visto Martino distinguersi anche come allenatore. Un ruolo che lascia dopo l’ottimo lavoro svolto con i ragazzini dell’Ortigia, che con lui e con gli altri tecnici delle giovanili sono cresciuti fino a conquistare il quarto posto con la sua Under 18 e il primo scudetto della storia dell’Ortigia con l’Under 20 di Piccardo. A Martino, laureato in giurisprudenza e desideroso di misurarsi con il mondo del lavoro al di fuori dell’ambiente pallanuoto d’élite, diciamo grazie per tutto quello che ha dato al club e gli auguriamo il meglio, certi che si tratta solo di un arrivederci e consapevoli che l’Ortigia è e sarà sempre la sua casa e la sua famiglia, pronta a riaccoglierlo e a riabbracciarlo”.

Abela ha spiegato la sua decisione come “una scelta di vita, non sportiva, altrimenti avrei continuato qui. È una scelta di cambiamento, per misurarmi anche fuori da quella che è la pallanuoto. In questi anni ho svolto un percorso parallelo di studi e ora ho voglia di vedere cosa so e posso fare anche in questo altro percorso che mi sono costruito. Una decisione che prendo a malincuore, con tanta tristezza ma anche consapevolezza. Lascio una famiglia, una casa nella quale sono stato per venti anni, per trasferirmi a Catania dove spero di fare un percorso altrettanto bello fuori dall’ambiente pallanotistico, in quella che sarà la mia vita futura”.
La pallanuoto, però, per fortuna non la abbandonerà, anche se gli comporterà un minore impegno in termini di tempo e pressione: “Grazie al presidente Marotta ho raggiunto l’accordo con l’Acese, una squadra di Catania che milita in serie B, che mi permetterà comunque di giocare, di non abbandonare del tutto questa passione. Sarà una sfida anche questa, che mi permetterà di conoscere un nuovo contesto e di avere più tempo da dedicare allo studio o alla professione che riuscirò a intraprendere”.
“Quando ho comunicato la decisione ai miei compagni – racconta Martino – ho visto tristezza e amarezza, sia in quelli più vecchi sia in quelli che sono arrivati l’anno scorso, con i quali abbiamo legato, a dimostrazione di quanto questo gruppo sia unito da un rapporto fraterno. Stessa reazione, anche se in maniera diversa, hanno avuto i ragazzini quando ho detto che non li avrei allenati quest’anno. Però tutti hanno capito il mio punto di vista e hanno accettato la mia scelta, sperando, così come tutta la società, che fino alla fine potessi cambiare idea”.
Martino lascia l’Ortigia e la pallanuoto che conta, dopo una stagione piena di gioie, sia come atleta sia come allenatore: “È stata una stagione fantastica, nonostante le limitazioni. Mi sono tolto tante soddisfazioni personali, così come ce le siamo tolte insieme con la squadra, con tutti i tecnici e i ragazzi. Se dovevo dare un arrivederci, credo che questo sia stato il modo migliore”.
Infine un pensiero sulla stagione dell’Ortigia e un saluto ai tifosi: “L’Ortigia è un grande gruppo e credo che saremo competitivi e ci giocheremo le nostre chance con tutti. Ai tifosi dico solo ‘Sempre forza Ortigia’. È stato tutto bellissimo, continuerò a guardare l’Ortigia, di presenza e se non potrò lo farò in streaming. Il mio cuore è sempre qua”.