Parcheggio Mazzanti, falsa partenza: incredibile, serve subito un progetto di variante

Falsa partenza per i lavori di completamento del piano a livello del terreno del parcheggio Mazzanti, a Siracusa. Dopo un ritardo iniziale dovuto alla necessaria rettifica di un errore nel decreto regionale di finanziamento, i lavori appena iniziati si sono dovuti subito arrestare. Cosa è successo? E’ emersa la necessità di una revisione del progetto. Una variante che, dopo una settimana di apertura del cantiere, è francamente difficile da comprendere o giustificare.
Qualcosa non era stata progettata nel modo corretto, si può ipotizzare. C’era, insomma, un errore. E questa variante deve essere sostanziale se si sono dovute bloccare le operazioni quando, alle volte, per lievi modifiche è consuetudine procedere con un assestamento nella perizia finale. La variante comporterà, inevitabilmente, nuovi ritardi. Per non incorrere in altri conteziosi con la Regione, sul modello del parcheggio Talete, la variante andrà comunicata all’ente finanziatore, ovvero appunto la Regione, che dovrà procedere con la necessaria presa d’atto.
Ad aggiudicarsi la gara d’appalto, sul finire dello scorso mese di maggio, era stata la Texe srl con un ribasso del 15,223% sull’importo a base d’asta (723mila euro). I lavori dovevano iniziare già a giugno poi è intervenuta la necessità do una rettifica per via di un errore contenuto nel decreto regionale. Sul finire di agosto l’apertura del cantiere ma dopo i primi giorni di lavoro, il nuovo stop. Incredibile ma vero, serve una variante. Senza voler fornire un facile alibi, potrebbe trattarsi dell’ennesimo segnale di un organico all’osso per il Comune di Siracusa, con i pochi progettisti superstiti sovraccarichi di impegni ed incarichi.
L’intervento di completamento era stato finanziato con 975mila euro nell’ambito del “Programma regionale destinato alle città con più di 30 mila abitanti che sono sede di porti, finalizzato a promuovere la realizzazione di parcheggi di interscambio per favorire il decongestionamento dei centri urbani e l’interscambio con il sistema di trasporto collettivo urbano ed extraurbano, la riduzione dell’inquinamento ed il risparmio energetico”. Il progetto presentato, finalizzato alla realizzazione di un parcheggio a raso di interscambio, prevede la realizzazione di 150 posti auto, di 40 stalli per motociclette, di 38 stalli per biciclette, di 5 colonnine per caricare i mezzi elettrici e di bagni autopulenti. Il parcheggio lato sud, inoltre, sarà terminal di 10 bus per il trasporto urbano. Doveva essere pronto nei primi mesi del 2022. Una previsione tutta da rifare.