Pasticcio Damone, il consigliere Cavallaro: “Indagini interne, chi ha sbagliato paghi”

“Chi amministra una città deve essere consapevole di avere insieme onori e oneri. L’amministrazione comunale, con in testa il sindaco, ha il dovere di riferire in aula e ai cittadini gli esiti delle indagini interne, avviate a seguito della pressione mediatica dei cittadini stessi e dei consiglieri comunali, perché tutti dobbiamo essere tranquillizzati che chi ha sbagliato paghi e che non si ripetano più gli errori madornali a cui pare questa città si stia abituando”. Paolo Cavallaro pronuncia queste parole con la sua solita compostezza. Ma è fermo nel sottolineare come si stia correndo il rischio di assistere ad un ennesimo pasticcio pubblico senza responsabili. Ecco allora il riferimento agli oneri ed agli onori, ma soprattutto all’esistenza di indagini interne tese ad appurare dove nasce l’inghippo e quali responsabilità siano ravvisabili da parte degli uffici e dei funzionari. Perchè, lo ha spiegato Cavallaro, deve passare il principio per cui “chi ha sbagliato, paghi” per non incorrere in “errori madornali” come quello (“il sindaco è bene dire che non ne ha colpa”) del debito fuori bilancio per pagare due finanziamenti ad un dipendente comunale.
Nella sussistenza del problema – parcheggio chiuso, pochissimi stalli per la sosta – “qualcosa va fatta, senza perdere tempo”, incalza Cavallaro. “Dai banchi dell’opposizione – assicura – verremo in soccorso all’amministrazione comunale, sostenendo le proposte di buon senso che verranno portate in aula, con senso di responsabilità”.