Paura al carcere di Noto, detenuto dà fuoco alla cella: un agente gli salva la vita e finisce in ospedale

Sono stati momenti di tensione quelli vissuti alla Casa di Reclusione di Noto nel tardo pomeriggio di ieri. Un detenuto è andato in escandescenza minacciando di togliersi la vita, si è così barricato all’interno della sua camera detentiva e ha dato fuoco alla cella. Un agente, una volta compreso la gravità della situazione e del fatto che il fumo aveva ormai invaso la cella, è entrato per salvare il detenuto ed è riuscito a portarlo fuori. Il denso fumo, però, ha causato all’agente un’intossicazione che ha reso necessario il trasporto in ospedale, da cui è stato fortunatamente dimesso in mattinata.
“Questo che come O.S. non esitiamo a definire “atto eroico”, perché mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella di un detenuto non può che considerarsi tale, ed auspichiamo che l’Amministrazione valuti la possibilità di un encomio all’Agente intervenuto, ci dà il senso del delicato lavoro cui sono chiamati coloro che intraprendono il lavoro di poliziotto penitenziario. – dichiara il segretario provinciale OSAPP della Polizia Penitenziaria Giuseppe Argentino – La crisi endemica che attanaglia anche questo istituto penitenziario, con circa il 40% di carenza d’organico, ci fa comprendere che alle chiacchiere istituzionali non sono seguiti i fatti, né in termini di aumento d’organico rispetto alle reali carenze, né di intervento rispetto alle aggressioni perpetrate nei confronti del personale di polizia penitenziaria. Basti pensare che alla C.C. di Siracusa, su tredici Agenti trasferiti a fine corso dalla scuola di Catania, circa sette hanno già abbandonato la polizia penitenziaria.
Tutto questo perché il personale non può più accettare di essere bersaglio passivo di detenuti aggressori, a cui le Istituzioni non sanno dare alcuna risposta concreta.
Questa è una sconfitta per le Istituzioni ed un serio segnale a cui in molti si tappano le orecchie e chiudono gli occhi”.