Penalisti di tutto il mondo a Siracusa: all'Isisc si parla di cybercrime, terrorismo e corruzione

Si sono dati appuntamenti a Siracusa per lunedi 19 maggio. Oltre settanta operatori e studiosi di diritto provenienti da trentasei Università e da trentuno Paesi di tutto il mondo seguiranno il quattordicesimo corso di specializzazione in diritto penale internazionale dell’Isisc, l’Istituto superiore internazionale di scienze criminali di Siracusa. L’annuale appuntamento di formazione e approfondimento è promosso  in collaborazione con la Scuola di Studi Internazionali Avanzati dell’Università Johns Hopkins, l’Associazione Internazionale di Diritto Penale (Aidp), il Centro Irlandese di Diritti Umani presso l’Università Nazionale d’Irlanda, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Palermo e il Dipartimento di Giurisprudenza della Middlesex University.La tematica affrontata quest’anno, durante i dieci giorni del corso, sarà l’efficacia del diritto penale internazionale nella prevenzione e nel controllo della criminalità transnazionale e internazionale, con particolare riferimento a tematiche quali: cybercrime, terrorismo, corruzione, traffico di esseri umani, traffico di armi e di stupefacenti, confisca e recupero dei beni sottratti, crimini ambientali.

Alle dodici sessioni di lavoro assisteranno ben settanta operatori e studiosi di diritto provenienti da trentasei Università e da trentuno Paesi di tutto il mondo, dall’Australia all’Etiopia, dal Kenya alla Colombia. Il Presidente dell’ISISC, Professore M. Cherif Bassiouni, coordinerà il corso con la partecipazione di altri ventuno professori ed esperti di caratura internazionale. La fase iniziale di insegnamento frontale sarà seguita da un “workshop”, nel quale i partecipanti lavoreranno divisi in gruppi. Ogni gruppo rappresenterà un comitato di esperti selezionato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite per fornire il proprio parere, rispettivamente, sulle seguenti tematiche: 1) traffico di esseri umani; 2) confisca e recupero dei beni sottratti; 3) reati ambientali; 4) criminalità informatica; e 5) terrorismo.