Pesca subacquea di frodo all’interno di una zona militare, denuncia e sanzione per un uomo
Pesca subacquea di frodo all’interno di una zona militare della Marina. Scatta la denuncia penale, la sanzione amministrativa e il sequestro. Nel corso della serata di ieri, giovedì 26 dicembre, è giunta una segnalazione alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta da parte della Centrale Operativa del Comando Marittimo Sicilia della Marina Militare, con cui si segnalava l’accesso abusivo in area militare e un’attività di pesca subacquea di frodo. La stessa segnalazione è giunta alla Stazione Carabinieri della Marina Militare.
Immediatamente, è stato disposto l’invio in zona della motovedetta CP 879 della Guardia Costiera, mentre la Stazione Carabinieri della Marina Militare ha richiesto l’intervento di un’autopattuglia dei Carabinieri di Augusta.
Non appena giunta in zona, l’unità navale ha iniziato a perlustrare l’area alla ricerca del barchino da cui si sarebbe immerso il pescatore di frodo. Il barchino, approfittando dei bassissimi fondali inaccessibili alla motovedetta, è riuscito a dileguarsi mentre l’autopattuglia dei Carabinieri, con il supporto del personale di guardia della Marina Militare, ha individuato e seguito da terra il subacqueo. L’uomo, una volta bloccato, è stato condotto presso la Capitaneria di Porto di Augusta dall’autopattuglia dei Carabinieri per gli accertamenti.
I Militari della Guardia Costiera ed i Carabinieri hanno deferito il pescatore abusivo all’Autorità Giudiziaria per il reato di accesso abusivo in area militare, infliggendogli una sanzione amministrativa pari a circa 1.000 euro per pesca in zona vietata e sottoponendo a sequestro le attrezzature utilizzate illegittimamente, quali fucile, torcia, muta, rete, pinne e cintura con piombi, unitamente a circa 7 kg di pescato successivamente smaltito.