Pillirina, parla Di Gresy: “La sentenza del Tar? Non cambia i piani per la riqualificazione”

La recente sentenza del Tar di Catania non cambia i piani di Elemata Maddalena. La società del marchese Emanuele di Grésy conferma infatti la volontà di procedere con un progetto di valorizzazione sostenibile per il territorio. E passa al contrattacco. “Contrariamente a quanto strumentalmente affermato, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale è da considerarsi ampiamente satisfattiva per la nostra iniziativa, come sottolineato dal nostro legale, l’avvocato Andrea Scuderi. Il Tar ha, infatti, respinto nella loro totalità i punti essenziali del ricorso presentato da Legambiente, confermando la piena legittimità del nostro operato su aspetti cruciali come la corretta qualificazione dell’intervento come ristrutturazione di immobili vetusti; la legittima destinazione d’uso prevista; l’assenza dei presunti difetti di istruttoria lamentati dai ricorrenti”, spiega proprio Di Gresy.
“L’unico aspetto parzialmente accolto riguarda un vizio procedurale sulla Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), ma anche in questo caso il Tribunale ha chiarito un punto fondamentale: la competenza è del Comune di Siracusa e non della Regione. Il Tar ha semplicemente richiesto un’integrazione formale della motivazione, ossia l’esplicitazione del parere alla Vinca che erroneamente era stato dato in modo implicito. Un adempimento che il comune dovrà dunque fornire, senza inficiare la sostanza e la validità del progetto”.
“Per oltre 15 anni – sostiene ancora il marchese – un’area edificabile dal 1973, acquistata regolarmente all’asta dallo Stato, è tenuta in ostaggio da un ostruzionismo sterile che ha già causato la fuga di investitori internazionali per 300 milioni di euro, tra cui Four Seasons e Carlyle. Tutto questo in nome di un ambientalismo ideologico che non ha mai prodotto una singola proposta alternativa, ma ha solo paralizzato ogni ipotesi di crescita”.
La società Elemata Maddalena rispedisce poi al mittente “illazioni e notizie false periodicamente diffuse sulla persona del Marchese di Grésy”. Confermato che il procedimento penale svizzero si è concluso da mesi con il risarcimento delle parti civili, le quali hanno rinunciato a ogni ulteriore pretesa. “Ho sempre agito con la massima trasparenza, mettendoci il mio nome, la mia faccia e i miei capitali,” conclude Di Gresy. “Il nostro obiettivo non è mai cambiato: realizzare un modello di sviluppo moderno, aperto e sostenibile che porti valore a Siracusa. Continueremo a lavorare con ancora maggiore determinazione per dimostrare che un altro futuro è possibile, nonostante chi, per difendere posizioni di retroguardia o interessi opachi, ha fatto del ‘no a tutto’ il suo unico programma”.