Pillirina, stop al permesso di costruire. Legambiente: “Ora l’istituzione della riserva”
“Solo l’istituzione della Riserva Naturale Orientale di Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena può rappresentare una soluzione adeguata per la Pillirina, offrendo una prospettiva di fruizione sostenibile e economicamente duratura di questo luogo di impareggiabile bellezza”. Legambiente Sicilia torna così sulla necessità di portare avanti l’iter “avviato nel 2011 ma non ancora concluso dalla Regione Siciliana”. All’indomani della sentenza con cui il Tar ha accolto il ricorso dell’associazione ambientalista, contro il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Siracusa alla società Elemata Maddalena S.r.l. per il “restauro e consolidamento” dei ruderi della batteria militare “Emanuele Russo”, si riaccendono i riflettori sul destino dell’area, in termini di tutela ambientale, ripartendo dal “no” all’edificazione di abitazioni private in luogo di fabbricati che- torna a sottolineare Legambiente- “non hanno mai avuto destinazione abitativa. Legambiente e il Consorzio Plemmirio (intervenuta a sostegno del ricorso) contestavano la legittimità dell’intervento edilizio in una zona di altissimo pregio naturalistico, ricadente all’interno della Zona di Conservazione speciale (ZCS, ex Sito di Importanza Comunitaria) “Capo Murro di Porco, Penisola della Maddalena e Grotta Pellegrino” e prospiciente all’Area Marina Protetta del Plemmirio. Le principali doglianze riguardavano la presunta violazione dei vincoli paesaggistici, ambientali e urbanistici, la dubbia destinazione d’uso degli immobili oggetto di recupero, e la presunta inedificabilità della zona, la mancata valutazione di incidenza ambientale (VINCA), finalizzata ad accertare preventivamente se determinati progetti possano avere incidenza significativa sui Siti della Rete Natura 2000 (come quello in questione)”.
Proprio sull’omesso svolgimento della VINCA il Tar di Catania ha riconosciuto la fondatezza del ricorso.
Se il Tar ha chiarito che la valutazione di incidenza non può essere “tacita”, l’associazione ambientalista manifesta oggi l’intenzione di “partecipare all’eventuale riapertura della procedura di Valutazione di Incidenza e invita le altre associazioni ambientaliste e chi ha a cuore la “Pillirina” di fare altrettanto, scongiurando che il Comune possa rilasciare ulteriori provvedimenti incompatibili con le esigenze di tutela di questo straordinario tratto di costa finora risparmiato dal cemento”.
“Lo ripetiamo- conclude Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia-, l’unica soluzione per offrire una prospettiva di fruizione sostenibile e economicamente duratura di questo luogo di impareggiabile bellezza è l’istituzione della Riserva Naturale Orientata, che dovrà avvenire nel rispetto dei valori naturalistici, archeologici e paesaggistici dell’area e contemplare il vincolo di inedificabilità assoluta – così come del resto ha chiaramente statuito il CGA con sentenza emessa alcuni mesi fa di rigetto del ricorso proposto dalla società Elemata Maddalena avverso il Piano Paesaggistico. L’istituzione della riserva consentirà di tutelare la bellezza di un luogo di grande fascino, che racchiude in sé tutta la bellezza e la storia di Siracusa, e di scongiurare definitivamente la realizzazione di qualsiasi intervento edificatorio, sia la “rifunzionalizzazione” di costruzioni esistenti sia di nuovi manufatti per finalità turistiche”.