Pnrr, Scerra (M5S): “Sicilia in ritardo nella spesa, gravi i tagli del Mit. Si intervenga con urgenza”

“La Sicilia è in grave ritardo nella spesa dei fondi del Pnrr. Il governo intervenga con urgenza per garantire il pieno utilizzo delle risorse, invece di praticare ulteriori tagli come nel caso dell’alta velocità ferroviaria Palermo-Catania ed il bypass ferroviario di Augusta. Il Pnrr non può trasformarsi in una nuova occasione mancata. I progetti finanziati devono essere realizzati e contribuire alla riduzione del divario infrastrutturale con il resto del Paese”. A dirlo è il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, autore di un’interrogazione al Ministro per il Pnrr e la Coesione.
“Solleva fondate preoccupazioni lo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in Sicilia. Nonostante l’Isola risulti la seconda regione in Italia per numero di progetti approvati (ben 20.534 per un valore complessivo di 17,6 miliardi di euro), si colloca agli ultimi posti per avanzamento della spesa, con appena il 13% dei fondi effettivamente utilizzati, a fronte di una media nazionale del 29%. Inoltre, i tagli operati dal Mit tolgono ulteriore visione e prospettiva al Piano, studiato per recuperare un gap tecnico esistente e non fantasioso”.
La Regione Siciliana è uno dei principali soggetti attuatori del Piano. “Tuttavia – sottolinea Scerra – i ritardi accumulati rischiano di compromettere in maniera significativa il rispetto delle scadenze fissate, quando manca poco più di un anno al termine fissato per la realizzazione degli interventi”.
Sotto osservazione sono in particolare tre ambiti strategici del Piano: la Missione 6 “Salute”, che comprende la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità; la Missione 3 “Infrastrutture per la mobilità sostenibile”, dove si registrano i citati definanziamenti di una tratta dell’alta velocità ferroviaria Palermo-Catania e del bypass ferroviario di Augusta; e la Missione 5 “Inclusione e coesione”, in cui rallenta l’attuazione dei progetti legati a formazione e lavoro.
“Alla luce del crescente rischio di perdere una parte significativa dei fondi, con potenziali e irreversibili danni per lo sviluppo della Sicilia e del Sud Italia, serve un intervento capace di garantire il pieno utilizzo delle risorse, in modo da rispettare la clausola di destinazione del 40% al Mezzogiorno e la priorità trasversale della coesione”, conclude Filippo Scerra.