Priolo. Il sequestro degli impianti Ias, Pippo Gianni: “Avevo sollevato il problema”

“Una mia lettera dello scorso dicembre metteva in evidenza le carenze strutturali e autorizzative dell’Ias”. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni interviene così sul sequestro degli impianti del depuratore consortile disposto dalla Procura, che ha fatto altrettanto, nell’ambito dell’operazione “Fly” con gli impianti Sasol e Versalis. “La mia è una battaglia per la salute- spiega il primo cittadino di Priolo- Non è un caso se non ho voluto approvare il Bilancio Ias per via della mancanza della copertura delle vasche. Esiste la possibilità di avviare un’operazione che consentirebbe di garantirne la copertura e di utilizzare un tubo in grado di raccogliere le emissioni, facendole passare attraverso dei filtri e arrivando a ripulire il 95 per cento di ciò che viene canalizzato”. Le carenze strutturali e autorizzative di cui Gianni parla nella lettera dello scorso dicembre sarebbero emerse da una relazione tecnica. La nota fu inviata ai vertici di Ias e dell’Irsap proprietaria dell’impianto. Con quel documento il sindaco chiedeva notizie in merito alle “perplessità rilevate ed agli eventuali procedimenti attivati nell’interesse della salute dei cittadini”.
Il Comune di Priolo è uno dei soci pubblici di Ias. Confindustria ha svelato la volontà degli industriali di chiedere la gestione dell’impianto in cambio degli interventi strutturali richiesti. Il problema relativo alle autorizzazioni, secondo quanto spiegato dal primo cittadino di Priolo, riguarderebbe il mancato rinnovo per gli scarichi industriali e l’autorizzazione all’emissione relativa alla linea fanghi”.