Priolo. Pirite a Thapsos, indagato il sindaco Pippo Gianni: “atto dovuto, soluzione pronta”

“Sono indagato per la mancata messa in sicurezza dalla cenere di pirite a Thapsos”. E’ lo stesso sindaco di Priolo, Pippo Gianni, a rendere pubblica la notizia. “Si tratta di un atto dovuto che, paradossalmente, ci aiuta adesso non solo a risolvere ma anche a riportare d’attualità il problema”.
La pirite non è stata rimossa entro il 14 agosto dello scorso anno, termine ultimo per procedere con l’attività di bonifica. “Ero stato eletto appena da un mese, semmai mi stupisco perchè chi mi ha preceduto non mi pare si sia mai interessato del problema, nonostante interventi di svariati milioni di euro per pulire, ad esempio, le spiagge”, racconta Gianni nel corso di un incontro con i giornalisti.
“In sette mesi abbiamo comunque fatto tutto quello che dovevamo. E siamo finalmente riusciti a recuperare 750mila euro dalla Regione per poter finalmente procedere”, spiega a SiracusaOggi.it. “Nel bilancio, inoltre, abbiamo previsto somme per procedere in danno nei confronti di chi ci ha lasciato questa eredità pesante: le aziende ma anche lo stesso Ministero dell’Ambiente che ha competenze specifiche sui Sin”.