Priolo. Rapporto Qualità dell'Aria 2016 Cipa: "Inquinamento ridotto, ora pensiamo ai miasmi"

“Risultati positivi, a cui deve seguire un periodo di maggiore attenzione, insieme ad interventi tecnici, per eliminare le sostanze pericolose, ma anche quelle fastidiose, dall’aria”. Il presidente del Cipa, Sciacca sintetizza il report reso noto questa mattina sulla qualità dell’aria nel corso del 2016. In termini di dati, i parametri previsti dalla legge per la concentrazione del benzene, delle polveri sottili (pm10) e sottilissime (pm2,5), risultano essere stati rispettati. Analogo risultato per il biossido d’ozono e gli ossidi d’azoto. Idem per l’ozono, nonostante dei problemi registrati su questo versante nell’area di Villasmundo. Per gli idrocarburi non metanici si parla di una riduzione sensibile in dieci anni. Il periodo di riferimento è quello che va dal 1997 al 2016. Per quanto concerne gli inquinanti primari, Sciacca ha sottolineato come  “sia possibile avere un intervento diretto di governance locale ad eccezione delle polveri sottili, che risentono anche di produzioni primarie e secondarie per reazioni fotochimiche su scala geografica più ampia”.Le concentrazioni di ozono rimangono più p meno costanti ma, nonostante non siano stati misurati livelli orari superiori ai limiti di legge, “l’indice -prosegue l’esponente del Cipa mostra che viviamo in un hotspot dell’ozono. L’ozono  troposferico è una materia da affrontare su scala nazionale e sovranazionale. Maggiore sensibilità  stata mostrata negli ultimi anni dalle istituzioni nazionali, in risposta ad una maggiore sensibilità nella popolazione sui temi ambientali e sulla base di evidenze scientifiche che hanno comunque imposto una riduzione delle sostanze nell’aria che respiriamo”.