Priolo. Sventato omicidio-suicidio: una madre trasforma l'auto in camera a gas per lei e il figlio

Poteva essere una nuova tragedia familiare. La pronta segnalazione di un passante e l’intervento di carabinieri e 118 ha evitato che accadesse il peggio.
Questa mattina a Priolo gesto disperato di una madre che, insieme al figlio minorenne con problemi legati ad una disabilità psichica, si è diretta in auto a Marina di Priolo per tentare il suicidio e condannare a morte certa anche il proprio figlio.
Un uomo lì di passaggio ha notato quell’auto apparentemente abbandonata. Ma soprattutto si è reso conto che alla marmitta era stato collegato artigianalmente un tubo che terminava proprio dentro l’abitacolo della vettura. Immediata la telefonata al 112.
In pochi minuti sono arrivate sul posto le macchine della stazione di Priolo e due autoambulanze del 118. Dentro la vettura, madre e figlio apparivano in stato di semi coscienza.
Sono stati soccorsi e trasportati in ospedale. Dentro l’auto in folgietto di carta sul quale la donna aveva scritto le sue ultime volontà. I primi esami hanno consentito di accertare che aveva ingerito circa dieci compresse di un forte ansiolitico, il “Tavor”, dato anche al figlio.
I due non sono in pericolo di vita. Per la donna è però scattato l’arresto per tentato omicidio. E’ trattenuta in camera di sicurezza all’interno dell’ospedale Umberto I in attesa di giudizio, così come disposto dall’autorità giudiziaria competente.