Progetto Siracusa critica Palazzo Vermexio sull’ospedale: “insiste con chiacchiere perse”

L’insistenza nel voler coinvolgere nel procedimento sull’ospedale a Palazzo Vermexio anche l’Asp di Siracusa non piace a Progetto Siracusa. “L’Azienda Sanitaria è un soggetto pubblico terzo che ha commissionato una perizia tecnica tesa ad individuare l’area nella quale progettare e realizzare un ospedale di primo livello. Progetto Siracusa, che ritiene ineludibile per il territorio un ospedale di secondo livello, non intende avere interlocuzioni private o semipubbliche sul punto”, la posizione espressa da Ezechia Paolo Reale. “Se l’amministrazione comunale condivide i contenuti e le scelte dell’amministrazione regionale e del perito Asp non ha altro da fare che istruire la necessaria variante urbanistica e sottoporla alla decisione del Consiglio Comunale nelle forme e nei modi previsti dalla legge e dal regolamento. Se non la condivide, dopo essersi assicurata dell’attuale esistenza dei fondi destinati alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa non ha che da insistere con Asp affinché proceda ai regolari bandi di progettazione e realizzazione della struttura nell’area già individuata. In entrambi i casi reputiamo inopportuna un’interlocuzione preventiva che non ci sembra di alcuna utilità pratica ed arricchisce solo il già consistente livello di chiacchiere perse su un argomento di vitale importanza che richiede scelte operative, percorsi amministrativi limpidi ed assunzioni di responsabilità dei soggetti istituzionalmente competenti”.
La bocciature delle mosse dell’ufficio di presidenza del Consiglio comunale è netta, da parte di Progetto Siracusa. “Crediamo che Regione ed Asp abbiano a disposizione tutti gli strumenti idonei di democrazia diretta per rivolgersi direttamente ai cittadini e coinvolgerli nella propria scelta, senza una mediazione inutile come quella proposta ai Gruppi Consiliari in assenza di decisioni sia da parte Asp che da parte della nostra amministrazione e senza assicurazioni certe sull’attualità del finanziamento dell’opera. Per noi il dibattito sull’ospedale non deve essere riservato ma pubblico, partendo dalle posizioni e dalle scelte delle istituzioni che ne hanno la responsabilità”.